Il terzo manoscritto de “L’Infinito” di Giacomo Leopardi sembra essere un falso. Qualche mese era stato inserito nel catalogo di un’asta da Minerva Auctions (a Roma). Era stimato ben 150 mila. Ma dopo una attenta perizia della Soprintendenza archivistica del Lazio sembra che si tratti di un falso. Era stato ritirato poco prima della vendita perchè sembrava che la Regione Marche fosse intenzionata ad acquistarlo. Indagati e promotori della vendita, Luciano Innocenzi (insegnante in pensione) e Luca Pernici (direttore di una piccola biblioteca comunale marchigiana).