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Madonna che noia!

Riflessione al vetriolo

 

Aridaje, quel simpatico cazzaro di Giuseppe Veneziano ha colpito ancora riproponendo la sua opera “Madonna del terzo Reich”addirittura come manifesto della sua imminente mostra, “Zeitgeist”, a Pietrasanta, Palazzo Panichi dal 17 luglio al 22 agosto. Quella stessa opera che già suscitò un certo parapiglia alla fiera di Verona dell’anno scorso al cui commento (il saprofita di Verona), per chi ne avesse voglia, vi rimandiamo non per, o non solo per imperdonabile narcisismo, ma perché ci pare illuminante circa la “filosofia” del Maestro e del mood in cui si colloca.

Bon, che c’è di nuovo dunque? niente, è che le barzellette, anche se ne conosce l’esito perché ripetute, suscitano evidentemente sempre una certa sorpresa nei babbei afflitti psicanaliticamente dalla coazione a ripetere l’indignazione a comando. Questa volta poi, nella piccola commedia in atto, il grottesco prende il sopravvento per l’interpretazione dei protagonisti: il Sindaco, Domenico Lombardi (PD) che, un po’preoccupato, pilatescamente scarica la responsabilità sulla giunta precedente guidata da Massimo Malegni (PDL), il parrocodon Stefano D’Atri che si straccia le vesti, pardon la tonaca, per una puttanata a cui contribuisce a dar fiato, tacendo invece su ben altri sacrilegi perpetrati non lontano nello spazio e nel tempo, a Siena per la precisione, in occasione del Palio di luglio, il cui tradizionale stendardo, dedicato alla Santissima Vergine, è legato iconograficamente a rigidissime norme ed è stato, questo sì, profanato… ma non è questa la sede per affrontare l’argomento. Infine, pure le associazioni combattentistiche partigiane che alla sola vista di una svastica, non importa il come e dove, reagiscono come i protagonisti di vampiri al cospetto dell’aglio.

Benissimo, per rimanere nell’ambito della commedia dunque “Molto rumore per nulla” e della Maternità in questione, indegnamente citando direi: «Allora, per la verità, mi sembra troppo bassa per un’alta lode, troppo scura per una chiara lode, e troppo piccola per una grande lode. Solo questo posso riconoscerle di buono, che se fosse diversa da com’è, non sarebbe bella, e che, essendo com’è, non mi piace»

Detto ciò, tutti a Pietrasanta questo fine settimana a festeggiare l’ennesimo Pierino dell’arte, fedele al banal motto: se non c’è provocazione non c’è arte. A lui infliggerei, per aver comunque offeso la Vergine Maria, una modesta penitenza -in realtà una delizia- l’ascolto (minimo quattro volte, figliolo) di un breve brano tratto dallo Stabat Mater di G.B. Pergolesi. Buon ascolto e buona penitenza a tutti i miscredenti.
in punta di pennino

il Vostro LdR

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