Weekend elettorale.
Oltre mezzo milione d’italiani sceglie di visitare le dimore storiche aperte per un giorno, premiando l’iniziativa della diciottesima Giornata FAI di primavera. 560 splendide opere artistiche e architettoniche da godere, con l’aiuto di migliaia di volontari entusiasti ciceroni, hanno sostituito nel cuore dei nostri concittadini la passione politica, a quanto pare, sull’orlo di una consunzione quasi irrefrenabile.
Il suffragio così caldeggiato dai nostri politici che tanto fecero per permetterci di votare in serenità senza essere frastornati da voci tendenziose e ammalianti è miseramente ridotto a poche decine di percentuale sul totale degli aventi diritto (e dovere). Questa è la più grande sconfitta della politica che tutti si ostineranno a non considerare. E così poco muterà. Ma, nella coscienza dell’italiano, finalmente trasparente nelle sue scelte, solo una è vincitrice: la Cultura.