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DIPINTI ANTICHI

Dorotheum, Vienna, 24 aprile 2007 

Un inizio sfolgorante per le aste del trecentenario di Dorotheum.
I Dipinti Antichi si confermano il settore leader della casa d’aste viennese e a testimoniarlo è il brillante successo dell’incanto battuto il 24 aprile, che ha registrato un fatturato complessivo di 7,2 milioni di euro, il più elevato della sua storia.  L’eccezionale record mondiale è stato ottenuto dalla pregiata Lucrezia (cm. 114,5×112) di Guido Cagnacci (Santarcangelo di Romagna 1601 – Vienna 1665) che ha superato di gran lunga qualsiasi aspettativa con la sensazionale cifra di 1.400.000 euro (lotto 401). Un offerente telefonico italiano si è aggiudicato il conteso capolavoro, che partiva da una stima iniziale di 80.000 – 120.000 euro. E’ stato così battuto l’ultimo record di Cagnacci ottenuto nel 1991, quando un suo dipinto fu venduto per 152.000 euro (fonte Artnet). Per la sua “morbidezza e geniale ariosità“ la Lucrezia è paragonabile alla Cleopatra del Cagnacci del Kunsthistorisches Museum di Vienna. L’opera battuta all’asta è stata raffrontata all’Assunzione della Maddalena esposta alla Alte Pinakothek di Monaco di Baviera, ma in questo caso la trasposizione dell’iconografia è assai più monumentale e drammatica. L’olio proviene da una collezione privata tedesca.

 

Un altro lotto che ha raggiunto una cifra sensazionale è stato l’incantevole Madonna con Bambino di Bernardino Pinturicchio (1454 circa-Siena 1513), volato a 460.000 euro (lotto 469) da una stima di 50.000-70.000. L’autenticità di questa straordinaria tempera su tavola è stata accertata dal Prof. Everett Fahy del Metropolitan Museum of Art di New York. Una curiosità: in un asta battuta a Roma nel 1898, questo stesso dipinto era stato venduto per 630 lire al pittore Philipp Schumacher; nel corso degli anni è poi entrato a far parte di un’importante collezione privata.  Strepitoso risultato anche per il magnifico Concerto di uccelli del 1670 di Melchior de Hondecoeter (Utrecht 1636 – Amsterdam 1693), visibile sulla copertina del catalogo: partendo da 70.000-120.000 euro, è passato di mano per 670.000 euro (lotto 445), cifra di quasi dieci volte superiore alla stima iniziale. L’artista è stato soprannominato il “Raffaello degli animali“ dei Paesi Bassi e l’opera è uno dei rari dipinti di Hondecoeter firmata e datata. Il quadro, caratterizzato da un eccezionale realismo, proveniva da una collezione privata patrizia (di proprietà della contessa Elisabeth Nostitz) e rappresenta un importante contributo alla cronologia del suo lavoro. Il Paesaggio paradisiaco della scuola di Jan Brueghel il Giovane, del XVII secolo, è stato battuto per la somma straordinaria di 480.000 euro (lotto 464): sullo sfondo si scorgono le figure di Adamo ed Eva insieme a Dio, in uno scenario interamente pervaso da elementi naturalistici, quali piante e animali di ogni specie. Il caratteristico Paesaggio della campagna olandese, magnificamente dipinto da Jan Wyants nel 1671, ha invece trovato un nuovo proprietario per 180.000 euro (lotto 425). Tra i dipinti legati all’iconografia cristiana si sono registrati alcuni notevoli risultati: il mirabile fondo oro della Scuola toscana del XV secolo che raffigura la Vergine Maria con Gesù bambino ha raddoppiato la stima di partenza, imponendosi con l’importante cifra di 65.000 euro (lotto 468); la mano di Sebastiano Conca ci ha regalato il delicato dipinto Sacra famiglia con San Giovannino che è stato acquistato per 19.000 euro (lotto 457). La rarissima cornice originale romana argentata circonda questa intima ed elegante scena di nobile quotidianità.  Un olio su tela proveniente da una collezione privata europea e attribuito a Giovanni Paolo Panini, La piramide di Cestio nella via Appia a Roma, è stato acquistato per 75.000 euro (lotto 471). Hanno raggiunto la cifra di 55.000 euro (lotti 473-474) ciascuno due magnifiche tele che descrivono Venezia da due punti diversi della città: il dipinto attribuito a Bernardo Canal, datato 1738-1740, raffigura il ritorno del Bucintoro al Molo dopo la festa dello sposalizio simbolico di Venezia con il mare nel giorno dell’Ascensione e rappresenta una magnifica copia del dipinto del Canaletto oggi conservato presso il Castello di Windsor in Inghilterra; Francesco Albotto è invece l’autore de Il ponte di Rialto con le rive del Ferro e del Vin: questa veduta si avvicina iconograficamente alla famosa serie di dodici tele custodite al Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte a Napoli. Il Carnevale di Venezia non è solo un evento internazionale, ma è anche il titolo dell’olio su tela di un seguace di Lodewyk Toeput detto Pozzoserrato, la cui originalità era stata confermata già nel 1929 in una lettera di Riccio Miratti, allora direttore del Museo Correr di Venezia. La prima asta del Giubileo di Dipinti Antichi si è svolta nella storica Franz Joseph Saal, sala centrale del Palais Dorotheum, egregiamente restaurata per il trecentenario, dove già nel 1900 si tenevano le aste più importanti.

Lotto Descrizione Stima Prezzo in euro
401 Lucrezia di Guido Cagnacci 80-120 1.400.000
425 Paesaggio di Jan Wyants 60-80 180.000
445 Concerto di uccelli di Melchior de Hondecoeter  70-120 670.000
457 Sacra famiglia con San Giovannino di Sebastiano Conca 14-20 19.000
464 Paesaggio paradisiaco di Jan Brueghel il Giovane 60-90 480.000
468 Vergine Maria con Gesù bambino della Scuola toscana del XV secolo 25-30 65.000
469 Madonna con Bambino di Bernardino Pinturicchio   35-50 460.000
471 La piramide di Cestio nella via Appia a Roma di Giovanni Paolo Panini 45-55 75.000
473 Il ritorno del Bucintoro al Molo dopo la festa dello sposalizio simbolico di Venezia con il mare nel giorno dell’Ascensione di Bernardo Canal  45-55 55.000
474 Il ponte di Rialto con le rive del Ferro e del Vin di Francesco Albotto 40-50 55.000

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