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Isernia, che scoperta! Dagli scavi riemerge la testa dell’Imperatore Augusto (che promette sorprese)

Immagine della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio del Molise Immagine della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio del Molise
Immagine della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio del Molise
Immagine della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio del Molise

La splendida testa marmorea raffigurante l’Imperatore Augusto – ritrovata durante alcuni scavi di archeologia preventiva – potrebbe riscrivere la storia di Isernia. Il post (polemico) della Soprintendenza e gli ultimi particolari emersi

Durante i lavori di recupero delle mura di via Occidentale – una delle due strade che cinge il cuore della città di Isernia – è riemersa una splendida testa marmorea raffigurante l’Imperatore Augusto.

Il post della Soprintendenza

Ad annunciarlo la Soprintendenza Archeologica del Molise su un post Facebook dal tono piuttosto polemico, lontano dal registro tecnico che di solito caratterizza simili comunicazioni:

La migliore risposta alle polemiche strumentali di tutti quelli che hanno parlato senza aver letto (o ancor peggio che hanno letto senza capire) le prescrizioni per l’area delle mura crollate. Si, è proprio lui… l’imperatore Augusto, testa di statua in marmo rinvenuta oggi nel corso dello scavo. Perché dietro le mura di una città ovviamente ci sono la città e la sua storia, che non si possono perforare con una palificata di cemento”.

 

Testa marmorea dell'Imperatore Augusto ritrovata a Isernia
Immagine della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio del Molise

Gli scavi e le polemiche

In generale probabilmente ci si riferisce (anche) al concetto di archeologia preventiva. Quando si legge “spunta”, “riemerge” o “riaffiora” dal terreno un qualsiasi reperto archeologico, nella maggioranza dei casi, si tratta di una scoperta avvenuta grazie agli scavi di archeologia preventiva e non di certo di ritrovamenti fortuiti.

Più in particolare, il post si riferisce agli scavi stratigrafici avviati come indagine di archeologia preventiva prima della ricostruzione delle antiche mura crollate nel 2013. Una situazione  che, evidentemente ha portato con sé alcune polemiche. Da quanto riferiscono i giornali locali infatti, dopo il crollo in seguito a un violento temporale, il comune ha dovuto innanzitutto trovare i fondi per acquisire i terreni circostanti il muro che erano privati. Nei commenti del post Facebook c’è chi lamenta i troppi anni passati. E chi teme che, dopo il ritrovamento archeologico, ne potrebbero passare anche altri per la ricostruzione delle mura.

 

Testa marmorea dell'Imperatore Augusto ritrovata a Isernia
Immagine della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio del Molise

Possibili altri ritrovamenti?

La splendida testa marmorea di età augustea e di ottima qualità, infatti, potrebbe non essere l’unico reperto della zona. C’è chi già sogna la scoperta di un luogo di culto. Intanto, dalle prime indagini. Intanto filtrano alcune notizie: la testa – che raffigura l’imperatore non tanto nelle sue fattezze reali ma come amava farsi rappresentare – risale probabilmente al I secolo D.C. e si trova attualmente presso il Museo di Santa Maria delle Monache ad Isernia, dove probabilmente rimarrà in esposizione.

Da quanto riferisce moliseweb.it, il Dott. Ventura (Direttore del Polo Museale del Molise) ha affermato che “Bisogna innanzitutto capire se tale statua possa essere un frammento usato come materiale di riporto buttato nel terrapieno, questo  per poter risalire alla reale storia, magari per un futuro ritrovamento del resto della statua che andrebbe a cambiare l’importanza e il rilievo storico-culturale del ritrovamento“.

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