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PastPresentFuture

PASTPRESENTFUTURE
LE COLLEZIONI FONDAZIONE CARIVERONA E UNICREDIT GROUP: ARTE PER LA CITTÀ

 
27 febbraio-3 giugno 2010, Verona, Palazzo della Ragione

In occasione della mostra PastPresentFuture – Le collezioni Fondazione Cariverona e UniCredit Group: arte per la città, in programmapresso il Palazzo della Ragione di Verona  dal 27 febbraio al 3 giugno, saranno esposte circa 80 opere d’arte appartenenti alla Collezione del Gruppo UniCredit assieme ad otto capolavori della Fondazione Cariverona.

L’esposizione, promossa da UniCredit Group e  Fondazione Cariverona con la collaborazione ed il patrocinio del Comune di Verona, arriva nella città scaligera, unica tappa in Italia, dopo la “prima” al Bank Austria Kunstforum di Vienna.  

PastPresentFuture – Le collezioni Fondazione Cariverona e UniCredit Group: arte per la città, curata da Walter Guadagnini con un allestimento firmato da Stefano Gris, propone una continuità passato-presente-futuro attraverso quattro secoli di arte europea, presentando opere antiche e contemporanee riunite per temi, che caratterizzano le sette sezioni in cui si sviluppa la mostra. Lo spettatore è cosi stimolato a riflessioni sui temi classici della storia dell’arte: il rapporto dell’uomo con il mondo e la natura, la rappresentazione di sé, il corpo e gli oggetti.

La mostra, visitabile sul sito www.artcollection.unicreditgroup.eu , si apre con uno dei capolavori della scultura italiana del XX secolo, la “Donna che nuota sott’acqua”, il marmo realizzato da Arturo Martini nel 1941-42, acquisito dalla Fondazione nel 2005. Tra le altre opere “veronesi” della mostra si segnalano “Barene a Burano” di Gino Rossi, due capolavori di Alberto Savinio e Giorgio Morandi, l’imponente “Varsavia” del 1960 di Emilio Vedova.  

Le sezioni della mostra  

Dopo la splendida nuotatrice di Arturo Martini, la sezione intitolata “On Classic“, pone in relazione artisti contemporanei – tra cui Candida Höfer, Olivo Barbieri e Giulio Paolini – e maestri del passato come il bambocciante Van Bloemen, il pictor classicus De Chirico, suo fratello Alberto Savinio e il decadente Makart.

Il percorso si inoltra quindi negli “Objects of Desire“, sala in cui un’installazione di Tony Cragg dialoga con una grande composizione di Recco e quattro straordinari collages di Kurt Schwitters sono a fianco dei celebri “Flowers” di Andy Warhol e di una “Natura morta” di Morandi.

Segue “Sublime and Picturesque”, con artisti come il pittore del XVII secolo Paul Bril, Charles Daubigny – membro di spicco della “Scuola di Barbizon” – e gli artisti contemporanei Georg Baselitz, Gerhard Richter, Andreas Gursky e Hans Op de Beeck.

La sezione “Metropolis“, composta dalle opere di alcuni dei maggiori fotografi contemporanei come Andreas Gursky, Massimo Vitali, Gabriele Basilico, Fischli & Weiss, Lorca di Corcia e Wolfgang Tillmans, Vincenzo Castella, Francesco Jodice, indaga e sviluppa il rapporto tra l’individuo e gli spazi urbani. Segue poi la sezione “On Geometry”, con opere di Imi Knoebel, Gerwald Rockenschaub, Ghada Amer e altri. 

Rappresentazioni del corpo e del volto sono presenti in “Body Talk” e “Face to Face“, dove si alternano un capolavoro di Antonio Donghi ed una fotografia di Valie Export, protagonista della Body Art viennese, la magnifica “Psiche abbandonata da Amore” di Dossi e le fotografie di E.J. Bellocq, lo stupefacente “Ritratto di gentiluomo” di Savoldo e i volti anonimi ritratti dal giovane artista austriaco Hans Schabus, la rarissima opera “La Testa del Battista presentata ad Erode” di Baglione e la fotografia di Trude Fleischmann della maschera mortuaria di Alban Berg. Altrettanto significativo è l’accostamento tra una fotografia di Heinrich Kühn, rappresentante di primo piano del pittorialismo di inizi secolo, e una magnifica tela di Cagnaccio di San Pietro proveniente dalla Fondazione Cariverona, entrambe incentrate sul tema dello specchio, della riflessione.

La mostra si chiude con due opere  monumentali di Gerhard Richter ed Emilio Vedova, nelle quali  il corpo dell’artista e la sua gestualità sono protagonisti, in un’affascinate traduzione pittorica del linguaggio del corpo. 

PastPresentFuture – Le collezioni Fondazione Cariverona e UniCredit Group: arte per la città sarà accompagnata da un progetto di educazione e divulgazione, in corso di elaborazione da parte della Fondazione Cariverona in collaborazione con gli Assessorati alle Politiche Giovanili e della Cultura del Comune di Verona.

I proventi della biglietteria saranno destinati ad un progetto a favore della comunità locale, che verrà individuato congiuntamente da Fondazione Cariverona e UniCredit Group. 
 

 
Tony Cragg: Schüssel / Bowl, 1981, Installazione a parete, 160 x 220 cm. Collection HypoVereinsbank– Member of UniCredit Group © Tony Cragg

L’impegno di Fondazione Cariverona e UniCredit Group per la cultura

Fondazione Cariverona, nell’ambito delle proprie attività a favore della cultura e dell’arte ha previsto anche una politica di acquisti di opere d’arte. A tal fine ha costituito un soggetto dedicato, la Fondazione Domus per l’arte moderna e contemporanea, segno concreto della volontà di valorizzare l’arte e di accrescere la collezione della Fondazione stessa, solo in minima parte derivante dalla ex Cassa di Risparmio. Con gli acquisti di dipinti e sculture dell’ultimo secolo, le Fondazioni Cariverona e Domus hanno così creato una delle collezioni d’arte del Novecento italiano più importanti del Paese, composta da circa 600 opere.

UniCredit Group è trai principali gruppi europei di servizi bancari e finanziari con circa 10.000 filiali e oltre 166.000 dipendenti in 22 paesi e un’estesa presenza in Italia, Austria, Germania e nell’Europa centro-orientale.

UniCredit, oltre a possedere una collezione d’arte tra le più vaste in Europa (60 milaopere provenienti dalle banche che hanno costituito il Gruppo in Italia e dalle integrazioni di HypoVereinsbank in Germania e Bank Austria in Austria), promuove la diffusione della cultura con iniziative per la conservazione e valorizzazione del patrimonio esistente nei Paesi in cui opera e per la crescita dei giovani talenti nel campo dell’arte contemporanea. UniCredit ha sviluppato un innovativo modello di partnership, basato sulla gestione partecipata di progetti a lungo termine con le principali istituzioni nel campo delle arti visive, della musica e della letteratura.

*Giulio Paolini: Tre per Tre (ognuno è l’altro o nessuno) 1998-1999, Scultura in gesso. UniCredit Collection © Giulio Paolini

 

 

 

 

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