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Georges de La Tour a Milano

L'Adoration des bergers. Auteur : La Tour Georges de (1593-1652) Crédit photographique: (C) RMN / Gérard Blot

Natale a lume di candela

L’Adoration des bergers. Auteur : La Tour Georges de (1593-1652) Crédit photographique: (C) RMN / Gérard Blot

dal 26 novembre 2011 al l’8 gennaio 2012, Palazzo Marino – Milano

Come ormai da affermata tradizione natalizia la prima luce di festa s’accende a Palazzo Marino con il consueto capolavoro targato Eni impegnatissima a ripulirsi l’immagine pubblica investendo nell’arte. Caravaggio nel 2008 dalla Collezione Odescalchi e poi un tris dal Louvre: l’enigmatico ermafrodita San Giovanni Battista di Leonardo, la bellezza classica e infinita della Donna allo specchio di Tiziano e ora un doppio Georges de La Tour (1593-1652), qualificato in modo approssimativo come il “Caravaggio francese” – paragone che non regge visto il differente modo di intendere la luce, di concepire la costruzione geometrica della scena, l’austera spiritualità francescana e l’influsso fiammingo onnipresente del pittore d’oltralpe.

Il nome non è una delle star nostrane esibite in precedenza ed è il primo straniero della serie ma il confronto non stona, anzi, c’è solo da rimaner estasiati da tanto ineffabile misticismo del francese della Lorena.

Una grande idea portare George de La Tour in Italia, sconosciuto ai più nel nostro Paese ma artista dall’incredibile talento riscoperto solo agli inizi del secolo scorso e riconosciuto come uno dei massimi esponenti della pittura francese del Seicento, capace di raffinatissimi virtuosismi tecnici nella resa degli effetti luminosi (bellissimo il truciolo arricciato sul pavimento esaltato dalla luce della candela del San Giuseppe falegname, vedi sotto).

Saint Joseph charpentier. Auteur: La Tour Georges de (1593-1652). Crédit: (C) RMN / Gérard Blot
Saint Joseph charpentier – Particolare del truciolo arricciato sul pavimento

Chiaroscuri di una forza impressionante di un vero demiurgo della luce che giostra le ombre e i riflessi calando aure di profonda sacralità nei personaggi. Un’intensa, toccante emozione per il Natale dei milanesi, una doppia sorpresa nella magia del lume di candela: L’Adorazione dei pastori (1644) e il San Giuseppe falegname (1640), capolavori intimi e silenziosi immersi nell’atmosfera barocca di Sala Alessi: luci soffuse a rischiarare un oscurità penetrante scalfita da una grande onda di cartongesso che separa le due opere in due momenti a se stanti, sospesi nel tempo, di straordinario impatto emotivo.

Effetto di luce riflessa e schermata dalla mano di San Giovanni…

 

…e del Gesù Bambino


Il valore della luce è la poetica dell’arte di La Tour, il calore del lume è la vera fonte generativa delle due intime e raccolte scene che si creano nelle tele: sprigiona in entrambe un bagliore divino che s’irradia nell’olio e nel lento e graduale propagarsi forgia i due quadri pervadendoli di una surreale santità. Quella luce che proviene dalla fiammella tremula della candela schermata all’osservatore dal prodigioso effetto della mano trasparente è più che un magistrale artificio pittorico, è metafisica poesia del sentimento religioso che illumina d’immenso la purezza del volto di Cristo che amorevolmente osserva il padre al lavoro nel San Giuseppe falegname (dal viso qui sì caravaggesco) ed avvolge dolcemente la nascita del Gesù Bambino in fasce teneramente assopito con a fianco l’agnello, simbolo della Passione, così mansueto da brucar le paglie della culla. Attimi trascendenti di atmosfere astratte, immutabili ed eterne.

L’Epifania del Salvatore illuminato dalla candela con l’agnellino. La luce sembra emanarsi dal Bambino.

Luca Zuccala

INFORMAZIONI UTILI

Georges de La Tour a Milano
L’Adorazione dei Pastori e San Giuseppe falegname
Milano, Palazzo Marino – Sala Alessi
dal 26 novembre 2011 all’8 gennaio 2012

Tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30
Giovedì e sabato: dalle 9.30 alle 22.30
Ingresso libero


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