Mitografia d’alpinista d’eccezione in arrivo a settembre al Museo Bodini di Gemonio: Eugenio Fasana (1886-1972), pioniere dell’alpinismo moderno ma anche grandissimo scrittore ed eccellente pittore, protagonista assoluto per 3 mesi nella città che gli ha dato i natali. Figura eclettica dalla sterminata produzione artistica, già Accademico C.A.I. e Presidente della S.E.M. dal 1919 al 1925, di sicuro tra i più completi alpinisti italiani del primo Novecento con oltre 120 nuove ascensioni dalle Alpi Occidentali a quelle Bavaresi tra il 1906 e il 1935.
Ma non solo questo, ed è qua che l’esposizione svela e rivela un Fasana inedito quanto criptico e affascinante: conosciuto ai più come “mirabile alpinista”, si delinea e prende forma una figura eccezionalmente poliedrica che spazia tra i colti ed acuti aforismi, riportati settimanalmente su una rubrica de La Stampa, al Fasana-poeta, saggista, editore, sciatore antesignano (a cui dedicò moltissime pubblicazioni tra cui la prefazione del celebre libro di Emilio Comici “Con te, a scuola di sci“, Hoepli Editore Milano 1945, e tra i primissimi in Italia a praticare lo sci-alpinismo, sci di discesa e sci di fondo), così come al Fasana-critico e letterato (quello delle feconde amicizie e prolifiche frequentazioni con grandi “uomini di montagna” e “compagni di scalata”, ma anche con artisti e intellettuali del tempo, come Guido Rey, Ettore Castiglioni, Riccardo Comici, Aldo Bonacossa, Sandro Prada, Ugo di Vallepiana, l’Abbé Henry – in mostra saranno esposti i quadri della Collezione Fasana e importanti “pitture di montagna” del territorio lombardo e alpino, nonché le opere più significative di Fasana stesso), fino al Fasana-protagonista di clamorose e tragiche imprese rievocate epicamente nei suoi libri – “Uomini di sacco e di corda”, SEM, Milano 1926, “Quando il Gigante si sveglia”, Montes, Torino 1944. Senza dimenticare il capitolo Fasana-guida alpina che a cavallo fra le due Guerre Mondiali accompagnò, o meglio “scortò”, per le vette istituzioni del calibro della Regina Maria José del Belgio, del Re Alberto I del Belgio e di Papa Pio XI.
Così, attraverso la produzione pittorica, letteraria e pubblicistica accompagnata a svariato materiale inedito (medaglie, dattiloscrtti, attrezzatura sportiva, cartine topografiche intelate e documenti provenienti dagli archivi del Comune di Gemonio e dall’Archivio Fasana) oltre che ad un ricco corredo fotografico, la mostra indagherà l’elevato spessore culturale del Fasana scandagliando e ripercorrendone la biografia e districandosi tra articoli, saggi, poesie e libri – 4 sono i volumi scritti da Fasana, tra cui il celeberrimo “Il Monte Rosa. Vicende Uomini e Imprese” (Rupicapra Editore, Milano 1931), poi scopertinato e ripresentato come “L’epopea del Monte Rosa” nella collezione “Montagna” di G. Zoppi per le edizioni L’Eroica, Milano 1934, che gli valse il riconoscimento degli alpinisti italiani e stranieri e il collocamento dello stesso fra i migliori scrittori dell’epoca.
Eccolo finalmente, allora, Eugenio Fasana, il “Francescano delle Alpi” o il “Solitario della Montagna“, come venne ribattezzato nei capitoli dedicatigli dalla critica nella seconda metà del secolo scorso, a casa sua . Dal 20 settembre a Gemonio, immergendosi tra oli, chine e carboncini, e tra i paesaggi alpini delle fotografie ritoccate con raffinati interventi pittorici dalla mano svelta ed elegante di Eugenio o, meglio, di “Gino” come affettuosamente veniva chiamato in famiglia.
INFORMAZIONI UTILI
Eugenio Fasana Mitografia di un alpinista
A cura di Luca Zuccala, Daniele Astrologo Abadal e Gianni Pozzi
Contributi scientifici di Carlo Caccia, Anna Gasparotto e Marco Ferrazza
Sede: Museo Civico Floriano Bodini, via Marsala 11, Gemonio
Durata: 21 settembre – 23 dicembre 2014
Inaugurazione: sabato 20 settembre, ore 18.00
Orari e ingressi: sabato e domenica 10.30 – 12.30 / 15.00 – 18.30
Ingresso a pagamento: € 5 intero / € 3 ridotto
Informazioni: archiviofasana@gmail.com; info@amicimuseobodini.com