Tre grandi sfere custodite da pareti lignee ondulate, metafore delle biosfere e del vento, compongono il padiglione azero che partecipa ad Expo Milano 2015. Questa costruzione ecosostenibile, che verrà ultimata entro la metà del mese, è un connubio fra architettura e interattività, arte e tecnologia, firmato dal team italiano di Simmetrico.
Il padiglione “Azerbaijan, tesoro della biodiversità” è stato presentato il 1° dicembre 2014 a Milano da Anar Alakbarov, capo della delegazione azera di Expo e direttore di Heydar Aliyev Center, Stefano Acbano, manager Europa, Americhe, Relazioni Bie e della Divisione Partecipanti all’Esposizione Universale 2015, e Daniele Zambelli, leader del network di progettisti e creativi.
La struttura è stata ideata con grande attenzione all’ambiente e al patrimonio naturale del Paese considerato uno dei venticinque hub di biodiversità nel mondo. Questa sensibilità infatti si riflette nelle scelte progettuali.
“L’edificio segue criteri di ottimizzazione della qualità bio-architettonica, -commenta Daniele Zambelli, fondatore e Ceo di Simmetrico– utilizzando tecnologie e materiali a basso consumo, completamente riciclabili. Ad esempio il louver, la “pelle” di lamelle lignee ondulate del padiglione, protegge il microclima della struttura, abbattendo il consumo energetico e tutti i materiali e gli spazi sono stati studiati per renderla riadattabile e funzionale anche nel tempo. Infatti, trascorsi i sei mesi dell’Esposizione, il padiglione sarà smontato totalmente e trasferito nella capitale Baku dove diventerà il centro dedicato alla biodiversità dell’Azerbaijan”.
Negli oltre mille metri quadrati di superficie i visitatori saranno accompagnati nel percorso da installazioni multimediali interattive e video appositamente realizzati per scoprire l’identità e lo spirito del Paese. Il progetto del Padiglione dell’Azerbaijan per Expo 2015 si declina attraverso tre biosfere in vetro a doppia curvatura, simbolo della protezione data alla vita e al suo sviluppo nella tutela delle diversità presenti. La pelle in legno sui lati più lunghi del padiglione rappresenta il vento che avvolge il Paese e i flussi culturali che lo attraversano.
Nella prima biosfera si va alla scoperta dell’Azerbaijan, crocevia geografico, storico e culturale, e con una grande istallazione video si entra in contatto con le vedute storico-naturali più significative.
Nella seconda sfera dedicata alla biodiversità domina l’istallazione che riproduce un enorme albero di melograno, frutto simbolo della nazione e della sua ricchezza e varietà in termini naturali e antropologici. Un monitor accoglie numerosi videoritratti di personaggi azeri che mostrano uno spaccato del paese.
Nella terza biosfera un albero capovolto traduce la metafora del rapporto tra innovazione e tradizione in Azerbaijan, una sintesi delle radici che alimentano il futuro e spaziano dai tesori alle opere di artigianato e della cultura. La parte inferiore invece racchiude il visitatore nel fogliame e nello spirito di rinnovamento mostrato su tre schermi attraverso i quali esplorare Baku, capitale e simbolo del nuovo che avanza.
“Il nostro Paese -dichiara Anar Alakbarov, capo delegazione dell’Azerbaijan– vive il privilegio di essere da secoli un punto di incontro geografico e simbolico tra Oriente e Occidente. È un meraviglioso hotspot di biodiversità ed offre una ricchezza inaspettata di paesaggi, flora e fauna. Ugualmente rappresenta un crocevia storico e culturale, dove popoli e religioni hanno lasciato una profonda e viva testimonianza del loro passaggio. È questo il seme da cui è germogliata la crescita consapevole dell’Azerbaijan di oggi che ha saputo consolidare uno dei più rapidi sviluppi economici al mondo: grandi investimenti nell’innovazione e nelle infrastrutture e un’attenzione ai rapporti internazionali, come dimostra la partnership strategica, commerciale e culturale, con l’Italia”.
Il Paese infatti partecipa a diverse opere di tutela del nostro patrimonio artistico e culturale. Grazie al supporto dell’Heydar Aliev Foundation quest’anno ha sostenuto l’intervento di scavo e valorizzazione dei Fori imperiali romani e in passato il restauro delle catacombe dei santi Marcellino e Pietro e la mostra dedicata ai tesori dell’Azerbaijan nel 2012 nel braccio di Carlo Magno in Vaticano.
“Un primato azerbaigiano di cui vado orgoglioso- conclude Alakbarov- è quello della promozione di importanti eventi di fama internazionale, come la prima edizione dei Giochi olimpici Europei che si svolgeranno nel 2015 nella moderna e dinamica capitale Baku e che rappresenteranno un altro evento simbolo per un Paese sempre più protagonista nel panorama internazionale”.
Stefano Acbano manager della Divisione partecipanti di Expo 2015 ha espresso soddisfazione per la qualità del progetto e della proposta azera: “È la prima volta che l’Azerbaijan partecipa con un padiglione self built a una Esposizione Universale e lo farà a Milano con uno spazio che per complessità tecnica e qualità architettonica rappresenterà una delle attrazioni di maggiore interesse. Il grande sforzo messo in campo e le importanti sinergie sviluppate con le imprese italiane hanno permesso al cantiere del padiglione azero di essere tra quelli al più avanzato stadio di costruzione. Il progetto, che svilupperà con originalità e innovazione tecnologica il tema dell’intera manifestazione ‘nutrire il pianeta energia per la vita’ sarà incentrato sulla biodiversità, il rispetto per l’ambiente e l’attenzione all’utilizzo intelligente delle risorse. Temi che rappresentano le grandi questioni su cui oltre 140 nazioni del mondo si confronteranno durante i sei mesi di Expo Milano 2015 e che permetteranno all’Azerbaijan di offrire un valido contributo al dibattito globale sul futuro dell’alimentazione”.