Erwin Wurm (1954, Bruck an der Mur, Austria) «è tra gli artisti contemporanei di maggior successo e fama al mondo. In occasione del suo settantesimo compleanno, dal 23 settembre 2024 al 23 febbraio 2025, l’ALBERTINA MODERN presenta per la prima volta un’ampia retrospettiva sulla sua vasta opera in tutti i media artistici. Questa mostra riunisce le opere principali di tutte le stazioni della carriera artistica di Wurm, tracciando un arco che va dalle prime sculture in legno e polvere degli anni Ottanta alle sue ultime creazioni. La mostra sarà accompagnata da un ampio catalogo che documenta tutte le fasi importanti della carriera artistica di Wurm fino ad oggi», ha anticipato il museo.
«Accanto al filo conduttore che attraversa la sua intensa e innovativa carriera creativa, vale a dire quello delle sue sculture distintive, questa mostra mira anche a far conoscere al pubblico opere e gruppi di lavoro meno noti, ma altrettanto significativi. La selezione che ne risulterà formerà una fitta rete di dichiarazioni artistiche comprendente sculture, disegni, istruzioni e documentazioni di lavoro, video, oggetti, fotografie e dipinti che ci invitano a fare luce su ciò che Wurm stesso indica come “il paradosso e l’assurdo” del nostro mondo, delle nostre vite, della nostra esistenza quotidiana.
Se la proporzione gerarchica è così suggerita, anche aspetti come situazioni e proporzioni fisiche sfalsate e stravaganti, angoli di osservazione e un approccio non convenzionale alle opere d’arte e alle azioni che vi si svolgono possono evocare nuove realizzazioni», ha proseguito l’isituzione.
«Erwin Wurm ha raggiunto la notorietà internazionale con le sue One Minute Sculptures, in cui gli spettatori, eseguendo i suoi compiti di lavoro abbozzati e/o scritti, diventano essi stessi parte dell’opera d’arte. Nel momento in cui ciò avviene, la nozione di scultura subisce un’espansione performativa che a volte sfida l’effimero grazie alla sua conservazione in forma fotografica.
Con le sue Fat Cars e le Tiny Houses, così come con le sue sculture in marmo di cetrioli, panini e salsicce o persino con gli ambiti oggetti di lusso come le borsette da donna in cima a gambe umane più lunghe della vita, anche se tutti possono essere esteriormente evocativi di sorrisi, Erwin Wurm accende un riflettore critico sui meccanismi di manipolazione della società dei consumi e sui loro effetti».
