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Chiave per due

Dal 25 novembre al 14 dicembre la Sala Umberto ospita Chiave per due, divertente pochade in puro stile inglese scritta nel 1982 dalla coppia John Chapman e Dave Freman, per laregia diGianfelice Imparato.
Equivoci, sotterfugi, personaggi strampalati, raffica di gag e doppi sensi sottolineati da una musichetta accattivante sono gli ingredienti principali di questa commedia perfettamente calata nei giorni nostri e nelle nostre famiglie. Sul palco, nei panni dei “frenetici” protagonisti dello spettacolo ci sono Tosca D’Aquino, Valerio Santoro, Loredana Giordano e Renato Giordano. Anche lo stesso regista è impegnato a interpretare uno dei personaggi, dando un apporto che, grazie alla verve comica decisamente spiccata, appare davvero risolutivo per la buona riuscita della pièce: Imparato ha una naturalezza, nel corpo e nella voce, che ben si presta a veicolare messaggi di allegria e buonumore, trascinando con sé il pubblico.
Ma veniamo alla storia: Enrichetta, avvenente signorina, riesce a farsi mantenere da due uomini sposati, Liborio e Gaspare. Ma si guarda bene dal lasciarsi accalappiare definitivamente: così, ogni qual volta ha bisogno di un po’ di libertà o semplicemente per evitare che i due spasimanti si incontrino nello stesso appartamento, la vispa Enrichetta tira fuori dal cilindro una vecchia “mammina”, descrivendola come una signora talmente bigotta da non poter sostenere neppure l’idea che la propria figlia si accompagni ad un uomo pur non essendo sposata. L’equilibrio precario si interrompe quando a casa di Enrichetta arriva anche Anna, la sua amica del cuore, anche lei afflitta da problemi coniugali. Da questo momento in poi, l’appartamento diventa un luogo in cui gli imprevisti si susseguono senza sosta e le bugie un hobby necessario per sopravvivere, almeno fino all’inatteso happy end. Del resto, la povera Enrichetta conosce bene le fatiche del vivere; ma in fondo lei stessa afferma che il fatto di avere due amanti la rende una vittima, non un carnefice: «Se non fossimo afflitti da questa grave crisi economica, ce la farei con uno solo».  E come darle torto, di questi tempi.
Gradevole e funzionale alla storia la coloratissima scenografia che rappresenta l’appartamento in tutte le sue stanze, permettendo allo spettatore di godere di più scene contemporaneamente. Alla fine si riesce a lasciare contenti il teatro, nonostante le premesse poco incoraggianti: il secondo atto infatti è nettamente superiore al primo, sia per quanto riguarda il ritmo che per l’efficacia delle gag. L’ultima ora di spettacolo, oltre a rappresentare un momento di svolta per l’economia della vicenda, è il momento in cui si manifesta la maggiore coesione tra gli attori, che sembrano nel primo atto un po’ impacciati, nonostante l’apparente “scioltezza” data dalle caratteristiche dei personaggi e dalla recitazione sempre un po’ sopra le righe.
Chiave per due è dunque una commedia spensierata e leggera, ma rappresenta anche l’ennesimo colpo a una delle più antiche istituzioni create dall’uomo nel corso della sua storia… e davvero non si può evitare di sorridere quando, alla fine di tutto, le due amiche protagoniste brindano con fare ammiccante e birichino proprio al matrimonio… ma sia ben inteso, solo a quello degli altri!

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Informazioni utili:

Roma, TEATRO SALA UMBERTO

Dal 25 novembre al 14 dicembre
Via della Mercede
Prezzi da 27,00 a 16,00 euro
Botteghino: tel. 06.6794753
www.salaumberto.com

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