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PREMIO CALVINO: il vincitore è Francesco Maino‏

La Giuria decide di assegnare il premio a Cartongesso di Francesco Maino per la sua natura felicemente ibrida (non è un romanzo né un saggio né un pamphlet) ‒ un difficile azzardo che nulla toglie alla sua capacità di coinvolgimento ‒ e per la straordinaria potenza inventiva della lingua. Un’invettiva contro il disfacimento del Veneto (e, per sineddoche, dell’intera nazione) e la sua trasformazione in un non-luogo di consumi banali, di vite perse in una generale omologazione, di cui è emblema la corruzione della parola. Il libro è un bilancio insieme personale e collettivo, nel quale la disperazione di un individuo e il suo intenso e inquieto disagio diventano una foto di gruppo antropologicamente esatta ed espressivamente efficace.

Francesco Maino è nato nel 1972 a Motta di Livenza, nella Marca Trevigiana. Oggi risiede a San Donà di Piave e fa l’avvocato penalista a Venezia. Tra carceri e tribunali, ha spesso la possibilità di frequentare una variegata e policroma umanità. Insegna diritto, alcune ore la settimana, ad un corso regionale per estetiste. Prima di esercitare l’avvocatura è stato aiuto necroforo per una ditta di onoranze funebri.

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