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La Gran Bretagna nega il visto al dissidente cinese Ai Weiwei

La Gran Bretagna ha negato il visto di affari di sei mesi all’artista e dissidente cinese Ai Weiwei.  La motivazione? L’artista avrebbe mentito nella domanda di richiesta, omettendo di aver subito una “condanna”.

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La cosa strana è che  Ai Weiwei, a cui è stato recentemente restituito il passaporto dopo quattro anni, è stato detenuto nel 2001 per 81 giorni ma non è mai stato accusato né condannato per alcun reato.  Anzi, la detenzione dell’artista sarebbe stata illegale.

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Ai Weiwei ha pubblicato la lettera dell’Ambasciata su Instagram. Si legge così: “E’ di pubblico dominio il fatto che lei è stato condannato in passato per attività criminali in Cina, e lei non l’ha dichiarato”.

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Gli è stato comunque concesso un visto di 20 giorni (9 – 29 settembre 2015), per partecipare all’inaugurazione della sua mostra alla Royal Academy of Arts di Londra, che si aprirà il prossimo 19 settembre.

La reazione del web è stata di sdegno. Tantissimi i commenti sull’account Instagram dell’artista:  https://instagram.com/aiww/

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