Uomo e paesaggio. Relazioni e influenze reciproche. Questo il percorso tematico su cui si snoda -attraverso le fotografie di 27 artisti- “Terre di Uomini”– Adams, Shore, Goldblatt, Ghirri, Basilico, Jodice e altri 21 grandi fotografi raccontano il paesaggio, al Palazzo Gromo Losa di Biella, dal 27 ottobre 2017 al 7 gennaio 2018.
Le oltre 70 opere esposte sono tutte provenienti dalla collezione di fotografia contemporanea della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Unicità della collezione, almeno per quanto riguarda il panorama italiano, la divisione in sezioni per provenienza degli autori. Caratteristica questa che permette di confrontare diverse versioni e interpretazioni anche degli stessi paesaggi. La mostra, curata da Chiara Dall’Olio, si focalizza sulle sezioni americana, africana ed italiana.
Tra gli americani troviamo i lavori dei pionieri della fotografia di paesaggio, fino ad arrivare ai primi lavori su pellicola a colori di Stephen Shore e di Misrach, il quale descrive il rapporto uomo-natura in una accezione negativa: il caso dei vastissimi deserti sfruttati dall’uomo. Tema che ritroviamo descritto nelle fotografie degli anni ’80 firmate da Gossage, che ritrae i vasti spazi industriali americani negli anni della proliferazione delle periferie.
Nonostante un territorio naturalmente bello e spesso incontaminato, quanto aspro e impervio, i fotografi africani in mostra non si lasciano ammaliare dal paesaggio e focalizzano l’attenzione dei loro scatti sul contesto sociale. Non c’è tempo di contemplare il paesaggio di fronte ad una realtà difficile e conflittuale. Esso resta sfondo. Troviamo le foreste inquinate del Niger ritratte da Osodi e le tracce dell’apartheid nelle immagini di Goldblatt.
Difficile –quasi impossibile- per i fotografi del Bel Paese non puntare il mirino sul paesaggio. Esso viene reinterpretato. Franco Fontana sembra dipingere il mondo che lo circonda con vaste campiture di colore. Crea la geometria nel paesaggio e la spontaneità tipica della natura nel contesto urbano, tutto attraverso la sua lente.
Una riflessione sul mediterraneo è quella offertaci da Mimmo Jodice, allontanatosi come un moderno Ulisse dalle sponde per ricercare nei luoghi simbolo della culla d’Europa tracce delle radici di una cultura ancora viva.
Informazioni utili
Corso del Piazzo, 22/24 – Biella