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Beato Angelico. L’alba del Rinascimento

BEATO ANGELICO, Trittico con Madonna col Bambino e i santi Giovanni Battista, Giovanni Evangelista, Marco e Maria Maddalena + predella con Storie di san Domenico, 1433-34 c., tempera su tavola, cm 218 x 240, Cortona, Museo Diocesano
Roma, Musei Capitolini, 8 aprile – 5 luglio 2009

BEATO ANGELICO, Annunciazione (e Storie della Vergine nella predella), 1432 c., cm 195x158, tempera su tavola, S. Giovanni Valdarno, Museo della Basilica di S. Maria delle Grazie

di Marzia Apice

Sono ormai trascorsi 550 anni dalla morte del Beato Angelico, il più grande protagonista del primo Rinascimento italiano. Per celebrare questo importante anniversario, i Musei Capitolini ospitano (fino al prossimo 5 luglio)  la grande esposizione Beato Angelico. L’alba del Rinascimento dedicata per l’appunto al celebre mistico/pittore, conosciuto anche con il nome di Fra’ Giovanni da Fiesole (attivo a Firenze dal 1417 e morto a Roma nel 1455).

Come ha dichiarato Alessandro Zuccari, curatore della mostra insieme con Giovanni Morello e Gerardo De Simone, “Questo evento si configura come uno degli appuntamenti artistici più importanti del 2009”. “Finalmente – ha proseguito durante il vernissage – abbiamo potuto presentare nella città di Roma un numero davvero cospicuo di opere di questo straordinario artista toscano. L’ultima mostra monografica in Italia sul Beato Angelico venne realizzata addirittura nel 1955 ed era giunto il momento di rendergli un nuovo tributo. In questa occasione esponiamo lavori delicatissimi, provenienti da 35 istituzioni e collezioni private, italiane e straniere. L’impresa è stata dura, soprattutto dal punto di vista economico e organizzativo, ma ce l’abbiamo fatta. Il nostro obiettivo è stato quello di volere ripercorrere l’intera produzione del’artista, attraverso il confronto tra le diverse opere da lui dipinte, mostrando sia quelle più note che quelle mai esposte fino ad oggi”.

BEATO ANGELICO, Madonna col Bambino (Madonna di Cedri), 1423 c., Tempera su tavola, cm 102 x 58, Pisa, Museo Nazionale di San Matteo
Senza dubbio questa mostra documenta in modo esaustivo la lunga, feconda e diversificata attività del frate domenicano, grazie anche alla presenza di numerose opere poco conosciute, alcune delle quali tornate a nuova vita dopo un efficace restauro. I capolavori esposti (tavole, tabernacoli, scomparti di pale e di polittici, tele) seguono l’intero percorso artistico compiuto dal Beato Angelico: si parte ovviamente dagli esordi (come la Tebaide conservata agli Uffici di Firenze e la Madonna dei Cedri del Museo di Pisa) fino ad arrivare al periodo più maturo e intenso, quello che vede l’artista operare a Roma (come il Trittico della Galleria Corsini e la predella della Pala di Bosco ai Frati). Un’ultima sezione della mostra è poi dedicata anche alla miniatura e al disegno, testimonianza questa della grande versatilità dell’artista.
Pittore dal tratto elegante e suggestivo, a lungo considerato legato al Medioevo per l’ispirazione squisitamente religiosa e la scelta di tematiche sacre, il Beato Angelico fu in realtà capace – attraverso le composizioni armoniose caratterizzate da colori vivaci e intensi, e l’uso del tutto spirituale della luce – di anticipare la sensibilità e lo stile del Rinascimento, cercando non tanto di contemplare Dio ma di dimostrarne l’esistenza per mezzo delle sue opere.
La mostra è stata organizzata dal Comitato Nazionale per il 550° Anniversario della Morte del Beato Angelico (istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali), d’intesa con l’Assessorato alle Politiche Culturali e la Sovrintendenza del Comune di Roma, e Zétema Progetto Cultura, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.

BEATO ANGELICO, Trittico con Madonna col Bambino e i santi Giovanni Battista, Giovanni Evangelista, Marco e Maria Maddalena + predella con Storie di san Domenico, 1433-34 c., tempera su tavola, cm 218 x 240, Cortona, Museo Diocesano

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Informazioni utili:

BEATO ANGELICO. L’ALBA DEL RINASCIMENTO
MUSEI CAPITOLINI – Piazza del Campidoglio, Roma
8 aprile – 5 luglio 2009
INFO: tel. 060608

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