Quesito: perché una donna di caratura come Letizia Moratti è così irreparabilmente, indisponentemente, inequivocabilmente, immancabilmente, desolatamente avversa a ogni argomento che riguardi, anche di lontano, anche partendo dalla periferia estrema, anche solo per allusione, la “Cultura”? Se il MiArt 2010 a poco o nulla fu utile, almeno in questo ci aiutò.
Alla Signora interessa il football, passione di famiglia a cui non si sottrae. Per questo si palesò non alle manifestazioni per cui gli organizzatori dell’annuale manciata di giorni del contemporaneo a Milano speravano di ottenere la presenza delle istituzioni cittadine, ma alla partita di calciobalilla organizzata da una pur ottima galleria romana. Irresistibile.
La Prima Cittadina avrà pensato: “Finalmente la piantano con questa inutile robaccia che insulta Dio e gli uomini; ora si fa sul serio!”.
E ora sappiamo come fare. Basti camuffare il progetto per un Museo d’Arte Contemporanea in uno per un nuovo stadio di calcio che il gioco – letteralmente – è fatto.