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Divorzio all’Italiana

Per chi ne avesse l’occasione, alla Triennale di Milano, sino al 18 ottobre, si può visitare gratuitamente una bella rassegna di opere d’arte del XX secolo scelte da Giorgio Verzotti in rappresentanza di una nutrita schiera di gallerie d’arte moderna e contemporanea del capoluogo meneghino. Chi andrà, osserverà quanto ricco e di livello è il panorama del mercato, tutt’altro che in declino. La manifestazione è promossa dalla Camera di Commercio di Milano, ma non è citata nel sito del Museo, né colà troverete il catalogo (Artkey) e avrete difficoltà anche a individuare il modesto cartellino che indica che la mostra si trova al I piano. Per saperne di più è necessario riferirsi a www.angamc.com. L’angamc (associazione delle gallerie) parla di collaborazione fra ente pubblico e iniziativa privata. Di questo connubio, in verità, non v’è traccia, a parte la cessione temporanea dei locali. L’ennesima occasione perduta, l’ennesimo incomprensibile, ipocrita divorzio all’italiana.

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