Il regista Claudio Autelli ha deciso di osare e di rappresentare a teatro un argomento spinoso come la morte. Scrivere la sceneggiatura deve essere stata un’impresa alquanto ardua, dovendo cercare di rimanere abbastanza fedele al libro e sopprattutto non potendo usare tutti i dialoghi e i monologhi presenti nel racconto. Nonostante questo però, la rappresentazione è risultata abbastanza accattivante. Scenografia minimale, cinque bravissimi attori, Giulio Baraldi, Fabrizio Lombardo, Valentina Picello, Giulia Viana, Francesco Villano, giochi di luci e dialoghi intensi. Il merito è indubbiamente di Nikolaevic Tolstoj, ma anche del regista, che ha saputo cogliere i momenti più significativi di una grande opera senza far sembrare il tutto privo di profondità. La trama è molto semplice: Ivan Il’ic, giudice e consigliere della Corte d’Appello di San Pietroburgo, trascorre una vita serena, normale -forse fin troppo- fino al giorno in cui, un banale incidente domestico, giungerà a cambiare completamente la sua esistenza. Nel giro di poco tempo il protagonista si ammalerà, e neanche il suo medico di fiducia riuscirà a trovare una cura. E’ l’inizio della fine e di un interminabile calvario che lo porterà ad affrontare l’inevitabile incontro con la morte. Nello spettacolo del CRT di Milano, Ivan Il’ic viene fatto però cadere durante una danza con la moglie. La caduta procureà al protagonista dei dolori addominali che inizialmente verranno curati con delle semplicissime medicine. La vita della famiglia continua immersa nella solita routine e lo stesso Ivan cercherà di non pensare al suo dolore, dedicandosi solamente al lavoro. Ivan ben presto otterrà anche una promozione, ma il suo malessere si farà via via sempre più insopportabile. La malattia di Il’ic viene vissuta da sua figlia e da sua moglie come una cosa molto fastidiosa, che impedisce il normale svolgimento della vita di tutti i giorni e la preparazione al ballo della figlia. Il dolore di Ivan, nel frattempo, si farà sempre più intenso e la sua condizione di salute si aggraverà notevolmente. E’ il momento di fermarsi, soli con se stessi, di riflettere, di tirare le somme, per cercare di capire in che modo si è vissuti fino all’istante prima della malattia. Ivan prenderà coscienza della sua condizione e si renderà conto che la sua vita, in realtà, non è stata poi così perfetta come credeva. Il’ic è un uomo solo, abbandonato a se stesso, circondato soltanto da persone indifferenti e infastidite: la sua stessa famiglia. L’unica persona, che sembra essergli un po’ più vicina è il suo maggiordomo. Una delle scene più toccanti è stata proprio quella del nudo integrale di Ivan, che giunto ormai sul letto di morte, viene lavato dal maggiordomo e messo a letto. Il’ic è ormai un uomo inerme, quasi umiliato, che si ritrova a dipendere dal suo servo, anche soltanto per mettersi sotto le coperte. Verso la fine della rappresentazione, la moglie di Ivan, decide finalmente di entrare nella stanza del marito, per racontargli un passo del Vangelo, pensando così di riuscire in parte a consolarlo. Di fronte alla morte però, lo stesso Tolstoj, (che non era un gran credente) fa capire al lettore (e in questo caso allo spettattore), che nulla può essere d’aiuto all’uomo per provare a capire e ad accettare la propria fine. L’uomo, dinnanzi alla morte, diventa incredibilmente fragile e ad Ivan non resta altro che un ultimo abbraccio della figlia e quel salto nell’ignoto che affronterà inesorabilmente da solo.
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LA MORTE DI IVAN IL’IC
tratto dal racconto di Lev Nikolaevic Tolstoj
drammaturgia Raffaele Rezzonico
regia Claudio Autelli
con Giulio Baraldi,Fabrizio Lombardo, Valentina Picello,
Giulia Viana, Francesco Villano
dal 14 gennaio fino al 30 Gennaio 2010
CRT Centro di Ricerca per il Teatro sede: viale Alemagna 6, 20121 Milano telefono: 02 89011644
Orari:
mar-mer-giov ore 20.45
ven ore 21.30
sab ore 19.30
dom ore 16.00
Biglietti:
Intero € 18,00
Ridotto Giovani fino a 25 anni € 12,00
Ridotto Convenzionati € 15,00
Ridotto Anziani da 60 anni € 9,00
Informazioni e prenotazioni:
Tel. 02 89011644
E-mail: promozione@teatrocrt.it
Sito: www.teatrocrt.it
tratto dal racconto di Lev Nikolaevic Tolstoj
drammaturgia Raffaele Rezzonico
regia Claudio Autelli
con Giulio Baraldi,Fabrizio Lombardo, Valentina Picello,
Giulia Viana, Francesco Villano
dal 14 gennaio fino al 30 Gennaio 2010
CRT Centro di Ricerca per il Teatro sede: viale Alemagna 6, 20121 Milano telefono: 02 89011644
Orari:
mar-mer-giov ore 20.45
ven ore 21.30
sab ore 19.30
dom ore 16.00
Biglietti:
Intero € 18,00
Ridotto Giovani fino a 25 anni € 12,00
Ridotto Convenzionati € 15,00
Ridotto Anziani da 60 anni € 9,00
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Sito: www.teatrocrt.it