Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni, in arrivo una grande mostra a Ferrara.
La mostra che aprirà i battenti a Palazzo dei Diamanti di Ferrara il prossimo 3 marzo si propone di posare uno sguardo nuovo sull’arte italiana di fine Ottocento. Nella rassegna verrà indagata per la prima volta la poetica degli stati d’animo e con essa uno dei fondamentali apporti del nostro paese all’arte moderna. Opere manifesto quali Ave Maria a trasbordo di Giovanni Segantini, la Maternità di Gaetano Previati, il trittico degli Stati d’animo di Umberto Boccioni, e altri importanti esiti dell’arte italiana e internazionale tra Otto e Novecento, condurranno i visitatori in un viaggio nei territori dello spirito.
Si tratta di un momento cruciale per l’avvento della modernità che vede scienza e arte impegnate come mai prima nell’indagine della psiche, con gli artisti che sperimentano un nuovo alfabeto visivo capace di portare nell’opera la materia mutevole e inafferrabile degli stati d’animo. Tra di loro figurano i protagonisti della scena artistica dell’epoca, dai maestri del simbolismo e divisionismo, come Segantini, Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli e Medardo Rosso, fino a quelli dell’avanguardia futurista, i più giovani Balla, Carrà e soprattutto Boccioni.
In questo progetto Gaetano Previati, artista di punta delle collezioni delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, occupa un posto del tutto particolare, come infatti affermò lo stesso Boccioni: «Con lui le forme cominciano a parlare come musica, i corpi aspirano a farsi atmosfera, spirito e il soggetto è già pronto a trasformarsi in istato d’animo».
La mostra nasce proprio dalla volontà di approfondire e mettere in risalto il fondamentale ruolo giocato dallartista ferrarese nel creare un ponte tra l’eredità dell’Ottocento e le avanguardie artistiche del nuovo secolo.
Stati d’animo
Arte e psiche tra Previati e Boccioni
Ferrara, Palazzo dei Diamanti
3 marzo > 10 giugno 2018