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IMPORTANTE ASTA DI CARTAMONETA DELLA BANCA D’ITALIA

21 Maggio 2008 
IMPORTANTE ASTA DI CARTAMONETA DELLA BANCA D’ITALIA


Banca d’Italia, Biglietto di Stato, 25 lire, emissione 21/07/1895, serie 53-93496,
firmata Dell’Ara-Righetti, della massima rarità, SPL. Bibliografia: Gavello 19,
Crapanzano BS 50. (Base d’asta € 12.500)

Nel mondo del collezionismo la comparsa inaspettata all’asta di una raccolta di oggetti rari e in perfetto stato di conservazione richiama numerosi appassionati a contendersi i lotti che ne fanno parte e senz’altro l’evento contribuisce ad esaltare il trend di quel determinato settore di mercato che fino a quel momento pareva oscurato. È il caso dell’imperdibile raccolta, unica nel suo genere, che l’Italphil ha l’onore di disperdere, di banconote italiane di grande rarità e di altissima qualità che sempre più difficilmente appaiono sul mercato e che nel loro insieme rappresentano la storia della Banca d’Italia, alla quale potranno concorrere non solo collezionisti, ma anche musei, le stesse banche e le fondazioni bancarie.
Formata in pochi anni e con attenta cura da un collezionista appassionato e competente, il quale aveva avuto la fortuna di arricchirla con le gemme di due raccolte storiche proposte sul mercato, la Giuseppe Di Dio e la Adolfo Mini, può considerarsi “al top del realizzabile” nel suo genere ed è proprio la sua completezza a far perdere a questo eclettico appassionato lo stimolo della ricerca, che è una delle componenti fondamentali
del collezionismo, e a convincerlo ad alienare la collezione per poter rivolgere il suo interesse verso nuove sfide collezionistiche.
Il mercato nazionale delle banconote, come dichiara Franco Gavello, curatore del catalogo Gigante della cartamoneta italiana giunto alla sua quarta edizione, è molto giovane e pertanto ancora con ottimi sviluppi di crescita. Sono circa quarant’anni che la banconota italiana viene studiata e raccolta, mentre il mercato americano riscontra già prezzi vertiginosi per i suoi biglietti più rari aggiudicati alle aste. L’enorme potenzialità insita nel mercato nazionale sta nel fatto che le banconote sono oggetti in genere rari, se non rarissimi per le voci meno recenti, poiché a causa del loro alto facciale, alla loro scadenza, non venivano tesaurizzate ad uso collezionistico, ma restituite alle banche in cambio di nuove cartemonete. È un mercato in Italia decisamente sottovalutato che può decollare nel momento in cui si accresce anche di poco la richiesta da parte dei collezionisti. Basti pensare che esistono settori di nicchia che dispongono rarità di elevato livello, ma poco seguiti, per cui i prezzi pur interessanti sono ancora decisamente abbordabili (ad esempio, come precisa Franco Gavello, quando in una tipologia di banconote si parla di 4 o 5 esemplari conosciuti il prezzo arriva difficilmente al migliaio di euro!). Oggi il mercato ipotizzabile può contare su circa 10 mila appassionati, mentre negli anni Settanta essi erano meno di mille.

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  • questo momento storico caratterizzato da una non leggera flessione della domanda di acquisto è ideale per poter accedere a proposte interessati concernente nummi ad alta potenzialita di crescita nel tempo. I segreti per un collezionista sono l’attesa, la competenza e a pronta liquidità per fronteggiare proposte interessanti da cogliere a volo….ma più di tutto rimane la passione per manufatti d’arte che testimoniano la storia:))

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