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Il "Riformista" riformato

Riflessione al vetriolo

Suscita sconcerto e timore la decisione di Sotheby’s di ritirare l’opera di Pablo Picasso dalla prossima vendita di novembre a N.Y. Ma ancora più sconcerto provoca l’autorevole commento di Francesco Bonami che su Il Riformista (del 28/10/08) si scopre indignato per le stime e le dissennate garanzie generosamente concesse ai venditori dalle grandi case d’asta che avrebbero provocato un “doping” inflattivo. Prevedendo per esse un possibile triste destino, come quello già accaduto alla Phillips comprata da un fantomatico gruppo russo. L’osservazione ha anche un suo perché. Curioso che provenga da chi ha costruito la sua carriera proprio sull’onda di quell’euforia che non soltanto ha gonfiato i prezzi, ma ha magicamente trasformato ciuchi in purosangue che si sono incredibilmente messi a gareggiare a Longchamp. E pure, vincendo! Dimentico, oltretutto, -il censore- di lavorare per uno dei proprietari di quella fabbrica di illusioni, mah! Chissà che anche per i maître à penser non si possano prevedere imminenti acquirenti russi! Più che riformista direi “riformato”!

in punta di pennino
il Vostro LdR

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