L’appuntamento a Riccione dal 31 agosto al 2 settembre, in occasione della 59a fiera internazionale del francobollo, è stata la puntuale sede di presentazione dei cataloghi nazionali della nuova stagione filatelica, il Bolaffi Flash, il Sassone e l’Unificato. Ma l’attesa si focalizza soprattutto sul Bolaffi Forum della Filografia e della Filatelia, annunciato ormai da molto tempo, un catalogo di nuova generazione di oltre 1.000 pagine che registra il grado di rarità di tutte le testimonianze antiquariali della storia della scrittura, a partire dalle prime tavolette babilonesi in caratteri cuneiformi di 5000 anni fa agli scambi epistolari su pergamena tra i primi monasteri, dai documenti trasportati dalle prime mongolfiere ai primi documenti postali volati nello spazio con, all’epicentro, la filatelia nazionale e i francobolli d’importanza mondiale.
Uno strumento di consultazione per i collezionisti di francobolli e di “parola scritta” – così è stato presentato nelle pagine della rivista Il Collezionista di settembre – un volume di storia, una cronaca dell’evoluzione culturale della civiltà Occidentale, un’opera che scandisce le grandi tappe dell’umanità, il primo catalogo che applica rigorosi criteri scientifici alla valutazione di documenti antiquariati, importandoli ai rigorosi parametri della filatelia. E fra alcuni mesi sarà la volta di un altro catalogo Forum, il catalogo Iconografico del francobollo italiano, una pinacoteca di quasi 4.000 francobolli italiani, dagli Antichi Stati alla Repubblica, classificati per riferimenti tematici. Oltre 100 i soggetti, dallo sport alla natura, dalla scienza e tecnica all’economia e lavoro, dai trasporti alla storia che, incrociandosi, forniscono al lettore quasi 10.000 riferimenti, ordinatamente strutturati anche nell’indice analitico tematico. Come lo ha definito Il Collezionista, è il primo catalogo che guarda con curiosità pittografia quella “statua cartacea” eretta dallo Stato che è il francobollo. La stagione quest’anno vuole confermare il trend positivo per i rari francobolli ben centrati e in ottimo stato di conservazione. È quanto emerge dall’analisi dei tre cataloghi. Rimanendo in area Bolaffi, mentre il Forum ha compiuto un censimento evidenziando quali siano i “Maior” della filatelia italiana in termini di rarità, indicandoli dalla lettera “R”, il Flash indica una precisa quotazione, sulla base della qualità Bolaffi 100% valida nella nuova stagione appena iniziata. Sul nuovo Flash il 90% dei “Maior” ha avuto una rivalutazione della quotazione. Anzi, come sottolinea Il Collezionista, “se le quotazioni degli esemplari “R” venissero rapportate in modo corretto allo stato di conservazione di ogni specifico pezzo, i prezzi dovrebbero essere tutti improntati ad aumenti di molto superiori a quelli espressi quest’anno dai cataloghi. Di conseguenza, se ogni tanto si parla di quotazioni non corrispondenti alla realtà, ciò è dovuto esclusivamente a una non adeguata correlazione nel rapporto fra qualità e prezzo”. Ma veniamo ai settori presi in esame dal catalogo Bolaffi Flash. Il Periodo Antico Italia (dal 1851 al 1861) registra aumenti dal 5% al 10%, aumenti definitivi cautelativi, in quanto molti di questi francobolli sono difficilmente reperibili. Il Periodo Classico Italia, che inizia con la prima emissione dentellata del Regno unificato e si chiude con quella che precede la prima emissione commemorativa, gode di aumenti del 5%. Il Periodo Moderno “Regno d’Italia” gode anch’esso di un aumento medio di oltre il 5%. Dei 2.800 esemplari ufficiali della Repubblica, una collezione che rappresenta un’affascinante e insostituibile cronistoria del nostro paese e che si arricchisce ogni anno di almeno cinquanta emissioni, solo 18 sono stati menzionati con la “R” dal catalogo Bolaffi. “Eppure”, sostiene Il Collezionista, “anche con riferimento ai francobolli di modesto valore, il prezzo di catalogo risulta comunque sottoquotato, sempre che la ricerca si orienti verso esemplari in ottimo stato di conservazione e di “centratura”, ovvero verso quel “100%” quasi mai raggiunto a causa della pessima centratura”. Comunque è consigliabile non mollare questa raccolta (la più popolare in Italia) e soprattutto l’immediato dopoguerra (con filigrana ruota alata) – in particolare il 1.000 lire Pacchi Postali che in perfetto stato di conservazione e centratura è ormai introvabile e continua a godere aumenti in ogni stagione, – il celebre Gronchi rosa, alcune particolari emissioni delle ultime decadi, e l’ormai celebre coppia dei foglietti dei Diciottenni del 2006 che viene finalmente quotata sul catalogo Bolaffi Flash (1.000 euro). “Considerando la sua difficoltà di reperimento – sottolinea Il Collezionista – con ogni probabilità da autunno le colonne dei periodici filatelici segnaleranno aumenti di prezzo”.
Il catalogo Unificato vanta l’attendibilità delle sue quotazioni sul parere e la competenza di tutti i soci Cif che coprono praticamente ogni settore filatelico. Il catalogo ha effettuato per questa edizione un capillare e attento controllo di tutte le quotazioni, dalle più elevate alle più comuni, che risultano ora ritoccate sia verso l’alto sia verso il basso. Inoltre una serie di “Note commerciali” per la prima volta spiegano, per quanto succintamente, i meccanismi e le regole del mercato, in modo che il rapporto tra collezionisti e commercianti possa essere il più possibile chiaro e trasparente. Da questa edizione si spostano nella normale catalogazione del Regno, per ragioni di coerenza, i francobolli con appendice pubblicitaria e di propaganda bellica, i quali – come in passato i valori aerei, espressi e di posta pneumatica, non hanno alcuna ragione di rimanere a parte, se non per abitudini “ormai antistoriche”. Le catalogazioni sono state attentamente riviste e notevolmente ampliate anche sul piano informativo. Nel settore del Regno, da rilevare l’aumento delle percentuali da applicare, sul prezzo base, per i “ben centrati” in quasi tutte le serie. Nel settore delle Colonie e Occupazioni solo aumenti, limitati per alcune delle serie più comuni e più significativi (intorno al 10%) per i valori più importanti. Nel settore della Repubblica, che vede ridimensionamenti per le voci moderne più inflazionate per allinearle con l’effettivo valore di mercato, vede in salita il Cavallino pacchi postali, ormai gemma indiscussa della raccolta, sia con buona centratura (da 4.800 a 5.000 euro) sia con centratura normale (da 3.350 a 3.600 euro). Intanto, nei mesi scorsi, l’Unificato ha distribuito tre nuovi cataloghi filatelici dedicati il primo alla Grecia, ai Balcani (Jugoslavia, Bosnia, Croazia, Macedonia, Slovenia, Serbia e Montenegro) e alla Turchia (con lievi aumenti per la Grecia classica e la Turchia fino agli anni ’30, nonché per la Jugoslavia e per la Cipro turca), il secondo agli Stati Uniti (con aumenti tra il 5 e il 10% per il periodo fino al 1930, in armonia con il trend del mercato americano e con la nuova catalogazione dei minifogli “Leggende di Hollywood”), il terzo all’impero russo, all’ex Unione Sovietica, alla Russia, ai nuovi Stati dell’ex USSR (Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Kazakistan, Kirghisistan, Moldavia, Tagikistan, Ucraina, Uzbekistan) e agli Stati Baltici (Estonia, Lettonia, Lituania). In assenza di comunicati ufficiali, l’analisi del popolare catalogo Sassone giunto ormai alla 67a edizione, il catalogo preso come riferimento per i francobolli dei paesi italiani dalle case d’asta nazionali e internazionali, è rimandata alla pubblicazione dello stesso ai primi di settembre.
Italphil Roma 5 luglio |
Cherrystone, 10 e 11 luglio |
Spink Londra 25 e 26 luglio |
Harmers, Londra, 31 luglio |
Harmers, Londra, 30 agosto |
Cherrystone, New York, 18 e 19 settembre |
Dorotheum, Vienna, 19 e 20 settembre Un buon insieme di francobolli europei, principalmente dell’area tedesca, come il raro foglietto usato Vaduz del 1934 del Liechtenstein, catalogo 2 mila euro, base 400 euro (lotto 1229). |
Spink, Londra, 20 settembre |
Auction Phila, Milano, 29 settembre Una ricca asta di francobolli dell’area italiana, in particolare Regno, Occupazioni ed ex Colonie. Un raro esemplare del non emesso Nozze del 1893 da 20 cent verde oliva e bruno, ottimamente centrato e fresco, con certificato del noto perito filatelico torinese Giorgio Colla, quotato 33.750 euro, ha stima 8.000 euro (lotto 310). |
David Feldman, Ginevra, dal 3 al 6 ottobre |
Investphila, Lugano, 19 e 20 ottobre |