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Moving Tales. Racconti in movimento. Il video come strumento narrativo per immagini

Marina Abramovic, Stromboli, 2002 video, 19’ 33’’ still from video Marina Abramovic, Stromboli, 2002 video, 19’ 33’’ still from video
Mircea Cantor, Vertical Attempt, 2009 video, 1” (loop) still from video
Mircea Cantor, Vertical Attempt, 2009
video, 1” (loop) still from video

Moving Tales. Racconti in movimento. Nel cuore della città di Cuneo una mostra (fino al 28 agosto 2016) raccoglie una selezione di film d’artista curata da Eva Brioschi, appositamente concepita per il Complesso Monumentale sconsacrato di San Francesco.

Le opere video provengono tutte dalla Collezione La Gaia, nata negli anni ‘70 dalla passione per l’arte di Bruna e Matteo Viglietta.

La collettiva illustra, attraverso il lavoro di 30 artisti italiani e stranieri di diverse generazioni e provenienti da differenti aree geografiche, la molteplicità di utilizzo del video come strumento narrativo per immagini. Tutti gli artisti in mostra sono di altissimo livello: si alternano lavori di Marina Abramovic, Bas Jan Ader, Victor Alimpiev, Pierre Bismuth, Candice Breitz, Mircea Cantor, Chen Chieh-jen, Rä Di Martino, Valie Export, Regina José Galindo, Ugo Giletta, Douglas Gordon, Ion Grigorescu, Gary Hill, María Teresa Hincapié, Jonathan Horowitz, Alfredo Jaar, Joan Jonas, William E. Jones, William Kentridge, Anna Maria Maiolino, Ana Mendieta, Marzia Migliora, Adrian Paci, Ene-Liis Semper, Santiago Sierra, Rosemarie Trockel, Bill Viola, Ryszard Wasko, Jordan Wolfson.

Marina Abramovic, Stromboli, 2002 video, 19’ 33’’ still from video
Marina Abramovic, Stromboli, 2002
video, 19’ 33’’ still from video

L’idea della mostra si ispira a due precise suggestioni che insieme hanno orientato la scelta delle opere e il loro particolare allestimento.

The movie is the novel and art is poetry. Not a lot of people appreciate poetry, and it is the same with art” è una citazione del video maker e regista inglese Steve McQueen, che identifica la video-arte con la poesia, rispetto al cinema paragonato al romanzo. Molti apprezzano la narrazione filmica, mentre sono meno coloro che comprendono a pieno la video-arte, proprio come avviene per romanzo e poesia.

Bill Viola, Remembrance, 2001 video, 49x38x6 cm still from video
Bill Viola, Remembrance, 2001
video, 49x38x6 cm still from video

Questa selezione di opere vuole cercare di catturare l’attenzione anche di coloro che normalmente sono più scettici rispetto al video come forma d’arte della contemporaneità.

For sale. Baby shoes. Never worn, il racconto più breve della storia della letteratura. Erroneamente (pare) attribuito a Ernest Hemingway, che si dice abbia scommesso con alcuni amici di poter costruire una narrazione con il minimo dispendio di parole, per raccontare in estrema sintesi un dramma.

Nello stesso modo un’opera video può funzionare come racconto sintetico per immagini.

Regina José Galindo, Quienpuede borrar lashuellas?, 2003 video, still from video
Regina José Galindo, Quienpuede borrar lashuellas?, 2003
video,
still from video

Il progetto espositivo utilizza un allestimento distribuito lungo la grande navata centrale, le due navate e le 7 cappelle laterali, in un percorso che identifica il video come racconto in differenti declinazioni, tra proiezioni, installazioni e postazioni di visione dedicate, per permetterne la fruizione il più possibile diretta.  Lo spazio prospiciente il portale maggiore diviene quinta scenica della mostra e incornicia la video installazione “The soul of Tammi Terrell” di Jonathan Horowitz. L’altare maggiore è la collocazione perfetta per l’opera “Babel Series” di Candice Breitz.

Immagine, movimento, tempo, suono, insieme contribuiscono alla descrizione di una storia che spesso si può condensare in pochissimi frames, ma può anche divenire un racconto circolare, senza soluzione di continuità, grazie all’utilizzo del loop.

Complesso Monumentale di San Francesco.  Chiesa sconsacrata ©Maurizio Elia e Matteo Borzone
Complesso Monumentale di San Francesco.
Chiesa sconsacrata
©Maurizio Elia e Matteo Borzone

Grazie a questa forma di narrazione artistica, lo spettatore subisce una fascinazione sensoriale quasi totale: osserva, partecipa e spesso viene chiamato in causa come elemento esterno per completare l’opera, bisognosa di un punto di vista terzo, capace di decifrare, accogliere o respingere tesi e stimoli dell’autore.

La mostra è accompagnata da un catalogo con testi critici a cura di Eva Brioschi e Lorand Hegyi e da una raccolta di schede esplicative delle opere realizzate dalla curatrice e da Manuela Galliano.

Informazioni utili

Moving Tales – Racconti in movimento. Opere video dalla Collezione La Gaia

A cura di Eva Brioschi

con la collaborazione di Manuela Galliano

Complesso Monumentale di San Francesco

Cuneo, Via Santa Maria 10

DATE: Da venerdì 24 giugno 2016 a domenica 28 agosto 2016

Inaugurazione: giovedì 23 giugno 2016, ore 18.00

www.comune.cuneo.gov.it

museo@comune.cuneo.it

Tel. 0171 634175 | Fax 0171 66137

Orari:

lunedì: giorno di chiusura

martedì-sabato: 15.30-18.30

domenica e festivi: 15.30-18.30

Orari di prenotazioni per scuole e gruppi:

martedì – venerdì: 9.00 – 13.00 e 14.30 – 18-30

sabato: 9.00 – 12.30 e 15.30 – 18.30

Ingresso gratuito

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