Una carneficina di storia condensata in cinque minuti di furia barbarica contro il patrimonio artistico di Ninive, immortalata in un filmato che ti vien schifo a vederlo. Un massacro di mura e marmo, 3 millenni di cultura sbriciolati in un giorno. Questo l’ultimo video diffuso su un account twitter dal sedicente Stato Islamico a Mossul (nome che diedero gli arabi all’antica Ninive, la capitale assira citata anche nella Bibbia).
Martelli pneumatici, picconi, mazze e un’incredibile dose di ignoranza e follia iconoclasta. Assolutamente vietata infatti qualsiasi riproduzione di esseri umani o animali, tanto più se raffigurazioni di dei. Spiega un folle barbuto in video che “il Profeta Maometto ha tirato giù con le sue mani gli idoli quando è andato alla Mecca. Ci ha ordinato di distruggerli e i compagni del Profeta lo hanno fatto quando hanno conquistato dei Paesi. Quando Dio ci ordina di rimuoverli e demolirli, per noi diventa semplice e non ci interessa che il loro valore sia di milioni di dollari”. E se lo dice Lui, via alle danze: statue di 3000 anni scaraventate dai piedistalli e massacrate a terra dalla squilibrio devastatore integralista in nome di un qualche Dio. Bassorilievi, rilievi monumentali e sculture tutti giù per terra.
Uno sterminio di massa all’interno del museo della città, uno schifo elevato all’ennesima potenza per mano e piccone dell’alienazione religiosa. “Queste rovine dietro di me, sono quelle di idoli e statue che le popolazioni del passato usavano per un culto diverso da Allah” spiega sicuro di sè uno jihadista mentre altri esseri barbuti completamente in nero si fermano ad ammirare compiaciuti l’opera.
Non bastava al Califfato aver appena bruciato ottomila libri antichi rari, ora direttamente si passa alla devastazione totale del museo (come già successo varie volte del resto) dedicandosi ad una delle più famose città antiche, situata sulla riva sinistra del Tigri a Nord della Mesopotamia, ora Iraq, capitale del regno assiro sotto il re Sennacherib (704 – 681 a.C.), ampliata e abbellita da Assurbanipal (668 – 626 a.C.). Ora sfregiata dal Califfato, 2015 d.C.
Così oggi, 27 febbraio 2015, Vittorio Sgarbi:
“Un Tribunale Internazionale e una taglia contro i terroristi dell’ISIS che hanno distrutto il museo di Mosul in Iraq: quello che hanno fatto è un crimine contro l’umanità”.
“La tolleranza è finita. Il crimine più grave – spiega Sgarbi – è stato compiuto e nessuna religione lo può giustificare. La distruzione delle sculture del museo di Mosul è un crimine contro l’umanità, che impone un Tribunale Internazionale, come quello di Norimberga, per perseguire i criminali che lo hanno compiuto.
Neppure il Nazismo – osserva Sgarbi – si è spinto a tanto facendo violenza a testimonianze mute e inermi di civiltà. Occorre una taglia per riconoscere gli autori di questo crimine e portarli davanti a un tribunale dell’umanità e della storia.
La violenza contro i cristiani, gli assassini., le umiliazioni, assolutamente esecrabili, erano determinate dall’ansia di una guerra di religione. La distruzione delle opere d’arte è puro e semplice crimine.
Gli assassini vanno ricercati, inseguiti e condannati, senza pietà.
Mi appello al Presidente del Consiglio e al ministro della Cultura – agiunge Sgarbi – perché si pronuncino contro questa inaudita, gratuita barbarie, creando un comitato per la sicurezza del patrimonio, come già era stato fatto per le chiese cristiane del Kosovo minacciate dai musulmani.
L’Unesco e l’Onu – conclude Sgarbi – non possono rimanere indifferenti a questa catastrofe che cancella secoli di memorie della civiltà umana prima che artistica. Non si può sopportare oltre. Occorre una punizione esemplare prima che un attentatore arrivi nella Cappella Sistina per distruggere, a suo insindacabile giudizio, il Giudizio Universale”.
Lo scandalo e’…che nessuno e’ intervenuto nella guerra in Siria, per evitare che il delicato equilibrio di pace che esiste ora nel mondo…finisca. Chi detiene la bomba atomica, ruggisce crudele facendo la voce grossa, Chi credete che ci sia dietro a questi “operai” di morte e distruzione? Sono cosi’ ignoranti che non sanno che faranno la syessa fine…Ormai resta soltanto lo spettrale scenario dell’autodistruzione. Che schifo!!!