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ASPETTANDO “DOCUMENTA” DI KASSEL

Il prossimo 15 giugno si inaugura la dodicesima edizione di “Documenta”, nella cittadina tedesca di Kassel, ma di quel che vedremo si sa pochissimo, quasi nulla. Sugli artisti invitati il riserbo è stato quasi assoluto da parte del direttore, il berlinese quarantacinquenne Roger Buergel, e della curatrice Ruth Noack. Al contrario, in maniera sistematica i responsabili di questa edizione sono andati in giro vorticosamente per circa due anni, a proporre il tema di “Documenta XII”, concentrato in tre domande: “La Modernità è la nostra antichità?”, “Cos’è la vita nuda?”, “Cosa deve essere fatto?”.Le domande sono davvero epocali, con quel misto di sociale e di personale (un tempo si diceva che “il personale è politico”…) che rende davvero intrigante l’assunto critico. E poi, va detto, finalmente non si cede al gusto corrente e spesso corrivo, che impone all’arte di essere “divertente” e sorprendente, quasi fosse un passatempo per ceti (molto) abbienti!

Tuttavia, se le domande sono tra quelle che avremmo voluto porre anche noi – magari con meno afflato esistenzialista, soprattutto nella seconda e terza questione, che però nell’insieme non guasta -, il problema rimane sempre come vengono affrontate dai linguaggi dell’arte, perché più vaste sono le domande, e più generica rischia di essere non solo la risposta (dall’arte in fondo non ci attendiamo tanto…), ma persino la domanda stessa, così come viene formulata nell’opera. I linguaggi dell’arte infatti non sono totalmente sovrapponibili ai linguaggi delle cosiddette filosofie della vita, anche se vi attingono copiosamente, per cui ciò che alla fine conta è ancora l’opera, naturalmente intesa nella sua accezione più vasta. Così, a decretare il successo o meno di una manifestazione come questa edizione di Kassel saranno ancora le scelte, le opere e gli artisti, più che la sua base teorica, che comunque costituisce una fondamentale chiave di lettura. Qui, la proposta teorica, la base concettuale è perfetta, mentre la risposta delle opere è ancora ignota.

Non resta che metterci in viaggio.

info: sito “Documenta

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