Si assiste a una tendenza da parte di molti risparmiatori, che hanno raggiunto i principali obiettivi economici, a rivitalizzare le vecchie passioni in un’ottica di piacere culturale, ma anche di investimento alternativo, e tra questi si affaccia l’interesse verso il “francobollo” e il “documento postale” come oggetto storico – antiquariale. Soprattutto i quarantenni ritornano alla filatelia e alle raccolte che avevano abbandonato in età adolescenziale. Il francobollo, con la sua iconografia, gli annulli, le date, le sovrastampe, rimane oggetto museale a testimonianza dei grandi momenti della storia antica e contemporanea. Inoltre lievita il suo valore nel tempo puntando su tempi medio – lunghi, non inferiori ai dieci anni (un autentico risultato nell’investimento si vede comunque su spazi di tempo molto più lunghi, cosiddetti “generazionali”).
Nel passato, ove TV e Internet erano solo esercizi speculativi, esistevano due filatelie, quella che attraeva la fantasia infantile con immagini esotiche e colorate di spazi lontani e la “filatelia dei re”, passione di sovrani, magnati industriali e ricchi nobili che li portava a raccogliere, e preservare dall’incuria del tempo, le più grandi rarità mondiali, quelle che oggi, quando appaiono sul mercato, vengono trattate a milioni di euro. Le due uniche buste affrancate con il celebre Tre Lire del Governo Provvisorio di Toscana del 1860 (allo stato di nuovo è tra i più rari francobolli italiani) erano un tempo custodite nelle raccolte del re Farouk e della famiglia Rothschild. Il più costoso francobollo del mondo, l’unico esistente del celebre “errore di colore” Tre Skilling di Svezia del 1855, di colore giallo anziché verde, battuto nel 1990 a 1.357.000 $ e nel 1996 a 2.300.000 $ dalla stessa casa d’aste David Feldman di Ginevra, apparteneva nel passato al re Carol di Romania che lo vendette per far fronte alle spese del suo esilio.
Oggi invece la filatelia è fatta di raccolte omogenee che ospitano, con uguale rispetto, francobolli rari, meno rari e comuni, in un’ottica di “completamento”, sostenuta da un mercato internazionale, fatto di cataloghi, case d’asta, album e in ultimo, ma non ultime, di autorità postali. La popolarità della filatelia sta oggi nella libertà del suo progetto economico: ci sono interessanti collezioni completabili con poche migliaia di euro, mentre ci sono collezioni specializzate di antichi francobolli, per le quali vengono investisti milioni di euro. In genere, nel mondo occidentale, i collezionisti tendono a raccogliere i francobolli del proprio paese. Si aggiungono oggi anche i Musei Postali dei principali paese occidentali incaricati a formare importanti raccolte nazionali.