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TEFAF Art Market Report 2015

L’Art Market Report di TEFAF di quest’anno mostra che nel 2014 il mercato mondiale dell’arte ha raggiunto il livello più alto mai registrato, per un totale di poco più di € 51 miliardi in tutto il mondo, un aumento del 7% annuo che supera il dato di “pre-recessione” del 2007 che fu di € 48 miliardi.

L’Art Market di TEFAF 2015 è uno studio di ampio respiro che prende in esame il mercato mondiale dell’arte del 2014, ma guarda anche ai singoli settori all’interno del mercato: il cambiamento dei modelli di ricchezza a livello globale e il collezionismo, la crescita delle fiere d’arte e delle vendite on-line e, infine, l’impatto economico sul mercato dell’arte.

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Lo Studio è stato commissionato da The European Fine Art Foundation, che organizza The Europen Fine Art Fair (TEFAF), che si apre al pubblico venerdì 13 marzo e prosegue fino al 22 marzo presso il MECC in Maastricht, Paesi Bassi. La dottoressa Clare McAndrew, economista della cultura è specializzata nel mercato dell’arte antica e delle arti decorative. Fondatrice di Art Economics, ha portato avanti la ricerca e redatto questo studio. TEFAF Maastricht rappresenta il meglio che è attualmente disponibile per la vendita e documenta oltre 7000 anni di storia dell’arte, è il principale evento del mondo nel suo genere, rinomato per il suo impegno per l’eccellenza, competenza ed eleganza.

  • Il mercato dell’arte è stato globalmente dominato da tre principali mercati d’arte: Stati Uniti (39%), Cina (22%) e Regno Unito (22%) così nel 2014. Anche il volume delle vendite è cresciuto ( 6% ) a € 39 miliardi, ma il numero delle transazioni è ancora inferiore al picco di mercato raggiunto nel 2007. Ad esempio nel Regno Unito il mercato d’arte è cresciuto del 17% nel 2014, dopo anni di crescita stagnante, ma con un valore corrente di mercato di € 11.2 miliardi è ancora inferiore al suo picco del 2008. L’importante prestazione del Regno Unito del 2014 ha avuto un impatto su quella generale dell’Europa in riferimento alla scena mondiale. Gli Stati Uniti e il Regno Unito insieme hanno contato per il 62% di tutte le importazioni mondiali di arte e antiquariato nel 2013, sottolineando la loro costante importanza come “interporto” per il commercio d’arte.

A commento della relazione, la dottoressa Clare McAndrew osserva: “Il mercato dell’arte ha raggiunto il suo livello massimo nelle vendite con forza crescente nel settore del Moderno, del Dopoguerra e dell’arte contemporanea. Questo continua ad essere un mercato altamente specializzato, con un numero relativamente piccolo di artisti, acquirenti e venditori che rappresentano però una larga fetta di valore. Tuttavia, a contrastare questo vi è anche una promettente tendenza di crescita delle vendite online, che ha favorito un maggiore volume di vendite nei segmenti di basso prezzo “.

Nel 2014, l’arte del Dopoguerra e l’arte contemporanea (definita come artisti nati dopo il 1910) ha continuato a dominare il mercato dell’arte (48% di tutte le vendite d’arte all’asta) con vendite di arte moderna (definita come artisti nati tra il 1875 e il 1910), pari al 28 % del mercato globale delle aste d’arte. Gli Stati Uniti restano il centro nevralgico delle vendite d’arte del Dopoguerra e d’arte contemporanea con una quota del 46% di valore del mercato globale, mentre il mercato dell’arte moderna è condiviso quasi equamente da Cina (30,6%) e Stati Uniti (30,5%). Le vendite dei cosidetti “Old Masters” rappresentato l’8% del mercato delle aste d’arte con il Regno Unito, centro internazionale per il commercio di dipinti antichi, che detiene oltre il 50% della quota di mercato. Il totale delle vendite a livello globale di arte decorativa cinese e di antiquariato hanno raggiunto € 1.6 miliardi nel 2014, in calo del 2% annuo. La quota globale della Cina in questo mercato è stata dell’82%.

Alla fine del 2013, la popolazione denominata, nel settore, “HNWI” (intesi come individui con patrimonio investibile maggiore di $ 1 milione) è stato di circa 13,7 milioni, con un accrescimento de 15% annuo, mentre la loro ricchezza è cresciuta del 14% a 53.000 miliardi di dollari. L’investimento più importante per gli appartenenti a questa fascia “HNWI” nel 2014 è stata la gioielleria, gemme e orologi con quota del 29%. L’antiquariato e il collezionismo sono stati il secondo segmento più popolare in tutto il mondo (21%) e l’arte è classificata al terzo posto con una stabile 17% di share. Nel 2014 i mercanti d’arte hanno venduto per il 70% a collezionisti privati.

Ci sono state almeno 180 importanti fiere d’arte nel 2014. Gli Stati Uniti hanno avuto la più grande quota di mercato del settore fieristico con il 39%, l’Europa ha rappresentato il 38% e il 12% l’Asia. Con oltre un milione di visitatori per le 22 fiere considerate top, le vendite in fiera hanno raggiunto una cifra stimata € 9.8 miliardi anche se questo dato non tiene conto delle molte vendite che vengono finalizzate dopo l’evento fieristico grazie all’azione di follow-up dei mercanti sui nuovi contatti. Nel 2014 i mercanti hanno speso una cifra stimata in € 2.3 miliardi frequentando le fiere d’arte.

La crescita delle imprese del settore online dell’arte è stata una delle tendenze più evidenti e ampiamente discusse nel mercato dell’arte degli ultimi dieci anni. Internet ha rivoluzionato la comunicazione nel settore dell’arte. In particolare, l’e-commerce di oggetti d’arte ha avuto un impulso significativo, creando una maggiore convenienza, efficienza e l’accessibilità sia per i compratori e che per i venditori, con velocità assai maggiore di transazione e una più ampia portata. Si è stimato, prudentemente che le vendite online di arte e di antiquariato abbiano raggiunto gli € 3.3 miliardi o circa il 6% di tutte le vendite in termini di valore, con la maggioranza delle vendite che si assestano nel range 1.000 – 50.000 $ . I siti che hanno registrato i livelli più alti nel 2014 sono stati Art.com, Artspace.com e Gagosian.com

L’impatto che il mercato dell’arte ha sull’economia globale è significativo in proporzione ai suoi ricavi. I mercati d’arte di tutto il mondo, danno un importante contributo all’occupazione, la valorizzazione di competenze specialistiche e il sostegno ad attività parallele. Si stima che 2,8 milioni di persone sono impiegate a livello globale da circa 300.000 imprese che operano in arte e antiquariato. Nel 2014 il commercio globale dell’arte ha speso € 129 miliardi in una serie di servizi di supporto esterni direttamente legati alle loro attività.

 

I principali risultati dell’Art Market Report sono:

• Il mercato dell’arte mondiale ha raggiunto un totale di poco più di € 51 miliardi nel 2014, un incremento del 7% annuo e il suo livello più alto mai registrato.

• Cresciuto anche il volume delle vendite del 6% a 39 milioni, ma il numero di operazioni è stato ancora al di sotto del picco del mercato nel 2007.

• La distribuzione delle vendite in valore di mercato dell’arte è stata dominata da tre principali mercati d’arte, Stati Uniti (39%), Cina (22%) e Regno Unito (22%).

• Circa 1.530 lotti per oltre € 1 milione sono stati venduti all’asta nel 2014 (tra cui 96 per oltre € 10) un aumento di quasi il 17% dal 2013. Questi lotti insieme hanno rappresentato il 48% del valore del mercato delle aste d’arte, ma solo lo 0,5% del numero di transazioni.

• Il settore dei mercanti (che include mercanti d’arte, gallerie e vendite private del settore del mercato d’arte) si è stimato rappresenti circa il 52% del mercato globale dell’arte e dell’antiquariato per un valore di qualcosa come 26.4 miliardi € nel 2014.

• Nel 2013 le importazioni mondiali di arte e di antiquariato hanno raggiunto un totale di € 19.3 miliardi, un aumento del 10% annuo pari al dato più alto storicamente registrato. Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno rappresentato insieme il 62% di tutte le importazioni mondiali di arte e di antiquariato.

• Le esportazioni mondiali sono anch’esse cresciute (10% annuo) e hanno raggiunto un picco storico di € 19.8 miliardi nel 2013. Anche in questo caso gli Stati Uniti e il Regno Unito insieme rappresentato una quota del 60%.

• Nel 2014, il Dopoguerra e il contemporaneo hanno costituito il più grande settore del mercato d’arte, che rappresenta il 48% di tutti i beni artistici in vendita. Vendite all’asta dell’arte del Dopoguerra e l’arte contemporanea hanno raggiunto € 5.9 miliardi, con un incremento del 19% annuo e il suo livello più alto registrato.

• Gli Stati Uniti sono stati il centro nevralgico per le vendite di dopoguerra e del contemporaneo con una quota del 46% del mercato.

• La vendita di arte moderna è stata la seconda più grande e conta per il 28% del mercato globale delle aste d’arte con vendite all’asta di € 3.3 miliardi.

• Nel 2014, ci sono state almeno 180 grandi fiere d’arte a carattere internazionale, che hanno presentato le belle arti e le arti decorative.

• Le vendite effettuate nel 2014 nell’ambito delle fiere d’arte hanno contato, si presume, per il 40% di tutte le vendite dei mercanti o per una stima di € 9.8 miliardi, il secondo più grande canale di vendita, dopo le operazioni che avvengono all’interno della galleria.

• Si stima, con una certa prudenza, che le vendite d’arte on-line del 2014 abbiano raggiunto i 3.3 miliardi di euro o circa il 6% del valore totale delle vendite di arte e antiquariato.

• Il mercato medio è stato il punto di riferimento per la vendita on-line con la maggior parte delle vendite effettuate tra circa i 1.000 e $ 50.000$.

• Il mercato dell’arte del 2014 è stato fatto da 309.000 aziende in tutto il mondo, la maggior parte delle quali sono piccole imprese che impiegano, secondo le stime, 2,8 milioni di persone.

• Il commercio mondiale dell’arte, nel 2014, ha speso € 12.9 miliardi in una gamma di servizi di supporto esterni direttamente connessi alle loro imprese. Si può stimare che tali spese abbiano sostenuto almeno 315.745 ulteriori posti di lavoro.

• Le fiere d’arte sono state di nuovo la seconda voce di spesa a 2.3 miliardi di € o 19% del totale.

Dr Clare McAndrew presenterà i risultati della relazione TEFAF Art Market di quest’anno alle 09.30 di Venerdì 13 Marzo al quarto Art Symposium di TEFAF. L’evento del 2014 dal titolo Private Goes Public – si rafforza il rapporto tra collezionismo privato e pubblico nell’auditorium 1 presso il Centro Congressi al MECC di Maastricht. Per ulteriori informazioni e iscrizioni consultare www.tefaf.com/artsymposium

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