Hercules torna al cinema, il 13 agosto arriva in sala il blockbuster di Brett Ratner (X-Men: Conflitto finale) che vede l’eroe dell’antica Grecia nuovamente protagonista.
Dopo la versione con Kellan Lutz, distribuita lo scorso gennaio e passata inosservata anche alle stesse fan del divo di Twilight, il mito greco prende stavolta le fattezze di Dwayne Douglas Johnson, meglio conosciuto The Rock (La Mummia, Il Re Scorpione, Fast & Furious 5 e 6); assieme a lui nel cast Joseph Fiennes, John Hurt e la supermodella Irina Shayk.
Hercules – Il Guerriero parte da un spunto quantomeno sensato per rinfrescare un po’ il genere: chiedersi cosa possa realmente celarsi dietro una leggenda. Verità? Finzione? E se Hercules non fosse un semidio, ma un semplice mercenario aiutato da un’eterogenea banda di briganti più interessati ai soldi che alla giustizia? E se fosse oltre che fortissimo anche tormentato da un passato violento che l’ha visto privato della propria moglie e dei propri figli? Peccato che l’esile idea sia buttata alle ortiche grazie a una sceneggiatura pressoché inesistente che lascia dei personaggi scritti male in balia di qualche scena da botte da orbi. Il cast che pare assemblato a caso non aiuta molto. La cosa davvero impressionante è il 3D: più vero del vero e mai così efficace; come spesso accade, gli sforzi sembrano essere stati concentrati solo su questo aspetto. Sarebbe auspicabile forse, relegare il 3D al genere porno -dove le idee vincenti sono sempre quelle- e destinare i soldi a sceneggiatori in grado di far volare alto un genere che vede la sua genesi proprio nell’arte narrazione. Bratt Ratner si conferma un mestierante senza troppo carattere, che dà il suo meglio nei videoclip musicali di Mariah Carey piuttosto che sul grande schermo.