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La fragile bellezza. Ceramiche italiane d’arte tra Liberty e Informale

Galileo Chini
Galileo Chini, Piatto con profilo femminile, 1898-1900, per la manifattura Arte della Ceramica, Firenze

6 aprile – 17 agosto 2014, Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, Rancate (Mendrisio), Canton Ticino, Svizzera

La mostra, che espone opere provenienti da un’importante collezione privata, si configura come un viaggio attraverso il Novecento da un punto di vista del tutto nuovo e originale: la ceramica d’arte prodotta da designer, artisti e manifatture italiane tra gli ultimi anni dell’Ottocento e gli anni cinquanta del Novecento.

Dalle sinuose forme art nouveau proposte da Galileo Chini e dalla manifattura della Ceramica Italiana di Laveno si passa alle invenzioni informali di Antonia Campi, Carlo Zauli e Lucio Fontana, senza dimenticare il gusto piccolo borghese della manifattura torinese Lenci.

Francesco Nonni
Francesco Nonni, Andalusa, 1923-1925, per la manifattura Fratelli Minardi di Focaccia e Melandri, Faenza

Elemento unificante tra le diverse opzioni stilistiche che queste ceramiche esibiscono è la ricerca di una linea moderna del design italiano che, come una forza inarrestabile, attraversa le arti decorative della Penisola tra gli esordi degli anni venti e i primissimi anni cinquanta.

In mostra sono presentati sia pezzi unici, vere e proprie sculture e invenzioni decorative di una tale raffinatezza da configurarsi come capolavori dell’arte italiana novecentesca, sia pezzi seriali, ossia oggetti domestici e ornamentali prodotti industrialmente, ma sulla base di un progetto artistico ben riconoscibile, adatti a una larga diffusione di mercato.

Fausto Melotti
Fausto Melotti, Vaso gallo, 1952

 

Tra gli artisti esposti si segnalano: Galileo Chini, Gio Ponti, Guido Andlovitz, Giovanni Gariboldi, Arturo Martini, Fausto Melotti, Angelo Biancini, Antonia Campi, Lucio Fontana. Attraverso le loro opere si comprende come la ceramica sia una vera e propria “cartina di tornasole” che ci consente di leggere l’arte italiana del Novecento.

 

Gio Ponti
Gio Ponti, Dama Bianca (Donna-uccella), 1950, per la Società Ceramica Richard-Ginori, Doccia, Firenze

 

Mario Sturani
Mario Sturani, Ciotola – Il ponte / Contadini danzanti, 1930, per la Manifattura Lenci, Torino

PINACOTECA CANTONALE GIOVANNI ZÜST
CH 6862 Rancate (Mendrisio), Canton Ticino, Svizzera
Tel. +41 (0)91 816.47.91
Fax +41 (0)91 816.47.99
E-mail: decs-pinacoteca.zuest@ti.ch
Web: www.ti.ch/zuest

Orari e biglietti di ingresso
Da aprile a giugno:
da martedì a domenica 9-12 / 14-17.
Luglio e agosto:
da martedì a domenica 14-18.
Chiuso: lunedì. Aperto: tutti i festivi.

Intero: CHF 10.-/€ 8,30
Ridotto (pensionati, studenti, gruppi): CHF 7.-/€ 5,80
Gratuito per le scuole ticinesi.
Visite guidate su prenotazione, anche fuori orario.

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