Print Friendly and PDF

L’ascesa vertiginosa della giovane artista Flora Yukhnovich

Flora Yukhnovich She is Beauty and She is Grace 2022 Oil on linen Overall dimensions: 240 x 474 cm, 94 1/2 x 186 5/8 in
Flora Yukhnovich nel suo studio a Londra. Photo: Eva Herzog © Flora Yukhnovich. Courtesy the artist and Victoria Miro.

Fino al 26 marzo, nella sede di Londra di Victoria Miro, è in corso “Thirst Trap” di Flora Yukhnovich. Entrata nella scuderia della galleria dal 2021, l’artista porta in mostra una serie di nuovi dipinti che prendono spunto da varie raffigurazioni della dea Venere

La giovane artista britannica, classe 1990, fa parte di quel gruppo di artisti emergenti che nelle recenti aste di Christie’s e Sotheby’s nella capitale inglese hanno realizzato risultati eccezionali. Sono tutti under 40 e fino a due o tre anni fa erano quasi sconosciuti. Tra questi, ad esempio, Jadé Fadojutimi e Shara Hughes.

Flora Yukhnovich ha visto l’aggiudicazione a 1,9 milioni di sterline da Christie’s, il 1° marzo, per “Tu vas me faire rougir (You’re going to make me blush)”. Partiva da 250,000 £. Il grande dipinto si ispira a “The Swing” (1767 circa) di Jean-Honoré Fragonard, il più famoso tra i tanti capolavori rococò esposti nella Wallace Collection di Londra.  Nella visione della Yukhnovich, che capovolge l’originale orizzontalmente creando un’immagine speculare, la donna sull’altalena di Fragonard si trasforma in una profusione di pennellate fluttuanti e carnose.

Solo il giorno seguente da Sotheby’sWarm, Wet N’ Wild” le ha fatto registrare a 2,7 milioni di sterline il suo nuovo record d’asta (3,6 milioni di dollari, più di 11 volte la stima più alta del dipinto). Un perfetto esempio della sintesi di Flora Yukhnovich tra l’astrazione contemporanea e la stravaganza del rococò, tra figurazione e astrazione.

La Yukhnovich è apparsa all’asta per la prima volta nell’aprile del 2021, quando da Bonhams a Londra un suo piccolo olio su carta  del 2018, “Untitled”, è stato venduto per 23.642 $ (17.000 £). Secondo Artprice, dall’inizio del 2022 sono passati in asta 7 suoi lavori, aggiudicati tutti tranne uno (uno studio, da Sotheby’s a New York l’11 marzo) e tutti a prezzi nettamente superiori alle stime più alte.

Il suo fatturato nel 2022 si sta già avvicinando al totale del 2021: nel database di Artprice lo scorso anno risultano 12 lotti venduti per un totale di 6.849.578 dollari. Ad oggi, in questi prima tre mesi dell’anno, risulta già essere 5.491.383 dollari. Nel rapporto sul mercato dell’arte contemporanea 2021 (sempre di Artprice) risulta classificata trentesima tra i “Top 100 artist” in asta nati dopo dopo il 1980 e al 199° posto tra i “Top 500 artist” dell’arte contemporanea.

I suoi primi 5 risultati in asta:

1) Flora YUKHNOVICH (1990)
Warm, Wet ‘N’ Wild (2020)
Olio/tela, 210 x 179,8 cm
Aggiudicazione:  3.601.641 $ (2.697.000 £)
Stima: 200.313 $ – 267.085 $ (150.000 £ – 200.000 £)
The Now Evening Auction, 02/03/2022, Sotheby’s Londra

2) Flora YUKHNOVICH (1990)
I’ll Have What She’s Having (2020)
Olio, 169,5 x 220 cm
Aggiudicazione: 3.083.542 $ (2.253.500 £)
Stima: 82.100 $ – 109.466 $ (60.000 £ – 80.000 £)
Contemporary Art Evening Auction, 14/10/2021, Sotheby’s, Londra

3)  Flora YUKHNOVICH (1990)
Tu vas me faire rougir (You’re going to make me blush) (2017)
Olio/linen, 215 x 180 cm
Aggiudicazione: 2.532.909 $ (1.902.000 £)
Stima: 332.927 $ – 466.097 $ (250.000 £ – 350.000 £)
20th/21st Century Art Evening Sale, 01/03/2022, Christie’s, Londra

4) Flora YUKHNOVICH (1990)
It’s Better Down Where It’s Wetter (2018)
Olio/tela, 230 x 230 cm
Aggiudicazione: 1.835.000 $
Stima: 150.000 $ – 200.000 $
The Now Evening Auction, 18/11/2021, Sotheby’s New York

5) Flora YUKHNOVICH (1990)
Puits d’amour (Wells of Love) (2021)
Olio/tela, 85,5 x 75 cm
Aggiudicazione: 1.252.664 $ (910.500 £)
Stima: 27.515 $ – 41.273 $ (20.000 £ – 30.000 £)
Post War and Contemporary Art Day Auction, 16/10/2021, Christie’s, Londra

 

La mostra di Flora Yukhnovich in corso da Victoria Miro

La mostra in corso da Victoria Miro si intitola “Thirst Trap“, che tradotto letteralmente significa “trappola della sete”. Si riferisce al fenomeno per cui le persone postano sui social media fotografie di se stesse in atteggiamenti seducenti, con pose costruite, magari in biancheria intima, realizzate appositamente per attirare uomini o solo per suscitare desiderio nei follower. La scelta del titolo sembra voler suggerire che i dipinti della Yukhnovich siano anch’essi una “trappola della sete”.

Flora Yukhnovich è nota principalmente per i suoi grandi dipinti nei quali utilizza il linguaggio Rococò. Si ispira alle opere di Giambattista Tiepolo, François Boucher, Nicolas Lancret e Jean-Antoine Watteau, rivisitate attraverso il filtro della cultura contemporanea. I nuovi dipinti in mostra attingono a varie raffigurazioni della dea romana Venere nella mitologia, nella storia dell’arte e nella cultura contemporanea.

Piuttosto che concentrarsi su singoli punti di riferimento, ogni opera sintetizza una moltitudine di influenze che trasmettono le mutevoli rappresentazioni e i diversi significati di Venere. C’è una Venere che incarna la forma femminile idealizzata ed è la dea dell’amore, delle cure materne e del desiderio erotico, oppure una Venere violenta e di genere ibrido, promiscua e vendicativa.

Flora Yukhnovich
Crème de la Mer
2022
Oil on linen
240 x 280 cm
94 1/2 x 110 1/4 in

Nella mitologia greco-romana, Afrodite o Venere nasce quando Crono lancia in mare i testicoli tagliati di Urano. Emerge dall’acqua completamente formata e arriva sulla terra ferma trasportata dalla schiuma in una conchiglia.

Racconta Yukhnovich: «Sono stata subito attratta dall’idea che il suo corpo sia fatto di acqua… questa fluidità della forma mi sembra un concetto molto pittorico, un po’ come creare figure apparentemente solide con la vernice bagnata. C’è questa tendenza a definire l’acqua e il mare come elementi femminili: fluidi e morbidi ma anche capricciosi e distruttivi. Mi piace il potenziale di forza in questa associazione ed è qualcosa che cerco di portare in questi dipinti»

Flora Yukhnovich
She is Beauty and She is Grace
2022
Oil on linen
Overall dimensions: 240 x 474 cm, 94 1/2 x 186 5/8 in

La Yukhnovich si ispira alle diverse rappresentazioni di Venere nel tempo e nella storia dell’arte. I suoi riferimenti vanno da “La festa di Venere”, 1636–37 di Rubens che raffigura i festeggiamenti della festa romana dei “Veneralia”,  celebrata il 1° aprile in onore di Venere Verticordia (“che apre i cuori”), epiteto che allude alla capacità della dea di cambiare i cuori da lussuriosi a casti, in netto contrasto con la Venere colta da Vulcano (il marito) nel momento dell’adulterio, mentre è insieme a Marte nel dipinto di François Boucher del 1754 circa, nella Wallace Collection a Londra.

Peter Paul Rubens – The Feast of Venus , 1635-1636. Oil on canvas, 217 cm × 350 cm, Kunsthistorisches Museum, Vienna
François Boucher (1703 – 1770)
Mars and Venus surprised by Vulcan, 1754 © Wallace Collection, Londra

Altre opere in mostra:

Flora Yukhnovich
Bombshell
2021
Oil on linen
220 x 185.5 cm
86 5/8 x 73 1/8 in
Flora Yukhnovich
Siren Song
2022
Oil on linen
220 x 330 cm
86 5/8 x 129 7/8 in
Flora Yukhnovich
Maybe She’s Born with It
2022
Oil on linen
220 x 330 cm
86 5/8 x 129 7/8 in

 

Flora Yukhnovich: Thirst Trap

1–26 marzo 2022
Victoria Miro,
16 Wharf Road, London N1 7RW

Commenta con Facebook