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Meeting Art. Report attività primo semestre 2024

Un dettaglio

Il mercato dell’arte mondiale, al giro di boa dell’anno d’aste 2024, ci restituisce un’impressione di moderato ottimismo per il suo stato di salute. Trasversalmente, operando dovute proporzioni tra le dimensioni delle maison, si è riscontrata una tenacia costante nel proseguire sul solco di un eccezionale 2022 e un resiliente 2023, pur senza raggiungere i picchi, obiettivamente troppo elevati, toccati nei mesi post Covid. Se comparti storici, come quello old masters, sta fisiologicamente stillando sempre meno aggiudicazioni clamorose, nuovi dipartimenti legati al mondo del lusso (orologi e gioielli su tutti) portano nuova linfa a un sistema che non può fare a meno di migliorarsi costantemente, o almeno tenersi in pari con quanto fatto in precedenza. Se in molti segnalano l’instabilità politica globale come fattore sfiduciante per i collezionisti, parallelamente sembra emergere la necessità di investire in arte come bene rifugio, un asset le cui oscillazioni dipendono da criteri – come quello estetico, per esempio – che esulano dalle dinamiche economiche classiche a cui altri acquisti sono legati.

Vediamo nel dettaglio come sono andate le singole realtà. Ecco in sintesi il primo semestre 2024 di Meeting Art attraverso le parole della casa d’aste stessa.

“Il primo semestre di quest’anno ha fatto registrare un + 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un totale di € 23.550.000, segno che le strategie, il lavoro di selezione dei responsabili di dipartimento e la quasi ossessiva attenzione al cliente, sia dalla parte acquirente, sia da quella venditrice, hanno dato i loro frutti. Senza dubbio, tra i momenti più salienti ed esaltanti di questa prima parte del 2024, ci sono stati i festeggiamenti per i 45 anni di attività della casa d’aste, ininterrottamente e sapientemente guidata fin dalla sua nascita dalla famiglia Carrara.

Registriamo la costante crescita del dipartimento di arte moderna e contemporanea, vero e proprio fiore all’occhiello della maison. Si riconferma l’importanza del dipartimento di antiquariato, dipinti e oggetti d’arte antichi per l’economia di Meeting Art, che ha assestato stabilmente sopra il milione di euro il totale aggiudicato dei propri incanti, sfiorando addirittura durante l’asta n. 954 quota € 1.600.000. Stabili gli altri dipartimenti. Da segnalare le buone performance dei nuovi dipartimenti quali design, luxury, wine & spirits. Si mantengono a buoni livelli le vendite delle opere di Salvo, così come degli artisti riconosciuti a livello internazionale.

Le previsioni circa il secondo semestre sono buone, pur mantenendo un occhio attento allo scenario internazionale. I venditori hanno riconfermato la loro grande fiducia in Meeting Art, dandoci la possibilità di proporre all’incanto durante quelle che saranno le aste autunnali e invernali dei veri e propri capolavori, così come abbiamo ricevuto affidamenti di oggetti d’arte che non avrei difficoltà a definire museali. Anche dal punto di vista degli acquirenti abbiamo riscontrato segnali molto positivi, grazie ad una richiesta crescente di abbonamenti ai nostri cataloghi d’asta, ormai raggiungendo mensilmente il risultato di decine di migliaia di copie stampate”.

Per i collezionisti più instancabili, è già online un’asta che Meeting Art esiterà dal 14 settembre al 3 ottobre, a Vercelli. Aperte già però le prime offerte per aggiudicarsi gioielli, orologi moderni e d’epoca, antiquariato. Quel che basta per rimanere sintonizzati col mercato dell’arte. Pronto a ripartire a settembre in un battito di ciglia.

IL CATALOGO COMPLETO

I top price del primo semestre 2024:

Peter Halley, Blue Prison/Silver Prison
€ 125.000

Salvo, La passeggiata
€ 105.000

Eccezionale cofanetto rivestito in argento, rame dorato, corallo e madreperla incisa, Trapani, XVII secolo
€ 102.500

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