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Hidden figures – Il diritto di contare, l’omaggio alle tre donne che hanno aiutato la NASA a mandare l’uomo nello spazio

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hidden figures - il diritto di contareHidden figures – Il diritto di contare, l’omaggio alle tre donne che hanno aiutato la NASA a mandare l’uomo nello spazio. Candidato a 3 premi Oscar, al cinema dall’8 marzo.

Quale miglior modo per celebrare la festa della donna se non con l’uscita al cinema di una storia di emancipazione femminile come quella di Hidden figures – Il diritto di contare? Devono aver pensato questo i distributori.

>> Hidden figures racconta la vera storia della matematica, scienziata e fisica afroamericana Katherine Johnson, che collaborò con la NASA tracciando le traiettorie per il Programma Mercury e la missione Apollo 11. Nel 1938 Katherine Johnson è stata la prima donna afroamericana a frequentare e a diplomarsi presso la scuola di specializzazione West Virginia University in Morgantown, contea di Monongalia, Virginia Occidentale.

Katherine Johnson e le sue colleghe, Dorothy Vaughan e Mary Jackson, sono state le prime: le prime a frenquentare scuole che le donne non avrebbero dovuto frequentare, che gli afroamericani non avrebbero dovuto frequentare, le prime a lavorare e a imporre la qualità del loro lavoro in ambienti (la NASA) che nemmeno contemplavano la loro esistenza (un edificio separato per i “colored computers” -così venivano chiamate: calcolatori umani di colore- niente bagni, caffettiere separate, sguardi dall’alto al basso…). Le prime ad abbattere barriere così alte che ancora oggi riescono a rispuntare in maniera inaspettata.hidden figures - il diritto di contareIl film è basato sul libro Hidden Figures: The Story of the African-American Women Who Helped Win the Space Race di Margot Lee Shetterly, da noi più semplicemente Il Diritto di contare, edito da HarperCollins. Una parabola di emancipazione femminile nel teatro della corsa allo spazio. Usando i calcoli di Katherine Johnson difatti John Glenn divenne il primo astronauta americano a fare un’orbita completa della Terra.A dare volto e voce (e che voce!) al personaggio di Katherine Johnson è Taraji P. Henson, ormai celebre per il personaggio di Cookie Lyon nel serial Tv Empire.

L’attrice era stata candidata al premio Oscar come miglior attrice non protagonista per Il curioso caso di Benjamin Button di David Fincher (2008). Taraji P. Henson riesce a dare vita a un personaggio incredibilmente sfaccettato, una donna timida, ma tenace e fiera. La sua è una vera e propria interpretazione da Oscar (nonostante la nomination mancata).hidden figures - il diritto di contareAd affiancarla un cast all stars: Octavia Spencer (Snowpiercer), Janelle Monáe, Kevin Costner, Kirsten Dunst (Il giardino delle vergini suicide, Marie Antoinette, Melancholia, Midnight Special,Fargo) e Jim Parsons (Sheldon Cooper nella sitcom The Big Bang Theory).

Octavia Spencer si era già fatta notare in The Help con il quale aveva vinto un Golden Globe, un SAG Award, un BAFTA Award e un Oscar come miglior attrice non protagonista, e con Hidden Figures è arrivata una nuova nomination Oscar.

>> Janelle Monáe invece, sempre più bella, nasce come cantante: protégé degli Outcast pubblica un primo EP nel 2007, Metropolis: Suite I (The Chase), a cui fanno seguito due album, The ArchAndroid nel 2010 e The Electric Lady nel 2013. La critica la promuove a pieni voti, ma il pubblico mainstream non sembra gradire il suo universo funky retrofuturistico di universi paralleli che si incontrano in un’articolata sequela di suite musicali.  Jannelle ha quindi debuttato quest’anno al cinema in due pellicole entrambe candidate agli Oscar: Hidden Figures e Moonlight.

Le tre attrici sullo schermo formano un trio affiatatissimo e trascinano il film che carbura di scena in scena divantando un potente inno al femminismo. A tener loro testa il già citato Kevin Costner (Balla coi lupi, Guardia del corpo) nei panni di Al Harrison, illuminato direttore dello Space Task Group, e Glen Powell (Chad Radwell nella serie (s)cult Scream Queens) nei panni di John Glenn.hidden figures - il diritto di contareHidden Figures – Il diritto di contare è un film, purtroppo, molto (troppo) attuale, importante e necessario: è la versione aereospaziale di The Help e la prova che il razzismo si nasconde ovunque, in ogni tempo e in ogni ambiente, lo dimostra in maniera illuminante uno scambio di battute tra il personaggio di Kirsten Dunst (vista di recente sul grande schermo nel pessimo Midnight Special e sul piccolo schermo nell’ottima seconda stagione di Fargo), l’odioso supervisore Vivian Mitchell, e quello di Octavia Spencer, la programmatrice Dorothy Vaughan:

Vivian Mitchell: Despite what you may think, I have nothing against y’all.
Dorothy Vaughan: I know you probably believe that.

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