Chi l’avrebbe mai detto…
Ore 22,30, Milano. Sul palco del Musicdrome sale il fenomeno del momento, che si esibirà per circa un’ora. Stiamo parlando dei Ting Tings, belli e bravi, band culto dell’ambiente indie, che nel giro di un anno è riuscita ad arrivare prima in classifica nel proprio paese di origine, la mitica Inghilterra, raggiungendo le vette delle chart anche nel resto d’Europa. Durante il concerto, i Ting Tings, hanno presentato quasi totalmente il loro album di debutto “We Started Nothing”, un disco leggero, divertente, pur non essendo privo di passaggi interessanti che sono stati in grado di far ballare mezza Europa, merito anche di un groove davvero travolgente. C’è da precisare subito una cosa, siamo andati a sentire questo gruppo con bassissime aspettative, e invece, i due componenti, la cantante Katie White e il batterista – chitarrista – bassista Jules De Martino, si sono rivelati due veri musicisti incredibilmente capaci. La musica proposta dai Ting Tings è pura electro – pop/rock, naturalmente indie, anche perché la loro casa discografica, la Columbia Records, è, non a caso, un’etichetta indipendente. I Ting Tings fanno divertire, sono capaci di mandare in delirio un pubblico accorso apposta per sentirli, pur riuscendo, allo stesso tempo, anche ad emozionare. Katie ha veramente una voce bellissima, di grande estensione, e anche Jules si è dimostrato un bravissimo batterista. Due talenti che rendono decisamente molto più dal vivo che su disco. I Ting Tings cantano e suonano su basi già registrate, sparate ai massimi volumi, ma ciò non toglie nulla alla band. Anche perché i campionamenti sono comunque composti dal duo. La White suona anche la chitarra, dimenandosi sul palco come una vera rock star. I Ting Tings sono freschi, giovani e belli, ed hanno tanta voglia di suonare e di divertirsi. Credono in quello che fanno, e ciò lo si vede anche dal modo in cui si esibiscono, che trasuda passione, trasporto ed energia. Naturalmente, tra i brani proposti, non sono mancati i singoli che li hanno resi famosi in tutto il mondo, come “Great dj”, “Shut up and let me go” e “That’s not my name”, con il quale hanno scelto di concludere il live. Si sono invece rivelate decisamente più belle ed interessanti, le canzoni non ancora diventate famose, tra cui per esempio “The Traffic light”. Ogni brano, durante l’esibizione, è stato reinterpretato in chiave molto più rock ed improvvisata, tanto che anche gli stessi singoli sono stati un po’ cambiati, soprattutto allungando il finale, rendendoli così ancor più potenti, vivaci e caratteristici. Non ce lo aspettavamo, è vero, ma bisogna dirlo, i Ting Tings il loro genere di musica lo fanno davvero come si deve. I testi del duo non spiccano certo per profondità, ma la band stessa non si è mai presentata come gruppo impegnato che vuole diffondere messaggi politici o di pace. Promuoviamo i Ting Tings a pieni voti, anche perché, in fondo, non ci si può prendere sempre troppo sul serio. Ogni tanto “è cosa buona e giusta” anche cantare spensierati, magari con un po’ di leggerezza nel cuore. La musica è anche questo, un buon metodo per staccare da una realtà troppo spesso opprimente.