Si è tenuta a Londra da RM Auctions nei giorni 8 e 9 Settembre l’asta che ha visto protagonista la leggendaria Lotus Esprit Sottomarino dell’Agente 007 – perfettamente funzionante – aggiudicata per £616,000.
Comparsa ne “La spia che mi amava” (1977) il decimo episodio della saga, con Roger Moore per la terza volta nei panni di James Bond, l’auto sommergibile si presentava come una vera e propria arma da guerra, provvista di ogni tipo di gadget necessario all’agente con licenza di uccidere per sventare il nemico e segnare un’altra vittoria per la Regina e per il Paese.
Da un progetto presentato al Salone dell’Auto di Torino del 1972 da Giorgetto Giugiaro, nasce l’idea della Lotus Esprit ‘Submarine Car’, che prende spunto dal telaio allungato della Lotus Europa, presentandosi come una struttura poligonale che da subito ha suscitato scalpore nella stampa automobilistica. E non solo. Infatti anche il produttore cinematografico Albert R. “Cubby” Broccoli ne rimase affascinato tanto da renderla co-protagonista nella nuova avventura di 007, alla quale stava lavorando.
Nessuna Bond Car aveva mai fatto nulla di così eclatante come trasformarsi un sottomarino tra lo stupore del pubblico ignaro della caratteristiche dell’auto. Infatti, contrariamente a tutti gli altri episodi, ne “La spia che mi amava” Q (ovvero il maggiore Goeffrey Boothroyd, il Quartermaster) non spiega le caratteristiche della vettura che improvvisamente, nello scenario della Costa Smeralda, si lancia da un pontile finendo in mare, lasciando tutti a bocca aperta.
Si unisce così il progetto di Giogetto Giugiaro a quello del Perry Oceanographics, una delle più importanti firme dell’ingegneria marina di Riviera Beach (FL), e con il contributo di Derek Meddings, il supervisore agli effetti speciali, nasce un “wet” submarine, ovvero un sottomarino pieno d’acqua mentre viaggia sotto la superficie; un sottomarino che avanza grazie a quattro eliche, dotato di pinne articolate regolate con leve meccaniche e gestite dallo stesso conducente. Diversamente da quanto suggerisce la magia del cinema, gli interni di questa vettura non hanno nulla a che vedere con una normale automobile: si troveranno invece motori subacquei, leve e altri apparecchi di controllo e un solo sedile, destinato a James, James Bond.
Un capolavoro di ingegneristica che pare abbia avuto all’epoca costi superiori ai $100,000, e oggi battuto per £616,000.