Che la Terra abbia bisogno di aiuto è ormai chiaro a tutti. Tuttavia un conto è saperlo, per così dire, “astrattamente”, un altro è vederlo con i propri occhi. Da questo assunto parte la rassegna fotografica Madre Terra organizzata da National Geographic Italia e allestita, dal 7 febbraio al 29 marzo, presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma.
La mostra, curata da Guglielmo Pepe, presenta al pubblico 101 scatti realizzati da 58 fotoreporter che pubblicano su National Geographic. Vele davvero la pena di pubblicare tutti i loro nomi: William Albert Allard, James P. Blair, Sisse Brimberg, Jodi Cobb, Bill Curtsinger, David Doubilet, Nicole Duplaix, David Edwards, Peter Essick, John Eastcott and Yva Momatiuk, Melissa Farlow, Alessandro Gandolfi, Annie Griffith Belt, David Alan Harvey, Fritz Hoffman, Lee Ralph Lee Hopkins, Chris Johns, Lynn Johnson, Ed Kashi, Mattias Klum, Tim Laman, Frans Lanting, Gerd Ludwig, Pascal Maitre, Steve McCurry, David McLain, Gideon Mendel, George F. Mobley, Albert Moldway, Michael Nichols, Paul Nicklen, Flip Nicklin, Alberto Novelli, Richard Olsenius, Randy Olson, Carsten Peter, Steve Raymer, Nicolas Reynard, Reza, Norbert Rosing, Susie Post Rust, Sandro Santioli, Joel Sartore, Brian J. Skerry, James L. Stanfield, George Steinmetz,Maria Stenzel,Brent Stirton,Paul Sutherland, Medford Taylor,Roy Toft,Tomasz Tomaszewski,Stefano Unterthiner,Alex Webb,Gordon Wiltsie, Steve Winter, Cary Wolinsky, Michael S. Yamashita.
Le intense immagini di questi autori rivelano fin dal primo sguardo un’incredibile forza espressiva: sembra infatti che, attraverso di esse, sia possibile abbracciare tutto il mondo, in un percorso che si sviluppa lungo l’Africa, le Americhe, l’Asia, l’Europa, l’Oceania e i Poli. Tra praterie e deserti, montagne innevate e infinite distese oceaniche, la rassegna documenta ciò che di meraviglioso il nostro pianeta ha da offrire. Senza dimenticare ovviamente di raccontarne gli abitanti (un’incredibile e variegata fauna: dai rettili agli orsi polari, dagli elefanti ai leoni), tra cui figura anche l’uomo, che prova a popolare questi luoghi, per lo più incontaminati e poco accessibili, a volte con rispetto e altre con sconsideratezza. Accanto a una bellezza che non può lasciare indifferenti, infatti, i fotografi di National Geographic hanno voluto mostrare anche qualcos’altro: ecco allora sfilare come in un triste carnevale le aggressioni dello sviluppo urbano, i problemi di conservazione di zone protette ma sempre a rischio e le condizioni di vita, le abitudini, le sofferenze e le speranze degli esseri umani nelle più diverse zone del Pianeta.
Madre Terra è dunque un omaggio, ma anche un grido d’aiuto: attraverso un lavoro difficile ed emozionante, soventemente realizzato in condizioni ambientali proibitive, questi autori vogliono contribuire se non a salvaguardare il nostro Pianeta (così troppo spesso maltrattato) per lo meno a chiarire che, anche con un piccolo gesto, si può far qualcosa per la Natura. Ormai non si può più aspettare: è davvero venuto il tempo che la scintilla di una coscienza ecologista nasca in ognuno di noi.
______________________________ Informazioni utili:
Madre Terra
dal 7 febbraio al 29 marzo 2009, Roma
Palazzo delle Esposizioni, Spazio fontana
via Milano 13
Ingresso libero
Info line 06.70473525
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