WANNENES. Genova, 29 novembre 2011
Nel segno della filosofia comune a tutti i dipartimenti, il catalogo dell’asta di DIPINTI ANTICHI battuta il 29 novembre comprendeva dei cospicui nuclei di opere provenienti da collezioni private, che unitamente agli altri lotti hanno dato corpo a una vendita che parlava le molte lingue di un collezionismo specializzato ed esigente.
Nel suo complesso l’asta 95 – DIPINTI ANTICHI ha registrato un totale di venduto di877.077euro, risultato dell’interesse registrato dalle commissioni pervenute e dalle telefonate che hanno movimentato la seduta, assieme al pubblico in sala. L’esito della vendita di Wannenes ha confermato l’interesse attuale del mercato nei confronti delle opere documentate per provenienza, attribuzione e bibliografia di riferimento. Un segnale che in un momento difficile, non solo per il mercato dell’arte, il settore dell’antico con le sue oscillazioni ridotte è un mercato solido che continua a costituire un ambito d’investimento sicuro.
Top lot dell’asta 95 -DIPINTI ANTICHI sono stati un olio su tavola di soggetto religioso e un olio su tela che vede un soggetto religioso all’interno di un paesaggio fantastico, entrambi aggiudicati a 44.640 euro. Il primo è una MADONNA CON BAMBINO E SANTI (lotto 48) di Pittore piemontese del XVI secolo che, con 44.640 euro, ha più che raddoppiato la stima, il secondo è PAESAGGIO FANTASTICO DELLA CAMPAGNA ROMANA CON PASTORI, FUGA IN EGITTO E LA PIRAMIDE DI CAIO CESTIO (lotto 166), di Pieter Mulier detto il Cavalier Tempesta. Il SUONATORE DI LIUTO (lotto 49), un olio su tela di Jan Harmensz van Bijlert, è stato aggiudicato a 32.240 euro, a riprovare che le opere certe costituiscono sempre l’interesse primario del collezionismo serio e consapevole. La tela, infatti, è documentata presso l’archivio del Rijksbureau vooor Kunshistorische Documentatie.
Alla medesima cifra, 32.240 euro, è stata raggiunta SANTA CATERINA DA SIENA (lotto 50) di Giovanni Battista Caracciolo detto Battistello, una tela resa nota per la prima volta dalla professoressa Mina Gregori in un saggio in cui confutava l’attribuzione al Caravaggio per inserirla, appunto, al catalogo del Battistello.
Giuliano Briganti firma, invece, la scheda della MADONNA CON BAMBINO (lotto 93) di Bartolomeo Veneto, una tavola a olio aggiudicata per 31.000 euro, cifra a cui si è fermata anche la coppia di oli di area genovese del XVII secolo: SCENA STORICA e LA MORTE DI LUCREZIA (lotto 26).
Buono anche l’interesse per le nature morte nella peculiarità delle differenti tradizioni iconografiche, da quella bergamasca alla napoletana. In particolare NATURA MORTA CON STRUMENTI MUSICALI, SPARTITI, LIBRI E MAPPAMONDO (lotto 15) di Bartolomeo Bettera ha più che raddoppiato la stima fermandosi a 27.280 euro, mentre la coppia di tele (lotto 165) di Giacomo Nani, NATURA MORTA CON CANE, CARNI, FRUTTA, MELONE E PASTA (firmata in basso a destra) e NATURA MORTA CON CARNI, VERDURE, FORMAGGIO E GATTO, a fronte di una stima di 15/20.000, è giunta a 29.760 euro.
L’interesse per la pittura napoletana è ribadito dalla aggiudicazione per 27.280 euro della FUGA IN EGITTO (lotto 21), un olio su tela di Luca Giordano, la cui attribuzione è condivisa e confermata da Riccardo Lattuada.
A riprova di come il mercato apprezzi le opere “certe” è da segnalare anche l’aggiudicazione per 18.600 euro del RITRATTO DI CORTIGIANA (lotto 95) di Bernardino Licinio, un olio su tavola proveniente dalla Collezione Frizzoni, prima Collezione Theodor M. Davis di Rhode Island – Newport e già Metropolitan Museum of art di New York, nonché documentata nell’archivio Federico Zeri.
In ultimo ci piace sottolineare l’interesse per una collezione di dieci piccoli RITRATTI DI PATRIARCHI VENEZIANI di Francesco Maggiotto (lotti 81-90) con aggiudicazioni che vanno dai 1.488 ai 5.456 euro l’uno, per un valore complessivo di 24.827 euro.
Il 29 novembre Wannenes ha battuto anche l’asta di DIPINTI DEL XIX secolo per la quale è da registrare l’interessantissima aggiudicazione di INTERNO DI MUSEO CON FIGURE di Salvatore Marchesi, un olio su tela che partendo da una stima di 2.5/3.800 euro è arrivato a chiudere a 15.500 euro. La tela è una interessante pagina d’arte, costume e storia in cui il visitatore e la statua, in un gioco di rimandi cromatici e tagli di luci, condividono il ruolo di protagonisti.
Top lot dell’asta è però stato un soggetto diametralmente opposto che narra di aria, luce, sole e mare: VEDUTA SICILIANA di Francesco Lojacono aggiudicata per 18.600 euro.
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