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Afterhours

Dentro gli Afterhours

Li abbiamo già visti almeno una ventina di volte. Siamo andati ad un loro concerto, sempre a Milano, pochi mesi fa, ma nonostante tutto a sentire gli After ci si torna sempre molto volentieri. Ad aprire il live, questa volta, i grandissimi Calibro 35, band che ripropone brani delle colonne sonore italiane dei film anni ’70, il cui fondatore è il tastierista, nonché sassofonista, degli stessi Afetrhours, Enrico Gabrielli. Alle 21,40 Manuel Agnelli sale sul palco imbracciando una chitarra acustica. Inizia ad eseguire la cover dei Nirvana “You know you are right”, canzone inserita nel nuovissimo best of degli After. Il concerto prosegue alla grande, quasi senza pause tra una canzone e l’altra. I ragazzi sono carichi ed allegri, felici di chiudere il tour a casa loro, nella tanto amata-odiata Milano. Il pubblico qui è sempre caldissimo e canta a memoria ogni singolo brano, come noi del resto. Dopo quasi vent’anni, gli After, continuano ad essere una delle band più importanti del panorama rock italiano, capaci di non deludere nessuno neanche dopo tanti anni di carriera. Agnelli aveva già annunciato precedentemente che durante questo concerto, l’ultimo dell’anno, gli After avrebbero eseguito molti dei vecchi brani della band e così è stato. “Milano circonvallazione esterna”, “Bye bye bombay”, “1996”, “Strategie” , “Plastilina”, “Carne fresca”, “Il sangue di giuda”, “Ballata per la mia piccola iena”, “Quello che non c’è”. Queste sono solo alcune delle canzoni presentate dal gruppo durante quest’imperdibile evento durato ben due ore e mezza. Momento di pura commozione al suono di  “Dentro Marylin”, una delle più belle canzoni degli After, e quasi mai cantata durante i precedenti live, della quale fece una cover anche la mitica Mina. Scusate se è poco. Naturalmente non sono mancati i brani del loro ultimo disco “I milanesi ammazzano il sabato”, come “E’ solo febbre” , “Neppure carne da cannone per Dio” e “Tutti gli uomini del presidente”. In splendida forma anche Giorgio Prette, il batterista, davvero pieno di verve, Roberto Dell’Era, il nuovo bassista e il già citato Enrico. Per quanto riguarda il nuovo violinista Rodrigo D’Erasmo, che ha sostituito Dario Ciffo (ora leader dei Lombroso), c’è da dire che il ragazzo sembrava ancora un po’ sperduto sul palco. Ma si sa, non deve essere semplice suonare davanti a migliaia di persone da così poco tempo. Unica piccola pecca da parte sua, ad essere pignoli, il giro di violino non eseguito durante la canzone “Varanasi Baby”. Il concerto ha anche visto la partecipazione di Cesare Malfatti dei La Crus e di Valerio Canè dei Mariposa. Fino a qui tutto bene, quando ad un certo punto, terminata una canzone, un fan (oppure no) degli After, ha gridato “Vaff..” a Manuel. Non lo avesse mai fatto. Agnelli è sceso dal palco dicendo al tizio di andare da lui, così da prenderlo a pugni davanti al suo stesso pubblico. Tutto si è tranquillizzato all’arrivo del servizio di sicurezza, giunto giusto in tempo per dividere i due. Doppio  bis per un finale in bellezza e un arrivederci al 2009, che vedrà gli Afterhours di nuovo in tour in America e a Sanremo. Avete capito bene, a Sanremo, fortemente voluti dal presentatore Paolo Bonolis. Non ci resta che attendere frementi l’inizio di questo nuovo anno che si prospetta davvero pieno di sorprese.

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