La serata da Sotheby’s si è conclusa con un totale di 136.001.500 sterline (nel 2017 era stato di £194.693.500). La Evening Sale di Arte impressionista e moderna ha incassato da sola 118,932,000 GBP. Nonostante qualche invenduto (8 su 26 lotti offerti), la serata è stata un successo. Anche grazie al solito “mattatore” delle aste, Pablo Picasso.
Già dopo la performance di ieri da Christie’s si era capito che la scelta delle major di puntare su di lui era stata azzeccata. Questa sera da Sotheby’s c’è stata la conferma, con il ritratto di Marie-Thérèse Walter che fatto la sua prima apparizione sul mercato. Presentato con stima a richiesta (36,5 milioni di sterline), è stato aggiudicato a 49,827,000 GBP. I rilanci sono stati 24 e la gara è durata diversi minuti. C’è stato anche un divertente qui pro quo tra Helena Newman e il bidder al telefono che voleva “solo” rilanciare di 500.000 £ (da 42 milioni a 42,5) mentre l’auctioneer aveva inteso 45 milioni. Cifra comunque non lontana dalla realtà, sfiorata poco dopo con la battuta finale (hammer price) a 44 milioni.
Il ritratto di Marie-Thérèse Walter si classifica così al quinto posto della lista delle opere più care vendute in asta di Pablo Picasso, subito dietro a un ritratto raffigurante la sua nemica giurata, Dora Maar (principale rivale almeno per alcuni anni, fino all’arrivo di Françoise Gilot). La data di realizzazione di “Femme aubéret et à la robe quadrillée (Marie-Thérèse Walter)” è cruciale nel lavoro di Picasso. Fu dipinto nel 1937, a pochi mesi di distanza dalla realizzazione di uno capolavori più importanti della sua carriera, “Guernica”. Nonostante la donna ritratta sia indubbiamente Marie-Thérèse, in alcuni tratti si può riconoscere Dora Maar, che aveva incontrato all’incirca un anno prima. Dei quattro Picasso in asta, si segnala anche “Tete de Femme”: qui la donna immortalata è Jacqueline Roque, l’ultimo grande amore del maestro spagnolo. E’ stata battuta a 6,360,500 GBP.
“El Matador”, il torero, con 16,521,500 £ si è allineato alle stime di 14-18 milioni di sterline. E’ stato dipinto nella vecchiaia dell’artista, nel 1970. Attraverso il tema della corrida, Picasso esplora quello della vita e della morte. Non a caso la corrida sarà trattata lungo tutta la sua carriera, un amore iniziato già all’età di otto anni, quando il padre lo porta nell’arena per la prima volta.
Ma veniamo finalmente a parlare di Umberto Boccioni. Un suo dipinto non passava in asta a Londra dal 2008, quando “Donna che Cuce” (del 1906) era rimasto invenduto in una Italian Sale di Christie’s (era stimato 250-350.000 £). Questa sera “Testa + luce + ambiente“, un olio del 1912 stimato 5,5- 7,5 milioni di sterline, ha realizzato il nuovo record per l’artista con la battuta finale di 9,070,100 sterline. Il precedente era di 1.866.950 € (1.341.403 £) per uno “Studio per foot-baller” (una tecnica mista e disegno del 1913) venduto nel novembre del 2007 da Christie’s a Milano.
Prima della vendita la Newman aveva commentato: «E’ incredibilmente raro che appaia un lavoro futurista di Umberto Boccioni sul mercato e quest’opera rappresenta appieno l’essenza del suo dinamismo artistico. L’intenso periodo di creatività durante il quale Boccioni avviò il movimento Futurista fu tragicamente interrotto dalla sua prematura scomparsa avvenuta nel 1916. Sono dunque davvero pochi i dipinti esistenti, di cui la maggior parte è conservata nei musei, tra cui il MoMA di New York e il Museo del Novecento di Milano. L’asta di Testa + luce + ambiente di Boccioni rappresenta un’occasione unica ed irripetibile per i collezionisti di tutto il mondo per poter acquisire uno dei rari capolavori futuristi»
“Testa + luce + ambiente” era stato acquistato nel 1914 dallo scrittore e sceneggiatore italiano Bruno Corradini e successivamente, nel 1959, dalla critica d’arte e giornalista Margherita Sarfatti. E’ rimasto di proprietà della famiglia Sarfatti fino agli anni Novanta. Il venditore di questa sera l’aveva acquistato nel 1998.
Il Boccioni futurista è stato aggiudicato a un anonimo cliente al telefono con Brooke Lampley, approdata da Sotheby’s solo da poche settimane dopo molti anni passati nelle fila di Christie’s. Come vice presidente della divisione Fine Art, ha reincontrato l’ex collega Amy Cappellazzo, oggi presidente della divisione Fine Art Sotheby’s. Anche la Cappellazzo è andata via da Christie’s dopo molti anni, nel 2013, e nel 2016 è entrata a far parte del team Sotheby’s dopo l’acquisizione della sua società di consulenza Art Agency, Partners (AAP). La sfida per il pezzo futurista è stata proprio tra le due donne.
Tra gli altri risultati di rilievo un paesaggio di André Derain (10,876,500), un originale lampadario di Alberto Giacometti (7,602,400), un sognante olio a tinte blu di Marc Chagall (3,650,900). Tra le opere che hanno superato di gran lunga le stime due sculture, un busto di Giacometti che da 400 mila è volato a 1,809,000 e una coppia di figure di Lynn Chadwick che da 600 mila sono arrivate a 2,521,900 GBP (nuovo record).
L’asta surrealista, subito a seguire, ha totalizzato 17,069,500GBP (3 invenduti su 21 lotti) e ha regalato diverse emozioni. Tra i top lot due opere di Salvador Dalì della collezione della famiglia di Tota Cuevas de Vera che arrivavano per la prima volta sul mercato: Gradiva (2,691,250 £) e La Maison pour érotomane (3,538,000£) aggiudicati entrambi a cifre nettamente superiori alle stime. Da segnalare anche la performance di Francis Picabia: la spagnola da 350 mila sterline è salita fino a 1,029,000 £.
Arte impressionista e moderna
28 febbraio 2018, Londra
Arte surrealista
28 febbraio 2018, Londra