“You have to love dancing to stick to it. It gives you nothing back, no manuscripts to store away, no paintings to show on walls and maybe hang in museums, no poems to be printed and sold, nothing but that single fleeting moment when you feel alive. It is not for unsteady souls.”
Merce Cunningham
Merce Cunningham
Dopo Pina Bausch, scomparsa il mese scorso, si è spento, nella notte del 26 luglio 2009, Merce Cunningham, un’altra figura fondamentale della storia della danza. Il ballerino e coreografo aveva novant’anni ed è scomparso per morte naturale nella sua casa di New York. Rivoluzionò le leggi della danza, trasformandola in libera espressione artistica, slegandola dalla narrazione di una storia e separandola dalla musica. Fu coreografo e ballerino d’avanguardia e ebbe collaborazioni con vari artisti. Fra questi il compositore d’avanguardia John Cage con cui condivide il metodo di lavoro basato sulla casualità e con cui lavorerà fino alla morte del musicista avvenuta nel 1992. Aveva stabilito rapporti di collaborazione anche con alcuni dei grandi protagonisti dell’arte contemporanea statunitense: da Robert Rauschemberg ad Andy Warhol, da Frank Stella a Jasper Johns. Aveva collaborato anche con lo stilista Romeo Gigli che si era occupato dei costumi per l’ultimo spettacolo del gigante della danza: ad aprile aveva festeggiato il suo compleanno con il nuovo lavoro dal titolo “Nearly Ninety”, a Brooklyn.
Altri link utili:
Tacita Dean ha dedicato a Merce Cunningham una serie di sei film dal titolo Merce Cunningham Performs STILLNESS (2008)