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ASTE DI DICEMBRE 2007 E GENNAIO 2008

E’ vera crisi? Di fronte a questa domanda che aleggia tra i collezionisti e i commercianti, Giuseppe Vitale non ha dubbi. I buoni francobolli godono buona salute e il commerciante che ne è privo sarà lieto di acquistarli con un margine di sconto intorno al 50% rispetto alla quotazione Sassone, francobolli poi che rivenderà al dettaglio con uno sconto del 30 – 40%. Effettivamente fino al 1985 i commercianti rivendevano con uno sconto solo del 10%, ecco qui la vera differenza che non significa crisi attuale, ma è dovuta al fatto che oggi ci sono più mezzi di comunicazione: case d’aste che non accumulano stock ma disperdono rapidamente, offerte in Internet a prezzi interessanti (ma attenti alla qualità!). Nel passato invece  il mercato era fatto dai commercianti che controllavano meglio il prezzo di mercato. Occorre comunque sottolineare il fatto – prosegue Vitale – che anche nel caso di una collezione importante il possessore è bene che decida con un anno di anticipo la vendita della stessa: non è detto infatti che il primo commerciante contattato sia disposto ad acquistarla con il giusto sconto del 50%, perché può essere già provvisto di quei specifici francobolli. Sta qui un momento delicato e importante. È auspicabile ovvero che il commerciante, per far fronte alla “fretta” dell’offerente, non lo accontenti in ogni caso proponendo di acquistarli con uno sconto maggiore, perché questo comportamento innescherebbe un meccanismo di crisi, ma piuttosto verificasse lui stesso presso altri colleghi chi è disposto ad acquistare la raccolta al giusto prezzo, in caso contrario consigliasse all’offerente di attendere qualche mese prima di riproporre la raccolta sul mercato. In altre parole, precisa Vitale che è curatore del catalogo Sassone, “la quotazione del catalogo è alta solo quando non si ha voglia di comprare”.
D’altronde ci sono pure le case d’asta che nell’arco di alcuni mesi sono in grado di disperdere importanti raccolte e buoni francobolli a prezzi giusti.
La crisi invece che grava sulla filatelia investe i francobolli di piccolo valore e le novità, aggiunge Vitale, perché non ci sono nuovi collezionisti che possono assorbirle e i commercianti ne sono pieni. In particolare la raccolta della Repubblica è costituita pure di molte emissioni, a cominciare dalla fine degli anni ’50, che non trovano assorbimento collezionistico. L’unici aiuto dovrebbe provenire dalle Poste italiane, come già auspicato – finora senza successo – anche su queste pagine nel passato.
Ecco alcune soluzioni alla quali le Poste italiane non hanno finora dato risposta:
1) ridare validità postale alle emissioni antecedenti al 1967 appartenenti al periodo filigrana stelle;
2) ridurre drasticamente il numero di emissioni (da 50 a meno di dieci all’anno) e le relative tirature (da 3,5 milioni a 0,5 milioni), attivando al massimo la distribuzione presso i rivenditori per una capillare dispersione postale;
3) nell’attuale stato delle cose, se nulla cambierà, l’unico consiglio da dare ai collezionisti che collezionano anche a fini di investimento è quello di rinunciare all’acquisto delle novità che non hanno alcun futuro finanziario; 
4) dirottare la spesa delle novità e dei relativi fogli d’album al settore filigrana ruota della Repubblica, dando vitalità anche alle serie di modesto valore, al Gronchi rosa e a quelle buone voci delle ultima decadi (ci sono anch’esse!) che saranno oggetto del prossimo intervento su queste pagine.

 

Tra le ultime edizioni di letteratura filatelica, va segnalata la raccolta di studi sul Ducato di Parma e sul Governo Provvisorio edita da Vaccari. Valeria Vaccari nella premessa precisa come l’idea di creare questa monografia sia nata per raccogliere in un unico volume una serie di studi che offrono una panoramica generale sulle emissioni di Parma, partendo dai primi effettuati dal maestro della filatelia, Emilio Diena, e proseguendo con quelli pubblicati da Paolo Vaccari come articoli sulla rivista “Vaccari Magazine” già a partire dal 1991, al fine di dare una maggiore completezza agli argomenti finora approfonditi e di completare un tassello del repertorio di letteratura filatelica ad oggi disponibile, un po’ scarno, su questo interessante Ducato.

 

Harmers Londra 11 dicembre 2007 asta di Ballons Montés francesi appartenenti alla collezione di Gaetano Vullo

La collezione comprende rari ballons montés, rare destinazioni, rare affrancature, i due rarissimi annulli Aerostiers rosso (ben sette esemplari) e Aeronautes blu (tre esemplari), i primi annulli di posta aerea nel mondo. Ballon monté n°15 “Victor Hugo” del 21 ottobre 1870 indirizzato a Grenoble con al retro un superbo cachet rosso Aerostiers, realizzo 5.100 sterline (lotto 1529).

Italphil Roma 17 dicembre 2007 
Ricco insieme di francobolli e buste dell’area italiana. Rara affrancatura del 1860 triplo porto IV emissione Sardegna con tre esemplari da 80 cent giallo cera pallido, un esemplare da 20 cent azzurro scuro e un 40 cent rosso su lettera spedita da Savona e diretta a Trinidad de Cuba, via Inghilterra, rara destinazione, con bolli di transito in Francia, Londra e di arrivo a destinazione con bollo di tassazione “4” apposto a Cuba, realizzo 6.900 euro (lotto 5).

Harmers Londra 19 dicembre 2007 
Un’eccezionale asta di rarità mondiali con assolute rarità come le buste Martinsyde di Terranova del 1919, affrancate l’una col 5 cent blu sovrastampato e indirizzata a Londra (lotto 2037, stima 100 mila sterline) e l’altra con l’unico esemplare esistente da 2 cent sovrastampato accoppiato ad un esemplare senza sovrastampa (lotto 2038, stima 100 mila sterline), la splendida busta dello Stato Pontificio indirizzata nel 1857 da Bologna a Parigi e affrancata, tra gli altri, da una coppia del 50 baiocchi con ampi margini (lotto 2095, stima 75 mila sterline) e la mitica lettera di Mauritius del 1856, ex coll.Kanai, una delle gemme della filatelia mondiale, affrancata con una coppia del TWO PENCE blu dell’emissione POST PAID del 1848-49, di cui un esemplare con l’errore TWO PENOE (lotto 2138, stima 250 mila sterline), rimaste purtroppo invendute. Tra i lotti aggiudicati, l’eccezionale collezione di buste e cartoline di Liberia, inclusa la corrispondenza dei Missionari da metà XIX a metà XX secolo (lotto 2137, realizzo 32.500 sterline).


Spink Hong Kong 19 e 20 gennaio 2008 
Un’asta dedicata sia ai francobolli che alle banconote cinesi, tra cui due eccezionali blocchi da sei esemplari ciascuno, entrambi bordo di folio, del 3 centesimi rosso dent.14 Revenue non sovrastampato del 1897. I due blocchi sono stati rinvenuti recentemente dentro un’agenda dove furono dimenticati per almeno ottanta anni dal nipote del suo originale proprietario e possono considerarsi tra la massime rarità della Cina e senz’altro i due più grandi blocchi esistenti di questa emissione. Presentano qualche difetto. Il lotto 767 ha stima 2 / 2,5 milioni di dollari HK mentre il lotto 768 ha stima 1,5 / 2 milioni di dollari HK.

 
Spink Londra 30 gennaio 2008
 

L’asta è dedicata alla collezione del dr. Yau Khai Weng di Stati federati malesi. Tra i lotti più significativi, il delizioso disegno originale dell’artista fatto a penna ad inchiostro raffigurante la tigre dell’emissione 1891 – 95 e proveniente dagli archivi De La Rue (lotto 152, stima 4 / 5 mila sterline).


Spink Londra 30 gennaio 2008
L’asta è dedicata ai francobolli e alle buste dell’Asia Sud Orientale e comprende, tra l’altro, la collezione Bill Reeves di Stati federati malesi. Appartenente a questa raccolta, un esemplare sovrastampato da 4 cent su 3 cent rosso scarlatto, con parte della gomma originale, preparato nel 1918 ma non emesso, ha stima 5 / 6 mila sterline (lotto 667).

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