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Pandolfini: 90 anni di aste. Festeggia il 28 ottobre con il meglio di ogni dipartimento

James (Jacques Joseph) Tissot (1836-1902) RIVALI, 1878-79 (particolare)
James (Jacques Joseph) Tissot (1836-1902)
RIVALI, 1878-79 (particolare)

La Casa d’Aste Pandolfini compie 90 anni. Un traguardo importante per una casa d’aste italiana e il direttore Pietro De Bernardi, pronipote del fondatore Luigi Pandolfini, lo festeggerà il 28 ottobre, insieme a tutto il suo staff, con una giornata di vendita molto particolare. Una giornata che vuole presentare il meglio di ogni dipartimento della casa d’aste, dai Dipinti Antichi all’Arte Moderna e Contemporanea, dall’Archeologia all’Arte dell’Estremo Oriente e alle Maioliche, dagli Argenti e Gioielli alle Arti decorative del XX secolo.

C’è imbarazzo nello scegliere cosa anticipare tra i circa novanta lotti esposti e battuti a Palazzo Ramirez Montalvo, ciò nonostante è obbligo porre l’attenzione su un inedito vaso decorativo ad anfora in terracotta invetriata in azzurro ceruleo di Giovanni della Robbia. Al centro del corpo reca, su di una sola faccia, lo stemma mediceo sul quale si riscontrano ancora lievi tracce di doratura sui gigli e rosso sulle otto palle, tracce che permettono di riferirlo a un ramo particolarmente importante della famiglia.

VASO DECORATIVO DEL TIPO AD ANFORA FIRENZE, GIOVANNI DELLA ROBBIA, 1515-1520 CIRCA Terracotta invetriata in azzurro ceruleo, con stemma Medici (del ramo detto “di Chiarissimo”), riferibile a Paolo di Piero di Orlando, Gonfaloniere della Repubblica; alt. cm 28, 5, diam. bocca cm 17,5, diam. piede cm 14,4 Stato di conservazione: Cadute di smalto sul corpo. Restauri al piede, all’orlo della bocca e ad una sbaccellatura Corredato da attestato di libera circolazione € 20.000/30.000
VASO DECORATIVO DEL TIPO AD ANFORA
FIRENZE, GIOVANNI DELLA ROBBIA, 1515-1520 CIRCA
Terracotta invetriata in azzurro ceruleo, con stemma Medici (del ramo detto “di Chiarissimo”), riferibile a Paolo di Piero di Orlando, Gonfaloniere della Repubblica;
alt. cm 28, 5, diam. bocca cm 17,5, diam. piede cm 14,4
Stato di conservazione: Cadute di smalto sul corpo. Restauri al piede, all’orlo della bocca e ad una sbaccellatura Corredato da attestato di libera circolazione
€ 20.000/30.000

Poi un seducente e affabile altorilievo in stucco dipinto e dorato di Lorenzo Ghiberti e bottega, databile al 1420 ca. che raffigura una Madonna col Bambino protetto dal manto.

Quindi uno splendido bronzo del periodo milanese di Medardo Rosso, quell’ Aetas – Aurea in cui ritrae la moglie che abbraccia loro figlio e il bellissimo Bianco e Nero di Alberto Burri, del 1952, proveniente dalle prestigiose collezioni Jucker e d’Alessandro, segno tangibile del modus operandi che l’artista svilupperà nella serie dei sacchi.

Alberto Burri BIANCO NERO olio, stoffa e corda su tela, cm 50x80 eseguito nel 1952 € 1.000.000/1.500.000
Alberto Burri
BIANCO NERO
olio, stoffa e corda su tela, cm 50×80
eseguito nel 1952
€ 1.000.000/1.500.000

Ancora un incredibile mobile bar del 1950 in mogano firmato da Osvaldo Borsani con Lucio Fontana, che apre una finestra sui gusti dell’alta borghesia milanese di quegli anni, nelle cui decorazioni, un artista come Fontana mette in pratica tutta la sua progettualità di scultore.

Osvaldo Borsani Varedo 1911 - Milano 1985 e Lucio Fontana Rosario de Santa Fè 1899 - Comabbio 1968 MOBILE BAR, 1950 Struttura in mogano con interno dipinto a foglia d'oro e specchio, due ante scorrevoli lateralmente decorate con applicazioni a rilievo in stucco dorato, all'interno quattro cassetti disposti su due colonne e coppia di applique inserite nei fianchi, cm 138x115x52. Autentica dell'Arch. Valeria Borsani  STIMA € 28.000-35.000
Osvaldo Borsani
Varedo 1911 – Milano 1985
e Lucio Fontana
Rosario de Santa Fè 1899 – Comabbio 1968
MOBILE BAR, 1950
Struttura in mogano con interno dipinto a foglia d’oro e specchio, due ante scorrevoli lateralmente decorate con applicazioni a rilievo in stucco dorato, all’interno quattro cassetti disposti su due colonne e coppia di applique inserite nei fianchi, cm 138x115x52.
Autentica dell’Arch. Valeria Borsani
STIMA € 28.000-35.000

Segue un Vaso cinese della dinastia Qing, marchio Qianlong, in porcellana a fondo giallo con “decoro segreto” su cui s’intrecciano, con eccellente qualità pittorica e in ricca policromia, fiori, ramages, simboli taoisti, buddisti e “gli oggetti preziosi”.

Vaso Cina dinastia Qing sec. XIX porcellana policroma a fondo giallo reca marchio Qianlong alt. cm 75 €25.000/35.000 - $ 32.500/45.500 - £ 20.000/28.000
Vaso Cina dinastia Qing sec. XIX
porcellana policroma a fondo giallo reca marchio Qianlong
alt. cm 75
€25.000/35.000 – $ 32.500/45.500 – £ 20.000/28.000

Ricordiamo anche una grande scultura di Moro in legno ebanizzato con inserti in avorio dipinto; il gruppo in marmo, singolare per il soggetto più consueto alla pittura, Agar e Ismaele di Lodovico Caselli; Santa Elisabetta e un’ancella, una matita rossa di Pellegrino Tibaldi; l’olio si tela di Jacopo Vignali Il ritrovamento di Mosè; una collana in oro bianco, platino e diamanti con parte centrale composta da due clips amovibili eseguita intorno alla metà degli anni ’50 da Cartier, la maison d’haute joaillerie per eccellenza; una coppia di coppe in argento vermeil alte quasi settanta centimetri dell’argentiere Robert Garrard II.

Cartier Collana platino, oro bianco e diamanti La collana è corredata di Certificato di Autenticità Cartier n. GE2011-31 datato 14/3/2011  Euro 250.000/300.000
Cartier
Collana
platino, oro bianco e diamanti
La collana è corredata di Certificato di Autenticità Cartier n. GE2011-31 datato 14/3/2011
Euro 250.000/300.000

Molte delle opere in catalogo hanno importanti provenienze quali la collezione Rotschild, Rueff, Adda, Beit, Spitzer, ecc.

Un catalogo a parte sarà dedicato a una sorprendente Collezione di Importanti Maioliche Rinascimentali: una settantina di maioliche italiane prevalentemente del XVI secolo, istoriate, decorate a grottesche o con stemmi araldici, provenienti dalle botteghe di Urbino, Gubbio, Faenza, Deruta, Castel Durante, Montelupo e Venezia. Tra i mastri decoratori segnaliamo i nomi di Xanto Avelli, Nicola di Gabriele Sbraghe, Francesco Durantino, Mastro Domenico, Mastro Giorgio. Uno dei pezzi più di rilevo è un piatto con stemma araldico e decoro a grottesche datato 1524.

PIATTO URBINO, FRANCESCO XANTO AVELLI, FIRMATO, 1532 CIRCA Maiolica decorata in policromia con arancio, giallo, verde, blu, bianco di stagno e bruno di manganese nei toni del nero, del marrone e del viola alt. cm 4,6; diam. cm 27,5; diam piede cm 7,3 Sul retro, al centro del piede, la scritta “fra: Xanto, Avelli/ da Rovigo pinse Urbini/ In Sathir’ Giove d’amor converso/ favola Y” delineata in blu. Sul retro etichetta stampata “SCHUBERT ANTICHITÀ - corso MATTEOTTI 22 MILANO” Stato di conservazione: Intatto; lievi sbeccature dovute all’applicazione di sostegni sull’orlo; sbeccature d’uso sul bordo € 150.000/200.000 - $ 195.000/260.000 - £ 120.000/160.000
PIATTO
URBINO, FRANCESCO XANTO AVELLI, FIRMATO, 1532 CIRCA
Maiolica decorata in policromia con arancio, giallo, verde, blu, bianco di stagno e bruno di manganese nei toni del nero, del marrone e del viola
alt. cm 4,6; diam. cm 27,5; diam piede cm 7,3
Sul retro, al centro del piede, la scritta “fra: Xanto, Avelli/ da Rovigo pinse Urbini/ In Sathir’ Giove d’amor converso/ favola Y” delineata in blu.
Sul retro etichetta stampata “SCHUBERT ANTICHITÀ – corso MATTEOTTI 22 MILANO”
Stato di conservazione: Intatto; lievi sbeccature dovute all’applicazione di sostegni sull’orlo; sbeccature d’uso sul bordo
€ 150.000/200.000

Catalogo dedicato, diversamente non poteva essere, anche alla bellissima tela del maestro francese J.J.Tissot intitolata The Rivals, eseguita nel 1878-1879 e acquistata nei primi anni del ‘900 da Paolo Ingegnoli, un collezionista illuminato guidato da un gusto internazionale.

James (Jacques Joseph) Tissot (1836-1902) RIVALI, 1878-79 olio su tela, cm 92x68 firmato in basso a sinistra: J.J. Tissot l’opera è corredata da certificato di libera circolazione stima: € 600.000 – 1.000.000
James (Jacques Joseph) Tissot (1836-1902)
RIVALI, 1878-79
olio su tela, cm 92×68
firmato in basso a sinistra: J.J. Tissot
l’opera è corredata da certificato di libera circolazione
stima: € 600.000 – 1.000.000

Tre cataloghi che nell’insieme formano un corpus di opere la cui scelta definisce come la Casa d’Aste Pandolfini interpreti l’evoluzione del mercato dell’arte, oggi particolarmente difficile da leggere.

Esposizione e asta saranno precedute il 22 ottobre da una conversazione sul “Collezionismo negli ultimi novant’anni” tra Alvar Gonzáles Palacios e Nicola Spinosa, moderata da Fausto Calderai, che avrà luogo anch’essa nelle sale di Palazzo Ramirez Montalvo.

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