DOROTHEUM. Vienna, 9 maggio 2007
Sensazionale aggiudicazione per il lampadario di Zaha Hadid
Nel vivo dei festeggiamenti per i 300 anni di Dorotheum, la casa d’aste può essere orgogliosa anche degli ottimi risultati e del grande successo ottenuto dall’asta di Design del 9 maggio 2007 che annoverava tra i lotti alcuni rari prototipi, i quali hanno saputo appassionare i collezionisti di opere uniche. Il crescente sviluppo di questo giovane settore ha consentito ad ogni asta di superare con successo i risultati precedenti. Decisamente notevole lo spiccato interesse suscitato dai pezzi strepitosi e la grande quantità di aggiudicazioni clamorose realizzate dai numerosi acquirenti internazionali.
Il lotto più atteso e apprezzato dal pubblico internazionale è stato Chandelier Vortexx del 2005 (altezza 167 cm, 146 x 167 cm, lotto n. 338) di Zaha Hadid e Patrick Schumacher battuto all’eccezionale prezzo di 139.000 euro. Il lampadario, che campeggia sull’elegante copertina del catalogo, è un ammaliante e variopinto nastro luminoso simile ad una spirale infinita, che cambia costantemente colore come una forma che fluisce perennemente. L’esemplare, già esposto al Guggenheim Museum di New York, è ora in viaggio verso l’Asia per raggiungere il nuovo proprietario. Questo spettacolare nastro di luce, prodotto da Zumtobel, di cui esistono al mondo soltanto tre esemplari, è stato insignito nel 2006 del premio europeo per il design “Lights of the Future”. Si tratta del prezzo più elevato ottenuto per un oggetto di design in un’asta di Dorotheum.
Il Tavolo Cactus di Marc Lalique (h 75 cm, Ø 132 cm, lotto n. 89) in cristallo al piombo modellato di provenienza francese databile intorno al 1949, è stato venduto a 45.600 euro ad un tenace offerente al telefono che si è così aggiudicato un pezzo di grande effetto. La lampada da soffitto in alluminio di Serge Mouille Escargot del 1955 (h 95 cm, Ø 75 cm, lotto n. 14) dalle conturbanti sinuosità, prodotto appositamente per il refettorio della Cité Universitaire d’Antony in Francia, è stato battuto a 36.600 euro.
L’elegantissima chaise longue PK-80 (h 31,5 cm, 190 x 80 cm, lotto n. 187), progettata dal danese Poul Kjaerholm nel 1957, ha cambiato proprietario per la cifra di 29.300 euro; mentre un incredibile rialzo di prezzo è stato ottenuto dal rarissimo vaso francese con maniglia del 1930 (h 20,5 cm, Ø 29,5 cm, lotto n.85) di Maurice Daurat in metallo e piombo. Partendo da un valore stimato 2.300 euro, le offerte sono volate a 29.300 euro, superando abbondantemente tutte le aspettative. Una coppia di rare poltrone dell’impero austro-ungarico (lotto n. 43), realizzate nel 1905/10 con intarsi di madreperla e noce, hanno convinto un offerente telefonico ad offrire 26.800 euro, più del doppio del valore stimato, mentre la sedia Zig Zag in legno di olmo (h 42 cm, lotto 84) disegnata da Gerrit Rietveld nel 1934 è stata acquistata per 14.018 euro (esclusi i diritti d’asta). Due pezzi estremamente stravaganti arrederanno la sala da pranzo del suo nuovo proprietario: la coppia di sedie Batllò di Antoni Gaudì (lotto 344), realizzate nel 1902 proprio per lo stesso ambiente della famosissima casa Batllò di Barcellona, è stata venduta a 14.000 euro; si tratta dell’esemplare n. 38 su 50. Un altro appassionato di Design si è invece assicurato per 10.000 euro (esclusi i diritti d’asta) il sofà realizzato per MTV da Craig Morrison nel 1990 (lotto 314). Forse era in cerca di un po’ di privacy l’acquirente che si è aggiudicato il coloratissimo paravento Suprematist: di provenienza russa, questo lotto, che faceva parte di una collezione privata di Marsiglia, è passato di mano per 9.500 euro (esclusi i diritti d’asta, lotto 53). Di poco inferiore nel prezzo di vendita, il Deep table del grande Ron Arad, disegnato nel 1982 e venduto per 8.000 euro (esclusi i diritti d’asta, lotto 319), ha conquistato per lo sfolgorante piano in vetro con cui è stato realizzato.
Anche i piccoli collezionisti possono ora godere entro le pareti di casa di splendidi pezzi unici quali l’elegante lampada di Giò Ponti del 1930 venduta per 2.000 euro (esclusi i diritti d’asta, lotto 86), il lampadario a grappolo di Verner Pantom del 1969/70 battuto a 4.500 euro (esclusi i diritti d’asta, lotto 190) e quello di Gino Sarfatti, più adatto per un grande spazio, a 5.500 euro (esclusi i diritti d’asta, lotto 206). Per il salotto, invece, la bizzarra ma senz’altro comoda sedia a tubo di Joe Colombo del 1969/70 per Flexform Milano ha raggiunto il prezzo di 4.000 euro (esclusi i diritti d’asta, lotto 238). Per rallegrare una grigia giornata di pioggia, nulla è più indicato di un simpatico porta ombrelli: Piero Fornasetti ne ha creato uno nel 1950, che oggi è stato acquistato per 2.400 euro (esclusi i diritti d’asta, lotto 94).
Gli importi sono comprensivi dei diritti d’asta.
N. Lotto Prezzo
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Info: www.dorotheum.com