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Moderni e Contemporanei – Christie’s

CAPOLAVORI MODERNI
Christie’s – Palazzo Clerici, Milano
23 & 24 novembre 2010
 
Dopo i successi ottenuti a Londra dall’Italian Sale di Christie’s, l’arte italiana moderna e contemporanea torna all’asta a Milano il 23 e il 24 novembre con oltre 250 lotti di estrema qualità, selezionati scrupolosamente.
Tra gli highlights figurano un importante Campigli, messo in vendita dal MoMA di New York, uno splendido de Chirico del ’27 e un raro Balla del ‘14. Accanto alla ricca sezione dedicata al Futurismo, saranno offerte numerose opere dei più grandi artisti italiani del Novecento: da Fontana a Guttuso, da Boetti a Pistoletto. La gran parte di questi lavori arriva sul mercato per la prima volta e proviene da prestigiose collezioni private.
Renato Pennisi e Giulio Cristiano Sangiuliano, Co-Direttori dell’asta : “L’arte italiana moderna e contemporanea sta dando sempre maggior soddisfazione ai collezionisti nazionali e stranieri. L’ultima Italian Sale londinese di Christie’s ha ottenuto il totale più alto mai raggiunto da questo tipo di asta e ha ribadito come le opere migliori create dai grandi artisti del nostro Novecento abbiano ormai conquistato il mercato internazionale. Anche in novembre a Milano offriremo un’asta di livello eccezionale, nella quale figurano lavori importanti, come il magnifico Campigli del ’38 proveniente dalla collezione del Museum of Modern Art di New York.
Il catalogo si distingue per il gran numero di opere giunte per la prima volta sul mercato e provenienti da collezioni private dove sono state conservate per decenni. Siamo inoltre orgogliosi di rendere omaggio al Futurismo nel centesimo anniversario del ‘manifesto tecnico della pittura futurista’ offrendo una significativa sezione di dipinti di grande valore storico e artistico che include, tra gli altri, lavori di Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Fortunato Depero, Gerardo Dottori e Luigi Colombo Fillia”.

Il Top lot dell’asta milanese dedicata da Christie’s all’Arte Moderna e Contemporanea è uno splendido e raro dipinto di Massimo Campigli (1895-1971) intitolato Quattro donne, eseguito nel 1938, un anno fondamentale per la produzione dell’artista (stima: €300.000-500.000). Questo lotto è stato affidato a Christie’s dal MoMA, il Museum of Modern Art di New York, e il suo acquirente potrà in tal modo sostenere questo grande museo nel finanziare nuove acquisizioni.
Tra i capolavori moderni figura anche l’importante tela di Giorgio de Chirico (1888-1978) intitolata Nell’arena, eseguita nel 1927 (stima: €200.000-300.000). L’opera, che arriva da una collezione privata dove è rimasta per oltre 20 anni, possiede il tono enigmatico tipico del miglior de Chirico. Il tema dei gladiatori (lo spettacolo della morte), fu particolarmente congeniale all’artista in quanto offre, tramite il riferimento all’antico, lo spunto per un’interpretazione metafisica del combattimento inteso come conflitto tra energie vitali. Non a caso il pittore, scelse il medesimo tema anche per realizzare il più importante ciclo pittorico da lui creato in quegli anni, ossia quello per la casa parigina del grande collezionista e mercante Rosenberg.
Precedente di oltre un decennio è il pluri-pubblicato Linea di velocità + cielo di Giacomo Balla(1871-1958). La tela, che raffigura il tema futurista per eccellenza, è firmata ‘Futur Balla’ e datata 1914 c. (stima: €300.000-500.000). Questo autunno il catalogo dell’asta di Christie’s dedica un’ampia sezione ai dipinti futuristi, in omaggio al centenario del ‘Manifesto Tecnico della Pittura Futurista’. Come è noto, fu proprio grazie ai pittori che presero parte al movimento futurista che l’Italia ritornò, negli anni successivi al 1910, all’avanguardia della produzione artistica internazionale. L’adesione di Giacomo Balla ai manifesti futuristi fu immediata e il dipinto che proponiamo rappresenta una straordinaria sintesi delle proposte più emblematiche del movimento.
Altrettanto significativo è il dinamico dipinto su tavola Aerei, vele, lago di Gerardo Dottori(1884-1977). L’opera è datata 1926 ed è stimata €70.000-100.000.
Nella stessa sezione saranno proposti altri lotti di grande qualità: opere di Umberto Boccioni, Fortunato Depero, Luigi Colombo Fillia, per nominare alcuni dei più noti e apprezzati esponenti del movimento. L’intensa stagione artistica del nostro Dopoguerra è ben rappresentata nella vendita di Christie’s che include lavori di Birolli, Santomaso, Vedova. Tra le opere più importanti si segnala un capolavoro di Renato Guttuso (1912-1987) che da oltre un ventennio non è stato esposto al pubblico ed appare oggi per la prima volta sul mercato. Esempio significativo e colto della fase di transizione che vide l’artista passare dal “post-cubismo” narrativo al “realismo sociale”, questa tela del 1948, è intitolata Zolfatari ed ha un stima di €60,000-80,000. L’opera è stata esposta più volte, sia in Italia che all’estero, come nella monografica alla Nationalgalerie di Berlino o alla Biennale di Venezia del 1952.
Un nutrito gruppo di opere degli anni ’60 e ’70 del Novecento proviene da alcune prestigiose raccolte private. Ad esempio il Concetto spaziale, attese (La rettorica domina ancora nelle arti, sul retro), di Lucio Fontana (1899-1968) eseguito nel 1967 e stimato €300,000-400,000 , arriva da un’importante collezione veneziana.
Da un’altra raffinata raccolta privata romana, che si distingue per l’amorosa cura con la quale il collezionista scelse ogni lavoro acquisito, provengono pezzi rari e di grande qualità, come quelli creati da Carla Accardi, Tano Festa, Fabio Mauri, Gino de Dominicis, Alighiero Boetti(1940-1994). Christie’s detiene la leadership del mercato di quest’ultimo e, anche questo novembre, offrirà ben sette opere dell’artista torinese. Tra queste spicca Da uno a dieci, un pezzo eseguito nel 1981 e stimato €100.000-150.000. Progressione e moltiplicazione hanno sempre affascinato Boetti e quest’opera lo dimostra a perfezione. I quadretti più piccoli si trovano nella tavola che illustra l’Uno, per diventare sempre più grandi. Inversamente, più le caselle diventano grandi, più diminuisce la loro quantità. Le ultime tavole, quelle in cui il numero dei quadretti è minore, dovrebbero anche essere le più semplici. Al contrario, il numero dei colori utilizzati aumenta di tavola in tavola. Questa semplicità è anche motivata dal fatto che l’artista aveva concepito una versione a stampa di quest’opera, da colorare e destinata ai bambini: questi avrebbero potuto esercitarsi sulla progressione aritmetica attraverso elementi (le dita, i quadretti, i colori) a loro familiari.
Offerta per la prima volta sul mercato, Ragazza con vestito a pallini, un’opera affatto peculiare di Michelangelo Pistoletto (N. 1933) e riproduce una visitatrice della sala dedicata all’artista nella Biennale di Venezia del 1966 (stima: 140.000-180.000). Dal 1961 Pistoletto aveva cominciato a lavorare alle sue superfici specchianti e già nel 1966 era giunto ad ottenere la gloria di un’intera sala dedicata ai suoi lavori alla biennale. La fotografia di quel particolare momento diventa poi l’oggetto di un nuovo lavoro specchiante che crea una continuità linguistica e temporale tra i lavori di quegli anni e il decennio successivo.
Contrappunto semplice è invece il titolo dell’opera di Fausto Melotti (1901-1989), basata su un’alternanza apparentemente semplice di pieni e di vuoti. Composta da sette elementi (ognuno dei quali autonomo e individualizzato) l’opera appartiene alla produzione dell’artista degli anni Settanta, fortemente caratterizzata da leggerezza e trasparenza (stima: €120.000- 180.000). La sottile ironia delle sculture di Melotti è stata più volte paragonata a quella dei romanzi di Italo Calvino, che fu amico dello scultore e che, proprio nel 1972 (data di realizzazione di Contrappunto semplice), gli dedica il suo ultimo romanzo, Le città invisibili: “A Fausto Melotti, le città sottili e tutte le altre di questo libro che è anche suo”.

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