Martedì 10 e martedì 17 giugno 2014, alle ore 18.30, il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo ospita due incontri per scoprire la scena artistica contemporanea in Polonia e riflettere sulla città di Varsavia e sulle sue trasformazioni.
Gli appuntamenti si svolgono in occasione della mostra The Dream of Warsaw, a cura di Gabi Scardi – nell’ambito del progetto più ampio In Polonia, cioè dove?, ideato da Ania Jagiello, responsabile del programma d’arte contemporanea dell’Istituto Polacco, e da Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Pastificio Cerere – che presenta le opere di dieci artisti polacchi i cui lavori esplorano la realtà visibile o celata di Varsavia: una città che si presenta oggi complessa, frammentaria, diversificata, contraddittoria, ma carica di uno straordinario potenziale di trasformazione.
Il primo incontro, Shadow Architecture. Arte, economia e spazi informali di Varsavia, vede protagonista Aleksandra Wasilkowska, il cui lavoro – in mostra al Pastificio Cerere con l’installazione Shadow Architecture. Bancarelle (2013) e il disegno su muro Map of informality [After: F.Schneider, A. Buehn, C.E. Montenegro New Estimates for the Shadow Economies all over the World, International Economic Journal] (2013) – si muove tra architettura, urbanistica, arte e scienza.
L’artista, in conversazione con Gabi Scardi, affronterà il tema delle trasformazioni politiche e urbane che hanno caratterizzato la Polonia, un Paese dove ancora oggi le città guardano con un occhio a Est e con l’altro a Ovest, non sapendo in quale direzione andare.
In particolare, Wasilkowska si focalizzerà sull’emblematico Palazzo della Cultura e della Scienza, concluso nel 1955, che sorge nel cuore di Varsavia con un’altezza di oltre 200 metri. Soprannominato dagli abitanti “vendetta di Stalin”, è circondato da uno spazio urbano ancora oggi non pianificato e occupato solamente dal commercio di strada spontaneo e autogestito: un luogo paradigma di tutte le situazioni in cui una lacuna del sistema urbano si trasforma in spazio di sperimentazione, divenendo sede di fenomeni che si sottraggono alla pianificazione e all’autorità.
La mostra The Dream of Warsaw è in corso alla Fondazione Pastificio Cerere fino al 31 luglio 2014.