Dopo il successo di pubblico e di critica arriva in DVD American Hustle di David O. Russell. Sono gli anni Settanta, baby. Sono gli anni della celebrazione del corpo e degli ornamenti pensati per renderlo sempre più visibile e accentuarne i caratteri sessuali secondari. È anche l’America però e tutto questo in men che non si dica diventa naturale strumento per fare fortuna. Una fortuna sfacciata, raggiunta con calibrate dosi di creatività è allure. Tutto questo è il sostrato su cui il regista newyorkese David O. Russell costruisce la sua ultima fatica: American Hustle. Si pensi alla sequenza iniziale dove il truffatore Irving Rosenfeld (Christian Bale), maschera la sua prominente pancia sotto un completo di velluto sartoriale e s’impegna a coprire la propria calvizie con un elaborato riporto.
American Hustle racconta dell’operazione ABSCAM che durante il decennio 1970-1980 portò all’arresto di una masnada di politici e funzionari grazie a un creativo plan di truffe e controtruffe che coinvolsero persino la mafia newyorkese. David O. Russell muove dagli eventi per costruire una visione scintillante, ritmata, divertente, iconica e spassosa, in cui la creatività e la finzione sono lo strumento principe per raggiungere tutti gli obiettivi.
In American Hustle l’intreccio si muove su diversi piani temporali in maniera fluida e rapida, il tono non accenna mai ad abbassarsi grazie a una scrittura felice e al lavoro attoriale di un cast entusiasta di essere nel mood. Christian Bale, imbolsito e trincerato dietro un paio di occhiali fumé è il creativo truffatore Irving Rosenfeld, affiancato dalla charmant Sydney Prosser (Amy Adams a suo agio fra paillettes, scollature vertiginose e una vistosa permanente). I due sono i migliori nel settore della «scam», truffa basata sulla promessa d’ingenti prestiti dopo la corrispondenza di una più piccola somma da parte dei malcapitati in difficoltà. Irving e Sydney saranno agganciati dall’agente Richie DiMaso (Bradley Cooper, che qui vediamo in canotta e bigodini in testa), alla disperata ricerca di un riscatto sociale dal piccolo e asfissiante appartamento che divide con la madre e la fidanzata.
Il piano è di incastrare il maggior numero di politici corrotti utilizzando il sindaco Carmine Polito (Jeremy Renner), attraverso il fittizio interesse di uno sceicco nei confronti degli appalti gestiti dalla mafia in New Jersey. Fra movimenti di bacino sulle note di brani immortali e immaginifici come I feel love di Donna Summer, Don’t leave me this way, White rabbit di Mayssa Karaa, How Can You Mend a Broken Heart dei Bee Gees, luci stroboscopiche, parrucco vertiginoso, dialoghi brillanti e sopra le righe, gestualità sexy ed enormi revers, tutto potrebbe andare in malora a causa dell’intervento mancino di Rosalyn, la moglie bionda, svampita e inopportuna di Irving. A Rosalyn (una meravigliosa e sempre più decisa a conquistarci Jennifer Lawrence) sono affidate le sequenze più spassose. La amiamo istantaneamente al suo ingresso nel racconto. Urla domestiche, vittimismo muliebre utilizzato ad hoc, guanti di lattice gialli abbinati a mise leopardate, leggerezza e avventatezza, ne fanno l’assoluta interprete degli intenti di David O. Russell per la sua pellicola.
Non ci resta che ritrovare American Hustle nell’edizione home-video (in uscita il 28 maggio in blu-ray e DVD) per godere ancora una volta del suo rutilante e spassoso intreccio e dei suoi personaggi sexy, brillanti e indimenticabili.
