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La Monaca di Monza al Castello Sforzesco di Milano

Giuseppe Molteni - La Signora di Monza, 1847

MARITAR O MONACAR? 

LA “PRIGIONE BENEDETTA” E IL DESIDERIO DI LIBERTÀ

Giuseppe Molteni – La Signora di Monza, 1847

dal 25 novembre 2009 al 21 marzo 2010, Castello Sforzesco – Milano

 
La figura della Monaca di Monza indagata e raccontata attraverso un percorso che si snoda tra verità storica e rilettura romanzesca: la vita, la storia, le passioni di uno dei più importanti personaggi manzoniani in scena nella mostra allestita presso le Sale Panoramiche del Castello Sforzesco dal 25 novembre 2009 al 21 marzo 2010.
Marianna de Leyva, in religione Suor Virginia, vive a cavallo tra ‘500 e ‘600; la sua è un esistenza tormentata che si intreccia con la vita e la cultura della Milano del Seicento. Per interesse famigliare fu costretta a farsi Monaca ed entrare nel convento di Santa Margherita a Monza; qui trovò la perdizione incontrando Gian Paolo Osio, che divenne il suo amante, con il quale condivise il segreto di efferati delitti. Sottoposta a processo ecclesiastico e costretta alla prigionia inizia un percorso spirituale di redenzione scegliendo la solitudine e il pentimento nella vita conventuale, la “verace penitenza”: un’espiazione dolorosa e convinta.
La mostra ripercorre la vicenda della Monaca in un percorso espositivo che presenta oltre 60 opere di pittori ottocenteschi e spazia tra arte, letteratura, storia e dramma teatrale; si sviluppa attraverso 3 temi principali: 1) la privazione e il desiderio alla libertà nella cultura artistica; 2) la visione post-romantica della monacazione nella Scapigliatura, nel Naturalismo e nel Simbolismo; 3) la Monaca nell’esperienza pittorica ottocentesca.
La Gertrude manzoniana è figura emblematica all’interno di un tema molto più vasto e complesso, quello della condizione femminile nella prima età moderna, determinata e imposta dall’autorità paterna e coniugale, con particolare riguardo al fenomeno delle monacazioni forzate, l’esperienza claustrale, spesso “prigione benedetta” della donna.
1) La privazione e il desiderio alla libertà nella cultura artistica
Oltre il simbolo delle malmonacazioni – la Monaca di Monza, le protagoniste dell’evento sono le figure di donne private della propria libertà, oppresse dalla violenza psicologica e fisica della superbia maschile: Pia de’ Tolomei, Isabella Orsini, Anna Bolena, Lucrezia Borgia, la Ginevra – protagonista della “disfida di Barletta”, e la nobildonna veneziana Valenza Gradenigo che per salvare l’uomo da lei amato finisce davanti agli inquisitori dello Stato tradita dalla sua stessa famiglia – l’intensità e la potenza del dramma in mostra nell’opera di Hayez.
La Pia de’ Tolomei di Stefano Ussi, la Pia dantesca – anch’essa vittima innocente di menzogne, condannata alla reclusione e avvelenata – si lascia consumare dal dolore appoggiata, senza forze, alla terrazza del castello: l’intima e angosciata sofferenza nello sguardo vagante sulla distesa maremmana alla ricerca di perdono.
L’iscrizione alla base del quadro recita:
RICORDATI DI ME CHE SON LA PIA, SIENA MI FE DISFECEMI MAREMMA
Stefano Ussi – Pia de’Tolomei
La “Ginevra scorge la navicella di Ettore” di Andrea Appiani jr – tela di simile ambientazione e affine struttura compositiva alla precendente – ritrae la sventurata ragazza preda di incontrollati tormenti interiori – oppressa dal potere di Valentino Borgia – nell’attesa di Ettore (Fieramosca), affacciata al balcone del Convento di Sant’Orsola, di cui forse intravede l’imbarcazione all’orizzonte, un’infinita attesa d’amore.
In questo caso, la funzione dell’arte è proprio quella di leggere le più intime pulsioni, le più umane inquietudini e rappresentare attraverso i suoi infiniti linguaggi il sentimento di una donna a cui è stata negata l’espressione di sè e delle proprie aspirazioni personali.
“… il mio diritto di essere libera e di volere ciò che la mia natura mi chiedeva”
(dal dramma teatrale di Giovanni Testori)
2) La visione post-romantica della monacazione nella Scapigliatura, nel Naturalismo e nel Simbolismo
L’esposizione prosegue illustrando il periodo risorgimentale, il gusto Scapigliato, il Naturalismo e il Simbolismo: il patto matrimoniale e la malmonacazione vengono rivissute nelle tele dei pittori post-romantici nel continuo parallelo tra natura e religione. Le farfalle così entrano dalla finestra e svolazzano libere per la stanza della Monaca di Busi, farfalle simbolo di una natura consolatrice ed amica che tengono compagnia, attenuando i turbamenti, alla giovane religiosa. Così come la “adolescente” suora di Virgilio Ripari circondata da fiori colorati a evidenziare la stretta associazione tra la Suora e la Primavera, tra l’elemento naturale e quello religioso. 
Infine l’intimismo scapigliato di Luigi Conconi nella serie di acquerelli su carta dove giovinezza e clausura si contrappongono nella disperazione per la reclusione imposta.
3) La Monaca nell’esperienza pittorica ottocentesca
Il Romanticismo italiano si interessò alle figure monacali come comprimarie di popolate scene di argomento storico o tragiche protagoniste di vicende controverse; la Monaca di Monza viene proposta di continuo nel panorama figurativo dell’Ottocento, rappresentata tanto come la “Gertrude oppressa” quanto come la “grande peccatrice”.
“La signora di Monza”, le 2 tele di Molteni e Mosè Bianchi: la prima raffigurata in una splendida figura femminile schiacciata dal grave senso di colpa, la seconda volta a ritrarre tutta la carica della fissità dello sguardo e l’inquietudine della donna.
Diversa, invece, “La Monaca” di Hayez ritratta in una posa intima tutta racchiusa in se stessa, lo sguardo dimesso e sfuggente per evitare l’ammissione di colpa…
Francesco Hayez – La monaca
INFORMAZIONI UTILI
LA MONACA DI MONZA
Milano, Castello Sforzesco – Sale Panoramiche
25 novembre 2009 – 21 marzo 2010
A cura di: Lorenza Tonani
Orari: da martedì a domenica: 9.00 – 17.30; chiuso lunedì
Biglietti: Intero: € 8,00
Ridotto convenzionati: € 7,00 (Feltrinelli, Touring Club Italiano, Coop Lombardia, Fondazione per leggere  Biblioteche sud ovest Milano)
Ridotto: € 6,00, over 65, under 16 anni, gruppi da 15 a 25 persone 
Ridotto speciale scuole: € 5,00
Gratuito: guide GITEC, insegnanti accompagnatori scolaresche, giornalisti con tesserino, accompagnatore  disabile
 

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