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Pontormo e i segreti dell’Alabardiere. A Firenze il capolavoro prestato dal Getty Museum

Jacopo da Pontormo, Ritratto di Alabardiere (Francesco Guardi?), Los Angeles, The J. Paul Getty Museum, particolare Jacopo da Pontormo, Ritratto di Alabardiere (Francesco Guardi?), Los Angeles, The J. Paul Getty Museum, particolare
Jacopo da Pontormo, Ritratto di Alabardiere (Francesco Guardi?), Los Angeles, The J. Paul Getty Museum, particolare
Jacopo da Pontormo, Ritratto di Alabardiere (Francesco Guardi?), Los Angeles, The J. Paul Getty Museum, particolare

Nella Sala delle Nicchie di Palazzo Pitti la mostra Incontri miracolosi: Pontormo dal disegno alla pittura, pensata e realizzata insieme al museo californiano e al Morgan Library & Museum di New York

L’immagine di Pontormo quale pittore eccentrico tramandata a partire dalla biografia di Giorgio Vasari (1568), è stata profondamente modificata nella storiografia più recente. La mostra presenta una serie di opere di eccezionale importanza, la maggior parte delle quali esposte insieme per la prima volta, e si inquadra perfettamente nella politica di collaborazione fra istituzioni culturali italiane e straniere fissata dallo statuto delle Gallerie degli Uffizi”. Così Eike Schmidt, direttore del museo fiorentino, presenta Incontri miracolosi: Pontormo dal disegno alla pittura, esposizione che segna il ritorno a Firenze dopo quasi 30 anni dell’Alabardiere, il magnifico ritratto eseguito da Pontormo oggi conservato al Getty Museum di Los Angeles, che lo acquistò nel 1989 alla considerevole cifra di 32,5 milioni di dollari. Pensata e realizzata insieme al museo californiano e al Morgan Library & Museum di New York, sedi nelle quali successivamente si sposterà, a Firenze è allestita dall’8 maggio al 29 luglio nella Sala delle Nicchie di Palazzo Pitti.

Jacopo da Pontormo, Studio per l’Alabardiere, Firenze, Gallerie degli Uffizi, Gabinetto dei disegni e delle stampe
Jacopo da Pontormo, Studio per l’Alabardiere, Firenze, Gallerie degli Uffizi, Gabinetto dei disegni e delle stampe

E mette al centro proprio il bel giovane, elegantemente vestito, con il capo coperto da una berretta rossa ornata di una spilla d’oro, armato di alabarda e con la spada nel fodero sul fianco sinistro. Chi era? Come ormai sembrano concordare tutti o quasi gli storici dell’arte, dovrebbe trattarsi di Francesco Guardi, giovanissimo soldato della Repubblica Fiorentina durante l’assedio di Firenze, che lo stesso Vasari indicò come il soggetto di un ritratto di Pontormo. Ma qualcuno avanza ancora l’ipotesi che possa invece trattarsi del giovane Cosimo de’ Medici, altri propendono per Ercole Rangone, giovane nobile fiorentino che si era arruolato nella milizia repubblicana. Insieme all’Alabardiere e al disegno preparatorio a pietra rossa, è esposto anche il Ritratto di giovane uomo con berretto rosso proveniente da una collezione privata londinese, oltre ad altri capolavori del Pontormo come la Visitazione di proprietà della pieve dei Santi Michele e Francesco di Carmignano. Ecco qualche immagine in anteprima…

Jacopo da Pontormo, Ritratto di Alabardiere (Francesco Guardi?), Los Angeles, The J. Paul Getty Museum
Jacopo da Pontormo, Ritratto di Alabardiere (Francesco Guardi?), Los Angeles, The J. Paul Getty Museum

https://www.uffizi.it/

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