A quattro anni dalla scomparsa, il Palazzo delle Esposizioni di Roma dedica un’importante mostra a Cesare Tacchi, intitolata “Cesare Tacchi. Una retrospettiva” (7 febbraio – 6 maggio 2018).
Un progetto ambizioso quello delle due curatrici, Daniela Lancioni e Ilaria Bernardi, che hanno raccolto oltre cento lavori provenienti da periodi diversi dell’artista, delineandone la storia e tracciando le tappe fondamentali della sua attività.
Cesare Tacchi (Roma, 1940-2014) è stato uno dei maggiori interpreti del secondo dopoguerra italiano, da cui è partito elaborando poi uno stile unico e personale. Dagli anni Sessanta prese parte al dibattito culturale romano insieme ad artisti come Giosetta Fioroni, Mario Schifano, Renato Mambor e altre figure protagoniste della celebre Scuola di Piazza del Popolo, seppure rispetto a questi mantenne una visione e un carattere più intimi.
Questa retrospettiva si configura come un’occasione per far conoscere un artista per anni rimasto ai margini della critica, del circuito espositivo e del mercato. In mostra non solo i lavori di spicco, ma anche alcune opere meno conosciute prodotte agli albori della sua carriera, affiancati alle serie di maggior successo: quella degli smalti su tela, in cui dettagli di Roma sono restituiti da un veloce sguardo dall’interno di automobili, e le celebri tappezzerie. Queste ultime saranno tra le opere più rilevanti anche per dimensioni. Certamente la serie più nota di Tacchi, quella delle tappezzerie si distingue per l’uso di stoffe imbottite e trapuntate sulle quali l’artista dipingeva scene di amici, famigliari e conoscenti colti in momenti di quotidianità, un modo più privato di interessarsi alla sfera popolare.
Il percorso continuerà poi in un’altra sala del museo, in cui verrà riproposto il gesto della Cancellazione d’artista, avvenuto alla galleria La Tartaruga nel ’68 e ora riproposto grazie ai documenti ritrovati dagli eredi del gallerista Plinio de Martiis. La scelta delle curatrici di inserire questo intervento rende omaggio a un momento significativo dell’arte italiana: l’evento avvenne durante una rassegna organizzata dalla galleria romana, in cui ogni giorno un artista o uno scrittore dava vita a una performance. La Cancellazione d’artista, ovvero l’atto del cancellarsi con un barattolo di vernice bianca rappresentò non solo una rottura nella visione di Cesare Tacchi, ma incarnò un sentire comune in quegli anni, in cui il gesto del cancellare fu adottato da molti, fra cui Isgrò.
Questa mostra romana vuole dunque celebrare la vita e il lavoro di un artista che ha fatto i conti col proprio tempo, ma che ha mantenuto una posizione defilata rispetto ai suoi contemporanei. Oltre all’opportunità di ammirare lavori di altissimo livello, sarà inoltre pubblicato un catalogo contenente i saggi della Bernardi e della Lancioni insieme ad altri apparati critici, tra cui i testi dello stesso Tacchi.
Informazioni utili
Cesare Tacchi. Una retrospettiva
A cura di Daniela Lancioni e Ilaria Bernardi
Sede: Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194 – 00184 Roma
Periodo: 7 febbraio – 6 maggio 2018
Promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale
Ideata, prodotta e organizzata da Azienda Speciale Palaexpo
realizzata in collaborazione con l’Archivio Cesare Tacchi