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Moderni e contemporanei da Il Ponte: il miglior risultato di sempre. Sugli scudi Lucio Fontana

La prima giornata di asta di arte moderna e contemporanea da Il Ponte a Milano si è conclusa con il 93% di lotti venduti e il 271% sul valore.

Anche questa seconda sessione di vendite (sono due all’anno) conferma che il dipartimento è il più forte della maison meneghina. Traina la vendita il “solito” Fontana, con una” Madonna” aggiudicata a oltre 500 mila euro.

Lo scorso maggio l’asta aveva incassato ben 8,3 milioni di euro, con il 235% sul battuto e più del 60% delle opere vendute oltre confine. Ancora prima, nel 2018, il dipartimento aveva chiuso l’anno con 12 milioni di euro di fatturato totale, 90% di lotti venduti, 190% sul valore e ben 11 record price mondiali.

Durante l’asta della primavera 2019, aveva dato spettacolo Lucio Fontana con una “Crocifissione” del 1950,  una delicata “Ballerina” e “Madonna col Bambino” che da soli avevano totalizzato oltre 1 milione di euro. Anche questo pomeriggio (10 dicembre) due ceramiche del maestro dello Spazialismo hanno visto una sostenuta gara tra sala e telefoni. La “Madonna con Bambino” del 1954-57, ultimo lotto in catalogo, è stata venduta per ben € 512.000 (diritti compresi) a un offerente in sala che aveva già combattuto strenuamente con un altro cliente in linea con i telefoni per un “Crocefisso” del 1950-55, battuto a € 475.000.

Freddy Battino – capo dipartimento – ha dichiarato di essere «Davvero entusiasta di come è andata l’asta. Come partecipanti dell’online c’è stato un record. E le offerte dall’estero sono state del 70%”. La corrente che è andata meglio è stata l’Informale. In particolare Ben Nicholson e Lynn Chadwick, gli artisti del British Post-War. Ci tengo a sottolineare l’ottimo risultato della scultura dell’artista giapponese Kenjiro Azuma, battuta a 58 mila euro (senza diritti). Il precedente record era di 28 mila euro, realizzato due anni fa da Sotheby’s a Hong Kong. Questo è il miglior risultato di sempre da Il Ponte». Il risultato dimostra che il mercato continua a premiare le opere rare e dalla particolarità storica, espositiva e qualitativa.

I due piccoli  oli e rilievi, entrambi del 1960, di Nicholson hanno fatto 48 mila e 160 mila euro. Di  Chadwick “Girl sitting on bench”, un bronzo del 1988 è stato battuto a 160 mila  mentre la scultura in bronzo alta 196 cm di Azuma, “Mu”, la sintesi del Tao, come detto è stata venduta per 58 mila euro ma partiva da una base d’asta ben inferiore,  30 mila euro.

Nicholson
Chadwick
Azuma

Hans Hartung era in catalogo con un olio del 1955 proveniente dalla collezione privata parigina di Emilio Arditti e  dalla ricca e internazionale storia espositiva. Era stimato 150-250 mila euro ed è stato battuto a 280.000 mentre  “La plaine – Bords de la Tamise”, un dipinto informale del 1954 di Maria Helena Vieira Da Silva, artista introvabile sul mercato italiano, ha fatto 170 mila (partiva da 30-40 mila).

Hartung
Vieira da Silva

Incredibile performance per Pierre Klossowski. Il suo pastello “Le temps d’un essayage” del 1972 è partito con ben 5 telefoni in linea. Dalla prima offerta di 35 mila euro ha fatto un balzo a 50, poi 55, 80, fino a fermarsi a 100 mila. Molto bene i collage di Max Ernst e  “Marchand des couleurs” del 1958  di Man Ray, opera rara di cui un’altra versione è esposta a Washington al Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, che da 8  mila euro è arrivata a 62 mila.

Pierre Klossowski

Come sempre grande attenzione al primo Novecento. “La méche bianca” di Mario Cavaglieri, un olio del 1918 proveniente dagli eredi Grubicy di Milano, un dipinto in cui la stesura della materia densa e senza solvente esalta l’effetto “volume”, era offerto a 35-50 mila ed è stato battuto a 58 mila euro  Una rara opera del periodo simbolista di Giacomo Balla “Scena spirituale (uomo e donna nel fluido compenetrato di luce)” del 1925 da una stima di 10-15 mila, è arrivata  25 mila. Molti rilanci anche per il “Il treno in corsa” del 1929 di Giulio D’Anna che da 12 mila è arrivato a 28 mila e per un “Senza titolo” di Julius Evola, battuo a 38 mila (da 15 mila). Ha quadruplicato la base d’asta  la “Natura morta con paesaggio” di Atanasio Soldati (24 mila), mentre l’ha più che triplicata la “Composizione con nudo feminile” di Mario Sironi (22 mila). Lasta prosegue domani pomeriggio con la seconda sessione: sfoglia il catalogo>>>

Cavaglieri

 

 

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