Una città è una città importante quando sono i cittadini che la rendono tale, è da oggi Milano può annoverare tra le sue numerose opere urbane un nuovo capolavoro grazie alla determinazione e la volontà di pochi.
Stamattina, 4 giugno, è stata inaugurata la scultura “MU141: La vita infinita” che il maestro Kengiro Azuma e la Fonderia Artistica Battaglia, in collaborazione con l’Associazione Amici del Monumentale e il supporto del Comune di Milano con l’Assessore ai Lavori Pubblici e Arredo Urbano Sig.ra Maria Carmela Rozza, hanno donato alla città di Milano.
La scultura, in bronzo e alta 4 metri, è stata collocata all’ingresso del Cimitero degli Acattolici, nell’ala ovest del piazzale; è stata finanziata realizzando 30 esemplari dell’opera Goccia MU-765 che generosi cittadini milanesi hanno acquistato, partecipando così alla ricostruzione di una nuova coscienza collettiva.
L’opera è rappresentativa dell’operare di Kengiro Azuma, legato da sempre alla cultura Zen, il “MU” e lo “YU” come capisaldi del suo pensiero, costituisce la massima espressione; è rappresentativa del travaglio umano, quel percorso tra nascita e morte, tra il visibile e l’invisibile, tra lo spirito e la materia, tra l’uomo e la donna.
L’ideazione del progetto si deve alla responsabile della cultura e sviluppo Camilla Bonzanigo e alla lungimiranza di Matteo Visconti di Modrone della Fonderia Artistica Battaglia, e alla disponibilità dell’artista coadiuvato dal figlio Ambrogio Azuma.
La collaborazione tra la Fonderia e Azuma inizia negli anni ’60, quando i laboratori della fornace erano frequentati dai grandi scultori come Wilt, Fontana, Manzu, Marini, Minguzzi, Pomodoro solo per citarne alcuni, e quando Azuma era ancora studente dell’Accademia di Brera sotto la guida di Marino Marini, di cui diviene assistente e amico, è proprio Marino Marini che l’aiuta a trovare il suo personale percorso artistico, connubio di plasticità e tradizione orientale.